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Salute

Volontari a domicilio

Nuovo direttivo e nuovi programmi per l'Associazione Oncologica San Bassiano, che lancia il 2°Corso di formazione per volontari per il malato oncologico. Il vicepresidente Gianni Celi: “Ora ci rivolgiamo al territorio”

Pubblicato il 26-10-2011
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L'Associazione Oncologica San Bassiano non lascia, e anzi raddoppia.
Il sodalizio di volontariato bassanese, nato più di sei anni fa a supporto del reparto di Oncologia dell'Ospedale San Bassiano, ha infatti portato a termine gli scopi originari per i quali era stato costituito.
Un impegno che si è concretizzato con l'arrivo definitivo o temporaneo, nella struttura ospedaliera diretta dal dr. Luigi Endrizzi, di varie figure professionali specialistiche la cui attività è stata finanziata dall'associazione stessa: due oncologhe - poi assunte dall'Ulss -, un medico per le cure palliative, un aiuto chirurgo, una psicologa e un fisioterapista per l'Hospice Casa Gerosa.

Un percorso di sostegno concreto alle esigenze dell'Oncologia bassanese al termine del quale l'Associazione Oncologica ha deciso di non smettere e di continuare quindi a portare avanti l'esperienza maturata sul campo realizzando e mettendo in cantiere nuove iniziative.
Rinnovata nei vertici associativi - il nuovo direttivo è composto dal presidente Sergio Scalco, dal vicepresidente Gianni Celi e dai due consiglieri Dina Faoro e Edoardo Meneghetti - la “San Bassiano” lancia ora il suo nuovo progetto, presentato in conferenza stampa in municipio alla presenza del sindaco Stefano Cimatti e dell'assessore al Sociale Lorenza Breda: il 2° Corso di formazione per volontari per il malato oncologico.
“Fino adesso ci siamo rivolti al reparto di Oncologia - ha spiegato nell'occasione il vicepresidente Gianni Celi -. Ora ci rivolgiamo al territorio, per far fronte alla richiesta di volontari per l'assistenza ai malati oncologici, nei 28 Comuni dell'Ulss, in grado di dare un aiuto anche nelle piccole cose quotidiane che per le persone ammalate, soprattutto se anziane e sole, sono importanti. E' a questo scopo che parte il 2° Corso per volontari oncologici, che oltre a formare volontari a supporto delle famiglie si propone di formare anche altre figure che ci diano una mano per le altre nostre iniziative.”
Ospitato nella sala riunioni del SERT (Palazzina “C” del Centro Socio Sanitario Mons. Negrin di via Cereria), organizzato il collaborazione con il Nucleo Cure Palliative - U.O. Cure Primarie dell'Ulss n.3 e gratuito, il corso si svolgerà in otto sessioni dal 2 novembre al 21 dicembre prossimi.
Va detto subito che per chi si iscrive non sarà una passeggiata: il programma delle lezioni, che affronteranno i più diversi temi dell'assistenza domiciliare e non solo e dell'accompagnamento al malato oncologico anche in fase terminale, è intenso e articolato e al termine del corso, per ciascun partecipante, è previsto anche un test psicoattitudinale.
L'attività dei volontari comporta del resto un bagaglio di conoscenze, un impegno personale e un carico emotivo, nel rapporto quotidiano con la persona malata, difficili da affrontare senza un'adeguata preparazione.
“Non tutti possono affrontare la tematica - ha confermato la dr.ssa Lisa Dal Sasso, psicologa e referente del corso di formazione -. Dopo il test conclusivo, e prima di svolgere l'attività, i volontari iniziano con un gruppo di maturazione in cui vengono confrontate le diverse esperienze.”
“La collaborazione con il volontariato - ha aggiunto di dr. Stefano Zizzetti, medico palliativista e referente del Nucleo Cure Palliative dell'Ulss - è arricchente, formativa e socialmente utile. L'Azienda Ulss, per i malati affetti da neoplasie, prevede vari percorsi: cure in ospedale, cure ambulatoriali, cure residenziali nell'Hospice Casa Gerosa oppure cure domiciliari con l'Assistenza Domiciliare Infermieristica assieme al medico di medicina generale. L'Associazione Oncologica San Bassiano formerà del volontariato specifico per il campo dell'assistenza domiciliare.”
“Nel nostro territorio - ha specificato il dr. Zizzetti - registriamo 6-700 nuovi casi di tumore all'anno e circa 500 decessi all'anno. Di questi, circa 400 malati devono entrare in un programma coordinato di cure palliative effettuato dal Distretto, dal medico di medicina generale, dal Nucleo Cure Palliative e dagli operatori sociali, assieme ai volontari. Nel 2010 abbiamo avuto 250 pazienti in assistenza domiciliare e la mortalità a domicilio si attesta al 55%. La Regione ci chiede di incrementare il numero di decessi a domicilio, che è il posto, come risulta dai questionari che abbiamo sottoposto ai pazienti e alle famiglie, dove i malati vogliono morire.
L'attività del volontario, oltre al sostegno per le piccole necessità quotidiane del malato, è quella di fare assistenza. E' per questo che abbiamo bisogno di volontariato formato.”
Le persone interessate a partecipare al corso devono rivolgersi alla Segreteria dell'U.O. Cure Primarie del Distretto Socio Sanitario n. 1 (via Cereria, 14/B, Bassano del Grappa. Tel. 0424 885440 - Fax 0424 885459. Email: u.o.cureprimarie@aslbassano.it).
A margine della conferenza stampa, il direttivo dell'associazione ha espresso al sindaco Cimatti la necessità di avere una sede, per permettere soprattutto gli incontri in una stanza riservata tra la psicologa e i familiari dei malati.
Il sindaco ha espresso la sua difficoltà nel dare una risposta immediata, a fronte delle richieste di una sede da parte di diverse associazioni cittadine e dell'evidenza di alcune sedi sotto- o inutilizzate in città che fanno capo ad altre realtà associative.
E' in corso un censimento, curato dall'assessore al Patrimonio Dino Boesso, per accertare la reale disponibilità e l'effettivo utilizzo degli spazi e l'Amministrazione non esclude, per l'Associazione Oncologica San Bassiano, l'ipotesi di una sede condivisa con altre associazioni.
Ma non è certo la mancanza di un tetto a impedire al sodalizio presieduto da Sergio Scalco di portare avanti i suoi propositi. Che prevedono, tra le altre cose, nuovi incontri divulgativi con il pubblico e la realizzazione di un opuscolo informativo rivolto alle famiglie.
Ed è tuttora in corso, fino al 6 novembre all'ospedale San Bassiano, la mostra delle fotografie di Cesare Gerolimetto “Veneto, un paesaggio da salvare” che è sempre organizzata dall'Associazione Oncologica San Bassiano e il cui ricavato sarà interamente devoluto alle attività di sostegno e assistenza dei malati oncologici.

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