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Manifestazioni

Giornata della memoria

Iniziative e appuntamenti nel territorio

Pubblicato il 27-01-2010
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Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'armata rossa sovietica sfondando i cancelli di Auschwitz trovando all'interno i pochi sopravvissuti allo sterminio nazista. 65 anni dopo la comunità internazionale sente ancora il dovere di non dimenticare e lo fa dedicando un giorno alla riflessione su quel momento tanto oscuro della storia mondiale. Per questo è nata la giornata della Memoria, istituita nel 2000 dal Parlamento italiano, per conformarsi a una proposta internazionale volta a commemorare le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo. Tale data è da anni una giornata molto sentita nel nostro territorio. Qui a bassanonet abbiamo già segnalato alcuni incontri in città a cui sarà possibile partecipare per commemorare tutte le vittime della follia nazista, ma poiché consideriamo il 27 gennaio una giornata di grande importanza storica, che ci pare doveroso e necessario ricordare, abbiamo deciso di segnalare qui diverse altre iniziative promosse nel nostro territorio, in memoria di questa dolorosa quanto vergognosa pagina di storia.

Nel Comune di Molvena, fin dalla scorsa settimana, le iniziative e le attività proposte alla cittadinanza sono state davvero tante, ma ci limiteremo qui ad elencare solo quelle a cui è ancora possibile partecipare.

Dal 23 gennaio nella Sala del Consiglio a Schiavon è stata promossa una mostra fotografica sul tema che rimarrà aperta fino a oggi, mercoledì 27 gennaio compreso.
Inoltre domenica 31 gennaio alle 17.00, presso il Centro Polifunzionale di Pianezze i Barbapedana presentano lo spettacolo "Suoni e voci… per non dimenticare" con l'attrice Linda Canciani.

A Schio, anche quest'anno sono le scuole e gli studenti i protagonisti della celebrazione della “Giornata della Memoria”. Oggi pomeriggio infatti, alle 18.30, il teatro Salesiani Don Bosco di Schio ospiterà “Il male ha radici lontane”: un incontro promosso dal Comune e dalla sezione locale dell'ANED che, grazie ai progetti realizzati dagli studenti del CFP CNOS FAP Salesiani Don Bosco e del liceo artistico Martini, proporrà una riflessione sull'Olocausto e sui campi di concentramento visti attraverso il tema del lavoro. L'incontro si aprirà con la rappresentazione teatrale “Il lavoro rende liberi...” realizzata dagli alunni del CFP, alla quale seguiranno i saluti delle autorità (il sindaco Luigi Dalla Via, Noemi Pianegonda dell'ANED, il direttore dell'istituto Salesiano Don Claudio Rossini e il direttore del CFP Luigi Coffele). Sarà quindi presentata una proiezione delle opere pittoriche realizzate sul tema dagli studenti del liceo Martini. Infine, per chiudere l'incontro, i partecipanti saranno invitati allo “Sfratto si fa biscotto”, un buffet in cui gli studenti potranno degustare un dolce della tradizione ebraica.
Inoltre venerdì 29 gennaio, alle 20.30 all'ex Lanificio Conte, ci sarà la presentazione del libro “Giorgio Perlasca. Un italiano scomodo”. A raccontare la “vita e avventura di un fascista che da solo salvò migliaia di ebrei” saranno gli autori del volume: il giornalista investigativo Dalbert Hallenstein e la giornalista e scrittrice Carlotta Zavattiero. L'iniziativa, con inizio alle 20.30, è organizzata dal Comune in collaborazione con la libreria Ubik.

Ad Asolo questa sera, alle ore 21.00, presso il Teatro Eleonora Duse, sarà rappresentato lo spettacolo teatrale “L'ombra del silenzio” a cura del Gruppo Panta Rei. La compagnia teatrale Gruppo Panta Rei, con la collaorazione del Comune di Asolo, decide di dar luogo ad una serata di memoria e ricordo dell'esperienza devastante che fu l'olocausto. “L'ombra del silenzio” nasce da una precisa esigenza: quella di comunicare il diritto-dovere di “pensare”, non solo ricordare, come spesso chi tratta questo argomento ci invita a fare, ma di pensare, metabolizzare, fare proprie le sofferenze, i pensieri e le tragedie che la storia del secolo scorso ci ha lasciato; è questo più che un dovere storico, un'esigenza sociale e civile affinché la storia non si ripeta e le nuove generazioni riflettano e agiscano su ciò che è stato e quindi su ciò che dovrà essere. In scena due attrici, pochi indispensabili elementi per evocare le storie intime dei protagonisti e quella ufficiale della cronaca. I monologhi e le letture non ripercorrono un itinerario cronologicamente razionale, ma sono legati da un percorso emotivo: perché uno spettacolo teatrale sulla shoah ha prima di tutto il dovere di trasmettere emozioni per arrivare poi davvero a una riflessione razionale profonda.
Ingresso: € 8,00 . Per Info : Federico Corona , Gruppo Pantarei , via Rosales 10 - 31030 Borso del Grappa TV - Tel/fax 0423 53544 - Email. info@gruppopantarei.it .

A Bassano, l'iniziativa forse più toccante è l'incontro "Voci dall'Olocausto 2010 - per non dimenticare", promossa dal circolo Tondelli. Il reading si terrà questa sera, alle 20.45, presso la sede del circolo, situata in Largo Parolini (civico 39). Nel corso della serata verrano presentate letture di testimonianze sui campi di sterminio, attraverso i brani di Primo Levi, Anna Frank, Pierre Seel e altri. La serata è aperta a tutti e i partecipanti sono invitati a portare in sede una candela. Inoltre, ogni partecipante è incoraggiato a portare all'incontro contributi personali inerenti al tema. L'originalità di questa iniziativa consiste nel fatto che non verrà dato spazio solo allo sterminio ebraico, ma ci si soffermerà anche su tutti gli sterminati spesso dimenticati: slavi, rom, omosessuali, disabili fisici e mentali, persone di colore, oppositori politici,…

Infine segnaliamo l'iniziativa dell' Arcigay di Vicenza: l'associazione Alétheia nella giornata mondiale della memoria presenta il documentario "Paragrafo 175" di Jeffrey Friedman e Rob Epstein. L'opera raccoglie le testimonianze di omosessuali sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti. Le stime degli storici parlano di circa 15000 omosessuali condannati in base al paragrafo 175 del codice penale tedesco. Molti di questi finirono nei campi di concentramento, dove furono tra i primi a morire, perché gli uomini col triangolo rosa erano il simbolo di uno dei gruppi maggiormente disprezzati. Di queste vicende non si è parlato per oltre 30 anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ed è quindi forse doveroso parlarne diffusamente oggi. Alla proiezione seguirà infatti un dibattito volto a dar voce proprio a questa tematica ingiustamente taciuta per anni. Per quanti fossero interessati l'incontro si terrà questa sera alle 20.45 presso la sede dell'Informa Giovani di Vicenza - Contrà Barche, 55.
Per info: Aletheia - Associazione GLBT Vicenza - aletheia.vicenza@gmail.com - www.gruppoaletheia.it

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