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Redazione
Bassanonet.it
La poesia intramontabile dei Pooh a Marostica
Si è concluso il primo dei due straordinari concerti dei Pooh, la band storica della musica pop italiana, al Marostica Summer Festival, in replica stasera.
Pubblicato il 16-07-2024
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Due serate in calendario per il concerto “Amici x sempre-Estate 2024” di Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Riccardo Fogli e Phil Mer, in una parola i Pooh.
Il gruppo, che vanta una carriera musicale tra le più longeve nel panorama pop italiano, ha registrato un tutto esaurito per la prima data e un'ampia affluenza è prevista anche per il concerto del 16 luglio. L'evento, sapientemente organizzato da DuePunti Eventi in collaborazione con la Città di Marostica, ha superato ogni aspettativa. La performance inaugurale dei Pooh ha attirato, infatti, oltre 4.300 spettatori, confermando il successo indiscusso del Festival.

I Pooh - Marco Pettenuzzo - Miroir Studio
La musica dei Pooh, assurgendo al ruolo di linguaggio universale, si erge come uno stato di flow per milioni di persone. In questo flusso, mente e corpo sono in simbiosi e si perde momentaneamente la cognizione del tempo. Sono passate in un attimo le tre ore di live, per questo concerto che ha visto i Pooh accompagnati dall’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta dal maestro Diego Basso, amico di lunga data della band.
Il primo brano “Amici per sempre” apre il concerto e si leva da subito all’unisono un'unica voce. È vibrazione e poesia. Quattro brani senza interruzione e dopo “Noi due nel mondo e nell’anima” arrivano i saluti. Dapprima Roby ringrazia l’orchestra e il grande maestro Diego Basso.
“Siamo felici di essere tornati in questo luogo fantastico, con il suo castello che racconta tanta bellissima storia. Le persone che vengono a Marostica non la visitano, vengono a meravigliarsi. Grazie di cuore per l’amore che avete sempre avuto per la nostra storia e per la nostra musica”. Un fragoroso applauso interrompe il discorso di Roby che poi continua: “Anche questo concerto vogliamo dedicarlo ai nostri due poeti: Valerio Negrini e Stefano D’Orazio!”.
Dodi Battaglia ricorda come “Amici per sempre” sia un album dal titolo inventato da Valerio Negrini, mentre Red Canzan fa sapere quanto si sente a casa, qui a Marostica: “Ci ho impiegato dieci minuti ad arrivare stasera!”
La risposta del pubblico si fa sentire con un fragoroso applauso e lui continua:“Nel 2010 abbiamo fatto un album, che era un’altra ripartenza dei Pooh. Un album che profumava di rock e prog, la musica che noi amiamo suonare di più. Partono allora tre brani intensi a partire da “Dove comincia il sole” a “L’aquila e il falco” per poi proseguire con un brano scritto da Stefano d’Orazio “La donna del mio amico”.
In ogni canzone c’è chi trova un rifugio, chi ci sguazza euforico o chi si commuove provando forti emozioni.
I testi delle loro canzoni s'ispirano alla vita e ne plasmano le sfumature, come fossero lo specchio dei nostri sentimenti, capaci di trasmettere le emozioni in un linguaggio universale. Hanno narrato ciò che già conosciamo, ma lo hanno fatto con una saggezza che ci permette di comprendere meglio di che pasta sono fatte le emozioni.
I Pooh sono un classico intramontabile, un romanzo popolare che da quasi sessant’anni non si smette di leggere. Catalizzatori di valori fondamentali come l'amicizia e la solidarietà, restano quella fusione armoniosa di creatività e affetto, che non perde mai la sua unicità. Persino il linguaggio utilizzato, molto simile alla poesia, si insinua nella nostra esistenza e si radica nella memoria, trasformando a volte le parole in espressioni utilizzate nella vita di tutti i giorni.
E visto che abbiamo citato la poesia potremmo definire l’arte dei Pooh come un pennello incantato che delinea generosamente i meandri dell'anima umana, senza alcun vincolo, senza alcuna regola imposta!
Alle prime note di “Noi due nel mondo e nell’anima” parte l'impulso di unirsi al coro potente che s’innalza dalla piazza e ci fa prendere coscienza del fatto che, in quel preciso istante, siamo pienamente presenti!
Per gli ultimi brani del concerto c’è stata l’invasione sottopalco e ripercorrendo gli anni dell’esordio da: “Piccola Katy”, “Ho tanta voglia di lei”, “Pensiero”, “Dammi solo un minuto” e per finire “Chi fermerà la musica”, il concerto dei cinque “ragazzi” ha il suo favoloso "The End".
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