Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Manifestazioni

L’insolita minestra

Sulla pista di ghiaccio di Marostica la gara di curling con pignate piene di minestrone. Vince la squadra dei Ferragnez, certamente “sul pezzo”. Municipium on Ice, la squadra della giunta comunale col sindaco Mozzo, si classifica seconda

Pubblicato il 08-01-2024
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E così, l’Epifania tutte le pignate si porta via.
A Marostica, dove si è votato l’anno scorso, il clima politico non è caldo come a Bassano e quindi si può giocare sul ghiaccio senza che questo si squagli.
E a conclusione del lungo e partecipato programma natalizio, per la chiusura della pista di pattinaggio in Piazza degli Scacchi, domenica 7 gennaio viene riproposta l’insolita minestra, diventata ormai un cult del genere: l’evento “Pignate in pista”.

Si tratta di una gara di curling, quello strano sport della cui esistenza ci accorgiamo quando fanno le Olimpiadi Invernali, dove bisogna lanciare delle pesanti stones (grosse bocce fatte di granito) e avvicinarle il più possibile, spazzando il ghiaccio con la scopa, alla “home” e cioè alla zona della pista contrassegnata da tre cerchi concentrici.
Ma a Marostica sono più avanti dello stesso Comitato Olimpico.
Per la gara delle “Pignate in pista”, al posto delle stones vengono infatti utilizzate delle pentole a pressione piene di minestrone, per un massimo di 5 chili comprensivi di pentola.
Alla goliardica versione marosticense dello sport invernale, organizzata dalla Pro Marostica, prendono parte venti squadre, ciascuna formata da almeno tre partecipanti e una riserva, che si sfidano sulla pista ad eliminazione diretta per conquistare la vittoria finale, col commento in diretta degli speaker di Radio Voice e del presidente della Pro Simone Bucco.
Ma con “tanta roba” all’interno delle pignate, l’evento presenta inevitabilmente anche un lato gastronomico: al termine della gara, oltre alle prime tre squadre classificate, viene premiato anche il miglior minestrone.
Dice il saggio: ghe mancarìa altro.
Alla fine, i vincitori assoluti e re delle pignate 2024 sono Diego Zonta, Matteo De Agnoi e Marco Stocchero. Vale a dire i tre componenti dello spiritoso team che si è dato il nome di “Ferragnez“, certamente “sul pezzo“ dopo le celeberrime vicende del pandoro e delle scuse in tuta grigia, poi esauritasi sul mercato, che ci hanno rotto i minestroni alla fine dell’anno vecchio.
E indovinate chi conquista il piazzamento d’onore sul podio?
Ma nientepopodimeno che il sindaco Matteo Mozzo e i suoi due assessori Ylenia Bianchin (al Turismo e agli Eventi) ed Enzo Colosso (al Bilancio): i tre pignatari per un giorno, componenti del team della giunta comunale “Municipium on Ice” che si classifica al secondo posto, davanti alla squadra dei “Trec”.
Il premio al miglior minestrone 2024 va invece al team de “Il cigno bianco”, seguito ancora dai “Ferragnez” che, come quelli veri, si accaparrano praticamente tutto.
La grande sfida dell’insolita minestra dà anche l’occasione per tracciare un bilancio degli appuntamenti delle festività e dintorni, proposti per sei settimane in Piazza degli Scacchi.
“Sono stati numerosi e partecipati gli eventi organizzati in città in collaborazione con l’amministrazione comunale - commenta il presidente della Pro Marostica Simone Bucco -. Memorabile in particolare è stata la Vigilia, con migliaia di persone che hanno affollato la piazza per il concerto natalizio e gli amati fuochi d’artificio con l’incendio del castello, un unicum di bellezza e suggestione.”
Ma in realtà non è ancora finita.
Mercoledì 10 gennaio, alle ore 18.30, a recupero dell’evento saltato per il maltempo dell’Epifania, la Befana si è “riorganizzata” per la consegna di calze e dolcetti ai bambini. L’appuntamento è a Villa Favero Raselli a Marsan (parcheggi auto per l’evento in via Canale e alla scuola elementare G. Pascoli di Marsan).
E poi ancora, per non farci mancare niente, xe brusa a vecia: l’antica tradizione quest’anno viene ripristinata dalla Pro Marostica.
Domanda conclusiva: sul modello di Marostica, potrà mai essere organizzata una gara di “Pignate in pista” a Bassano del Grappa?
Difficile dirlo. A Bassano non disponiamo di una pista di ghiaccio.
Anche se, coi nervosismi della politica da qui e fino al prossimo giugno, di pentole a pressione ne abbiamo a volontà.

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