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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Ambiente

#bastabotti

Forti gli appelli e gli inviti a non utilizzare articoli pirotecnici rumorosi che arrivano dalle campagne di sensibilizzazione di associazioni per la salvaguardia dell'ambiente e degli animali

Pubblicato il 30-12-2022
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Come sempre, con l’avvicinarsi del Capodanno, si rinnovano gli appelli del personale sanitario, delle associazioni di salvaguardia dell’ambiente e dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) affinché i sindaci vietino la vendita e l'utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi. Le campagne di sensibilizzazione sono promosse oltre che con richiami al senso civico cercando sempre più di informare i cittadini sulle conseguenze negative e spesso gravi per gli animali di affezione e selvatici. Una su tutte di cui si parla molto a favore è quella avviata nella città di Parma, dove si è provato a creare un legame di empatia tra il sentire dell’animale e il sentire dell’umano (spesso alticcio) che fa scoppiare i botti. Gli animali domestici come cani e gatti, a causa delle deflagrazioni soffrono e possono impazzire, in alcuni casi scappano per strada e possono finire travolti. Anche gli animali selvatici, soprattutto i volatili, come ricorda la Lipu, a causa delle esplosioni vicine alle loro “residenze” cittadine capita che muoiano sul colpo, o cercando riparo in assenza di visibilità, volando impattino con case e automobili.
Oltre a emettere ordinanze, troppo spesso in regime di last minute (come quella bassanese dello scorso anno, firmata dall’allora vicesindaco Marin il 31 dicembre), i Comuni sono stati invitati da tempo a dare il buon esempio e pure in altre occasioni a sostituire ai botti, che tra l’altro evocano scenari ben tristi di questi tempi, con diverse tipologie di spettacoli luminosi non rumorosi e decisamente meno pericolosi, anche per gli animali — esistono peraltro fuochi d’artificio che nulla hanno da invidiare a quelli tradizionali dal punto di vista spettacolare, ma che non hanno le note controindicazioni legate agli scoppi.
Ma è sempre più al singolo cittadino che si rivolgono gli appelli e gli inviti alla consapevolezza e al rispetto, certi che per festeggiare l’arrivo del nuovo anno non sia proprio necessario un fuoco di fila da artiglieria pesante, che in certi casi e in certi quartieri dura indisturbato, ordinanze presenti o meno, controlli presenti o meno, decine e decine di minuti ben oltre i rintocchi ben più belli della mezzanotte.

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