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Alessandro Tich
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Resisto, quindi esisto
Silvana Gasparetti e Dario Favrin: a Mussolente due autori misquilesi presentano al pubblico le loro opere. Due storie di resilienza, di speranza e d’amore come reazione alle traversie della vita
Pubblicato il 16-11-2022
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Non sempre le difficoltà e i drammi della vita devono per forza condurre sulla strada dello sconforto e dell’afflizione.
Al contrario, possono e anzi devono ispirare una necessità di scendere a patti con le traversie dell’esistenza umana che diventa a sua volta fonte di speranza.
Lo confermano due libri, scritti da due autori del territorio misquilese, che venerdì 18 novembre, alle ore 20.30, presso la Sala Consiglio del Comune di Mussolente saranno presentati al pubblico. Due opere toccanti, perché entrambe rappresentano una testimonianza di vita, di resilienza, di speranza e d’amore.

Fonte immagine: fisioscience.it
In “Una stella di nome Francesca” Silvana Gasparetti racconta la storia dell’amata figlia Francesca, nata con una malattia genetica che l’ha costretta in sedia a rotelle e l’ha strappata presto, troppo presto, all’amore della sua famiglia.
La storia di Francesca è raccontata in forma di fiaba per bambini ed è narrata dalla voce della cagnolina Nanà e della gattina Linda, compagne inseparabili della ragazza per molti anni. Francesca, nonostante la disabilità, è sempre stata ottimista, coraggiosa e piena di grinta. E questo libro, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Elena Sgroi, racconta con grande tenerezza il suo entusiasmo e la sua tenacia, che le hanno permesso di superare le numerose difficoltà incontrate lungo il cammino.
Dario Favrin, autore di “Per una speranza in più”, è considerato uno dei padri della Mountain Bike, disciplina sportiva ed escursionistica di cui ha pubblicato varie guide.
Nel libro racconta l’incredibile storia di come è riuscito a sopravvivere ad un terribile anno in ospedale senza bere né toccare cibo. È il diario della resistenza di un paziente che, affetto da un’ulcera duodenale, è rimasto ricoverato un intero anno tra immense sofferenze. Un periodo infinito, in cui la guarigione sembrava non arrivare mai, che Dario Favrin ha affrontato con coraggio e fiducia, nonostante fosse intrappolato nel suo letto.
La sua è la storia di un uomo come tanti altri che grazie alla tenacia e alla volontà è riuscito a resistere a un dolore insopportabile. Un libro che esprime la testimonianza di quanto sia importante non perdere la speranza e non mollare mai.
“Questi due libri sono due storie di resilienza e di amore, che dimostrano quanto sia importante, nella sofferenza, riuscire a trovare la forza di non guardare solo a ciò che si è perso e amato tanto, ma anche a ciò che ci è rimasto per poter ricominciare”, afferma l'assessore alla Cultura di Mussolente Ellena Bontorin (con due “l”, non è un refuso, Ndr).
“Una serata di vita! È così che possiamo definire la presentazione dei libri di questi due autori del nostro territorio misquilese” - commenta il sindaco Cristiano Montagner -. Verranno presentate due storie di vita e di sofferenza, che sono allo stesso tempo due testimonianze di come la speranza può diventare vita e la vita diventare speranza.”
“È stata una scelta dell'amministrazione comunale condivisa pienamente con gli autori - aggiunge il sindaco - quella di presentare insieme questi due libri che fra loro sono molto diversi, ma all'interno dei quali ognuno di noi può trovare lo stesso messaggio di forza che ci aiuta ogni giorno a lottare per la vita nel pieno sostegno, supporto, solidarietà e resilienza verso tutte le situazioni di sofferenza e dolore.”
Come dire: resisto, quindi esisto.
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