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“Francesco d’Assisi. Presenze francescane nel territorio di Marostica”: una sorprendente ricerca promossa da Fondazione BPMV ed espressa in un libro che sarà presentato al pubblico sabato 30 aprile al Palazzo del Doglione

Pubblicato il 28-04-2022
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“Anche Marostica è stata terra che ha visto germogliare il seme del messaggio evangelico di San Francesco.”
Parola di Antonio Giuseppe Muraro, ricercatore storico.
Non solo scacchi e ciliegie nella città murata: sotto il monte Pauso si tramanda anche il messaggio di un’antica spiritualità. È stato l’oggetto di una approfondita ricerca, promossa e sostenuta dalla Fondazione Banca Popolare di Marostica - Volksbank, che ha impegnato storici e professionisti nei campi dell’architettura, dell’arte e dell’iconografia.

Marostica, l’ex convento di San Sebastiano

Uno studio dal quale sono emerse le tracce, i segni, le memorie storiche e i luoghi ancora inesplorati della presenza francescana in questo territorio, che ha contribuito a rafforzare i sentimenti religiosi di un’intera comunità.
Gli esiti di questa lunga ricerca sono espressi nel volume “Francesco D’Assisi. Presenze francescane nel territorio di Marostica”, che sarà presentato e fatto conoscere al pubblico sabato 30 aprile alle ore 16 nella Sala del Buon Governo del Palazzo del Doglione di Marostica. La presentazione di sabato - annunciata oggi in conferenza stampa - sarà moderata dal giornalista Giandomenico Cortese, vicepresidente di Fondazione BPMV e introdotta dai saluti del sindaco Matteo Mozzo e del presidente di Fondazione BPMV Roberto Xausa. Interverranno quindi gli storici Luciano Bertazzo e Antonio Giuseppe Muraro, il critico d’arte Mario Guderzo, l’architetto Duccio Antonio Dinale e Mariangela Cuman, curatrice della pubblicazione.
Il contributo di Antonio Giuseppe Muraro, dal titolo “Momenti e aspetti della presenza francescana a Marostica”, ha riguardato, nei suoi aspetti essenziali, la presenza francescana a Marostica presso la Chiesa e il Convento di Sant’Antonio Abate e presso il complesso religioso di San Sebastiano.
La ricerca svolta da Duccio Antonio Dinale, che s’intitola "Architettura francescana a Marostica", è invece “un’indagine - spiega l’autore - sui motivi e le implicazioni urbanistiche legate all'insediamento degli ordini mendicanti a Marostica tra i secoli XIV e XVI, in riferimento sia alle relazioni tra potere politico e religioso che al disegno urbano della città scaligera e post-scaligera.”
Per la parte dedicata alle “Presenze francescane nel territorio di Marostica”, hanno dato il loro prezioso contributo anche Luciano Bertazzo, Mario Guderzo, Angelo Chemin e Maria Elisa Avagnina.
Il tema del “San Francesco e il lupo di Luigi Carron” è stato indagato invece da Anna Maria ed Elisabetta Carron, ancora Mario Guderzo, Giorgio Strappazzon, Valentino Scomazzon. Assieme ad Albano Berton, che ha riportato “una breve riflessione sull’opportunità della scelta del luogo in cui collocare la scultura bronzea del Carron: il giardino nei pressi di Porta Bassano, che è la Porta Orientale della nostra Città e, come tale, anche storicamente, luogo privilegiato di transito per coloro che vi entrano (ed escono, per ora, solo a piedi)”.
Delle “Testimonianze” si sono invece presi cura Mariangela Cuman, Massimiliano Patassini, Lanfranco Dalla Rizza e Franco De Toffol.
“Per queste riscoperte legate alla figura di un’icona indelebile - ha commentato Roberto Xausa - la Fondazione Banca Popolare di Marostica - Volksbank non poteva che promuovere la pubblicazione di questa straordinaria avventura, vissuta nel tempo e nell’anima, continuando così un percorso iniziato con un altro contributo importante che ha portato alla recente collocazione del San Francesco e il lupo dell’indimenticato Carron. Un particolare ringraziamento va agli autori dell’opera che con tanta competenza e passione hanno permesso la pubblicazione di questo lavoro.”
L’evento è organizzato dalla Fondazione Banca Popolare di Marostica - Volksbank, in collaborazione con la Città di Marostica - rappresentata oggi in conferenza stampa dall’assessore Ylenia Bianchin - e con Lions Club Marostica, Marostica Archeologia, Parrocchie di Crosara e San Luca Valle San Floriano e Pradipaldo, Unità Pastorale di Marostica-Pianezze.
Pax et Bonum.

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