Alessandro TichAlessandro Tich
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Manifestazioni

Hai voluto la bicicletta

In Biblioteca Civica a Bassano la prima “tappa” degli incontri senza censura. Protagonista Davide De Zan, che racconterà l'epopea di grandi campioni delle due ruote e di ciclisti di tutti i giorni

Pubblicato il 28-02-2018
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“I campioni del ciclismo, gli eroi del traffico di città, i cicloamatori dal cuore grande... L'immenso popolo delle due ruote ha una cosa in comune: un traguardo.”
Così parlò, anzi così scrisse Davide De Zan, noto giornalista e conduttore Tv, responsabile di Sport Mediaset, voce e volto del ciclismo in Italia.
Sarà lui il protagonista, domani giovedì 1 marzo alle ore 20.30 alla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, della prima “tappa” della nuova stagione degli Incontro senza censura organizzati dalla libreria La Bassanese con il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto. L'incontro è stato pensato e organizzato per celebrare Bassano Città Europea dello Sport 2018, con il patrocinio e il supporto dell'assessorato comunale alle Politiche dell'infanzia, giovani generazioni e sport.

Davide De Zan (fonte immagine: youtube/alanews)

Stimolato dalle domande dell'appassionato di ciclismo Luca Maria Chenet, l'ospite della serata testimonierà la sua passione per lo sport e per le due ruote in particolare. “Figlio d'arte” del leggendario telecronista RAI Adriano, Davide De Zan ha iniziato la sua attività nel 1987 e per dieci anni con Telemontecarlo ha seguito, come inviato, il Giro d'Italia, il Tour de France, le Grandi Classiche e le Olimpiadi.

È stato la voce televisiva del Giro d'Italia per cinque anni, e con la sua telecronaca ha accompagnato Marco Pantani verso il primo successo alla Corsa Rosa.
E proprio a riguardo del “Pirata”, il suo libro precedente “Pantani è tornato”, presentato alla Bassanese, è un’illuminante indagine su “un campione ucciso due volte” ed è stato un caso editoriale e giornalistico.
Ora De Zan ritorna a Bassano, direttamente da Israele da dove venerdì 4 maggio partirà il prossimo Giro d'Italia, con tre tappe in programma nel Paese della Stella di David. Lo spunto dell'incontro in Biblioteca sarà il suo ultimo libro “Pedala! Il romanzo di chi ha voluto la bicicletta”, edito da Piemme. Come dice l'autore in un'intervista, nel libro “la protagonista è la bici stessa, assieme ad un bambino che diventa ragazzo, si fa grande e proprio attraverso la bicicletta vive le sue prime esperienze: da quando si tolgono le rotelline, fino al primo bacio e alla telecronaca d’esordio. Il tutto condito dal rapporto con un padre che amava e raccontava questo sport e ha fatto sì che il figlio rimanesse folgorato dalla medesima passione”.
Un libro che racconta la prima volta, senza le ruote di sostegno, la magia della prima bici, le scorribande con gli amici, le corse verso traguardi sempre nuovi. “Sono emozioni che appartengono a tutti e che chiunque abbia cavalcato, almeno una volta, una bicicletta, conosce” scrive De Zan.
Quella sensazione di libertà e di scoperta rivive nel racconto di un uomo che il ciclismo l'ha respirato sin da bambino e ne ha fatto la sua vita. È il mezzo più amato da milioni di italiani a tiene insieme, come filo conduttore, gli aneddoti segreti di grandi corridori che hanno reso il ciclismo uno sport unico e affascinante come pochi altri.
Coppi e la fine ingiusta di un'esistenza, Bartali e le sue imprese per salvare la vita a decine di ebrei durante la guerra. E poi i retroscena dei duelli tra Merckx, il Cannibale, e Gimondi, tra Moser e Saronni, che con la loro feroce rivalità dividevano l'Italia. E ancora le prime imprese del “Pirata”, Marco Pantani, che dell'autore è stato anche grande amico.
Cresciuto a stretto contatto con alcuni dei leggendari nomi delle due ruote grazie proprio al padre Adriano, da cui ha raccolto il testimone, l'autore rivela trionfi e misteri di anni trascorsi sulle strade delle principali gare. Ma il magico attrezzo che ha regalato ai grandi corridori vittorie straordinarie è anche lo stesso che accompagna eroi sconosciuti a superare ostacoli e limiti impensabili. Come il padre che percorre 2.000 km per riascoltare il battito del cuore di sua figlia nel petto del ragazzo che l'ha ricevuto in dono. O come l'uomo che pedala dall'India alla Svezia per amore. Ciclisti di ogni giorno e famosi campioni fanno parte dell'unica e immensa tribù di chi vive per un traguardo.
Nella dichiarazione d'amore di Davide De Zan per la bicicletta, tutti ritroveranno una parte di se stessi. L’incontro con De Zan, quindi, sarà uno sguardo al passato, ma anche una fotografia dai colori vividi che riesce a immortalare le imprese di molti leggendari campioni delle due ruote negli anni trascorsi sulle strade delle gare che hanno fatto la storia del ciclismo.

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