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Redazione
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San Zeno: l’asparago è pop e la musica è buona!
Musica e gusto, domani sera, alla sagra dell’asparago di San Zeno di Cassola
Pubblicato il 01-05-2015
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Lo scorso ventotto aprile è stata inaugurata, a San Zeno di Cassola, una manifestazione enogastronomica con i piatti basati sull’eccellenza della produzione locale. Inutile dire che il protagonista in questione è l’asparago bianco di Bassano; specialità per la quale la nostra cittadina è conosciuta in tutta Italia e non solo. L’associazione “L’Asparago e Dintorni”, è la promotrice di quest’iniziativa, all’interno della quale sarà in funzione per tutto il corso della manifestazione, che terminerà il dieci maggio, un fornitissimo stand gastronomico con specialità a base di asparagi e con un vasto assortimento di piatti e di vini. La manifestazione è quindi un elogio alla produzione locale, mirata alla valorizzazione del territorio.
Domani sera, però, grazie ad un’idea del “Gruppo Giovani di Cassola”, a fare da cornice a un evento così avvincente, ci sarà la presenza di alcuni gruppi locali emergenti. L’evento prende il simpatico nome de “L’Asparago Pop”. Alla domanda: “Perché questo nome?” la risposta è; “Perché l’asparago è pop”. Ebbene sembra una sciocchezza, ma “pop” è l’abbreviazione di “popular”, termine che dagli anni sessanta in poi indica qualsiasi tipo di evento artistico-culturale rivolto alla “massa”. Ecco, qui la manifestazione non è tipo artistico ma enogastronomico ed è rivolta alla cittadinanza bassanese e non; il termine è azzeccatissimo.
I primi a esibirsi saranno Giulia Perin (voce e synth), Filippo Tasca (chitarra e synth), Nicola Rosson (basso e synth) e Alessandro Michelazzo ( batteria), ma, se vogliamo dirla più in breve, possiamo dire semplicemente i “Primrose”. Il loro nome così soffice, palpabile, significa “primula” ovvero uno dei primi fiori che sbocciano in primavera. La loro è un’esperienza fresca, nuova, proprio come il loro nome; il gruppo infatti è nato nel novembre del duemila quattordici. Il genere che tendono a calpestare viene definito “dream pop”; si tratta di un sottogenere dell’indie pop che ha avuto origine nel regno unito nella metà degli anni ottanta e che prevede arrangiamenti e strutture raffinate e miscele melodiche ove la voce può farsi cullare liberamente. I “Primrose” sono un gruppo bassanese che nutre una sincera simpatia per gruppi come Massive Attack, Sigur Ros, Apparat, Radiohead e Verdena. Sotto l’influsso di ascendenti post rock, electro e rock, domani per loro sarà la prima volta sul palco o come la definiscono loro sarà “la data zero”.
In seguito, a salire sul palco saranno gli “Zebra”, gruppo bassanese emergente, nato nel duemila tredici e composto da Giacomo Drago (basso e voce), Luca Zambelli (chitarra e voce) e Andrea Dal Broi (batteria). La band attraverso una serie di date, sta presentando in diverse zone l’album “Homo Habilis”, la cui copertina mostra un enorme bisonte attraversato da una “Z”. Un effetto straniante, degno di un quadro surrealista di Magritte, che pare volerci dire “questa non è una zebra”. Ma lo stesso effetto alienante lo troviamo nei pezzi degli Zebra, all’interno dei quali, poiché loro non si vogliono inserire all’interno di alcun genere predefinito, si possono cogliere diverse immagini e diversi colori. Come il collegamento alla rovescia tra gruppo e copertina del cd, anche le parole dei testi sono slegate tra loro. Poco da fare, gli “Zebra” sono un gruppo surrealista.
Successivamente, sarà la volta dei “Dervisho”, ovvero di Simone Bastianello (voce, chitarra), Maurizio Contiero (batteria, keyboards) e Alessandro Benvegnù (basso, choir) che marciano sulla scia della musica indie e post pop. Il nome misticheggiante del gruppo mira all’acquisizione di uno stato di super coscienza al fine di giungere a un equilibrio permanente dell’organismo; l’obiettivo è un’alterazione progressiva della capacità di discernimento, finalizzata ad una ricerca di contatto con alcune forze superiori. La descrizione del gruppo può trarre in inganno; i ragazzi non vivono in India o in un qualsiasi altro paese, dove la spiritualità è assai diffusa, ma sono di Venezia e hanno una grande passione per la musica. Lo scorso novembre è uscito il loro primo EP dall’omonimo titolo “Dervisho”.
Infine toccherà ai “The Junction”, composti da Marco Simioni (voce, chitarra), Francesco Reffo (batteria, synth) e Marco Amore (basso). Il gruppo, che predilige il genere indie rock, garage e punk, vanta centinaia di concerti e un consistente numero di partecipazioni all’interno di contesti radio-televisivi. Nel settembre duemila e dodici hanno lanciato il loro primo album dal titolo “Let me out”, successivamente nel gennaio duemila e quattordici, hanno rilasciato un nuovo singolo “Don’t listen / be kind” come anteprima del loro secondo LP “hardcore summer hits” che è uscito il diciassette aprile scorso.
Non c’è altro da dire; l’ingresso è libero, gli asparagi sono buoni, il vino fa bene e la musica è bella!
Note:
Un ringraziamento speciale a Parappapà studio per la dedizione riservata all'ambito design e comunicazione.
Evento garantito anche in caso di pioggia.
Piazza San Zeno, 1
San Zeno di Cassola (VI).
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