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Marco PoloMarco Polo
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Sfida alla combattiva Fidelis Andria con il morale a mille

Piccolo turnover per Jaconi che sceglie Gasparello per Longobardi. Mateos neo premiato dall’AIC: “Certe partite mi gasano tanto”

Pubblicato il 29-11-2011
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Non c’è lo spazio materiale per godersi un successo che rimarrà nella storia del Soccer Team. Ciononostante il successo esterno contro il Frosinone rappresenta il miglior vaccino contro i rigori dell’inverno che è alle porte. Alla vigilia della trasferta frusinate anche 1 punto sarebbe stato accolto come oro colato, ora con questo blitz ottenuto con merito il Bassano rientra a pieno titolo nel gruppone che sta lottando per evitare i playout. Gruppone che perde, almeno momentaneamente, la Triestina che dopo la sconfitta del “Mercante” ha passeggiato su Cremonese e Piacenza ma avvolge con il suo gelido abbraccio proprio quest’ultima formazione. L’ultimo turno di campionato è stato reso ancor più felice proprio dalle contemporanee sconfitte di Latina, Prato e Piacenza mentre l’Andria non è andata oltre al pareggio casalingo contro il FeralpiSalò. Ma le note positive non sono tutte concentrate in una classifica nettamente più sorridente. No c’è molto di più. C’è che la vittoria di Frosinone che ha infuso nei ragazzi di Osvaldo Jaconi ancor più consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. Questa gara ha consentito al Bassano Virtus di fare un altro piccolo passo in avanti nella sua maturazione, passaggio chiave che consente di affrontare le difficoltà che si possano presentare, anche a partita in corso, senza scompensi psicologici. In una parola ha permesso ai giallorossi di tornare a sfoggiare senza limitatori di potenza il loro straripante carattere.

Difficoltà Andria. Quando l’intera città pugliese si reca allo stadio “Degli Ulivi”, teatro delle gesta della mitica Fidelis, i giocatori dell’Andria si trasformano. L’intera squadra inizia a correre al limite del disumano, schierata in un classico 4-4-1-1. Sono soprattutto le fasce il punto di forza dei biancazzurri dove imperversano senza soluzione di continuità le scorribande, in avanti ma molto spesso anche all’indietro, dell’argentino Comini e del cittadellese Minesso. Il primo giostrerà dalla parte di Martina, il secondo con caratteristiche più offensive dovrà tenerlo a bada Ghosheh e tutto sommato la cosa può anche funzionare bene. In supporto alla prima punta Gambino, giocatore potente e utilissimo sia a far salire la squadra che a crearsi situazioni da rete, sarà tutto da godere il duello con Basso e Scaglia,c’è capitan Del Core, appena rientrato dalla squalifica subìta nella gara con il Piacenza. E qui saranno affari di Caciagli ma potremmo tranquillamente dire il contrario… Insomma la sfida è apertissima e il Bassano avrà buone possibilità di farcela solo entrando in campo con l’atteggiamento, la cattiveria e la concentrazione giusta. Beh, c’è da dire su questo gli uomini di Jaconi danno ottime garanzie.

A disp.: Poli, Lazzarotto, Maniero, Lorenzini, Drudi, Baido, Longobardi. Ind. e sq:. Porchia, Bonetto, Proietti (immagine di Claudia Casarotto)


Conti in sospeso. Ricordate lo scorso agosto nel momento in cui vennero ufficializzati i calendari? Il presidente andriese trovò da lamentarsi – giustamente - sulla composizione dei gironi. La cosa fastidiosa è che puntò proprio la formazione di Bassano del Grappa come “male” principale in quanto, prendendo il posto di una tra Foggia, Taranto, ecc, gli avrebbe scippato un bel derby e quindi una porzione importante d’incassi. Aspettando di vedere quanti saranno i tifosi andriesi a salire a Bassano nel girone di ritorno, ricordiamo come una fastidiosa puntura di spillo l’estate 2009 quando con un trucco burocratico di cui non si seppe nulla l’Andria venne ripescata al posto del Bassano Virtus. Allora venne considerata la gloriosa storia della Fidelis Andria (nella parte del conteggio che tien conto di tradizione, tifosi, ecc) e la fedina pulita in termini di ripescaggi recenti, che avrebbero impedito un nuovo ripescaggio, della nuova Andria Bat. In quella stagione, tra le varie cose, il ripescaggio era una pratica gratuita, alla Diesel è costata 600 mila euro. Chi ci ha perso di più? Fate un po’ voi…

L’urlo del trascinatore. E’ appena stato nominato miglior giocatore giallorosso della passata stagione da parte dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC). Marcelo Mateos lo dice con grande orgoglio: “Sono veramente contento di questo premio. Mi dispiace di non aver potuto presenziare alla cerimonia ma, cosa volete, c’erano un paio di partite da giocare con questa maglia. Tra l’altro la vittoria col Frosinone può essere stata inaspettata per qualcuno ma non per noi. Eravamo convinti di poter far bene, il percorso che abbiamo intrapreso è importante. Ecco contro i gialloblù la fortuna non ci ha voltato le spalle negli episodi, come più volte capitato quest’anno”. Giocare ad Andria è come entrare in un arena romana: “Ci aspetta un clima infuocato e una squadra battagliera. Loro pressano a tutto campo, credo che sarà ancor più dura che a Frosinone, più impegnativa sotto l’aspetto fisico. Per noi sarà sicuramente una partita più difficile da affrontare. Però è anche vero che stiamo bene e che abbiamo una fame mostruosa. L’unica incognita riguarda la resistenza allo sforzo sul lungo perché, com’è noto, noi a fine partita siamo sempre stremati”. Esattamente il genere di match che esaltano il carisma e l’innata indole del trascinatore, che fanno di Mateos un uomo essenziale: “Si, certe partite mi gasano tanto. Giocare in certi stadi mi stimola da pazzi, non serve neanche preparare la sfida durante la settimana perché mi è sufficiente entrare sul terreno di gioco per farmi salire a mille l’adrenalina”. L’ultimo concetto è una carezza a Longobardi: “Sono felice per il gol che a segnato a Frosinone. Christian per noi è un giocatore importante, fa un lavoro essenziale che tanti non vedono e quando manca tutta la squadra ne risente”.

La formazione. Il match infrasettimanale, le copiose energie spese a Frosinone e i numerosi giocatori in diffida – a Scaglia, Basso e Morosini si sono aggiunti Longobardi e Ferretti – consigliano a Jaconi un mini turnover. Dove? Sicuramente in attacco dove Gasparello rileverà Longobardi.

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