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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Bassano, (quasi) ottimo punto
Nonostante le assenze pesantissime i giallorossi tengono bene il campo. Longobardi sciupa l’occasione per vincere. Importante la presenza dei tifosi in riva al Garda.
Pubblicato il 23-10-2011
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FERALPISALO’ – BASSANO 0-0
FeralpiSalò (4-3-3): Branduani 7; Turato 6, Camilleri 6,5, Blanchard 6, Cortellini 6; Fusari 6, Muwana 6,5, Castegnetti 6,5 (st 25’ Drascek 6); Bianchetti 5 (st 17’ Tarallo 5,5), Defendi 6,5 (st 41’ Sala sv), Tarana 6.
Basso ha guidato la retroguardia con personalità anche a Salò (foto Roberto Bosca)
A disp.: Zomer, Allievi, Basta, Savoia. All.: Remondina 6
Bassano Virtus (4-4-1-1): Grillo 7; Martina 6,5, Scaglia 6,5, Basso 6,5, Ghosheh 6,5; Lorenzini 6, Drudi 6 (st 40 Lazzarotto sv), Morosini 6,5, Bonetto 5,5 (st 33’ Guariniello sv); Ferretti 6,5; Gasparello 6 (st 17’ Longobardi 5,5).
A disp.: Poli, Baido, Iocolano, Maniero. All.: Jaconi 7
ARBITRO: Strocchia di Nola 6
RETI: -
NOTE: 700 spettatori di cui una cinquantina da Bassano del Grappa
Ammoniti: Basso, Bianchetti, Scaglia, Camilleri
Espulsi: Longobardi, Blanchard
Angoli: 6-5
Recupero: pt 1’; st 3’.
Pareggio a reti bianche per il Bassano Virtus. Ma se alla vigilia dell’incontro chiunque avrebbe messo la firma per tale risultato, stante la mole di infortuni che ha dilaniato la rosa di Jaconi, dopo aver assistito alla gara qualche rimpianto in casa giallorossa è più che legittimo. Soprattutto per la clamorosa palla gol sciupata dal neoentrato Longobardi al 19’ della ripresa. Ferretti mette una gran palla in mezzo ma il Bomber centra il portiere. Prima Gasparello e Morosini sono andati vicini al gol su punizione. Di buono resta il terzo risultato utile consecutivo e la seconda gara consecutiva nella quale Grillo non deve raccogliere il pallone dalla sua porta. Buona la risposta dei giocatori meno impiegati chiamati a surrogare assenze pesanti: hanno dato prova di essere elementi su cui contare. Il che si rivelerà particolarmente utile già a partire da domenica prossima quando contro il Siracusa il buon Jaconi recupererà solo Caciagli.
Le scelte. Osvaldo Jaconi deve fare dei numeri incredibili per mettere in campo un 11 competitivo. Fuori Porchia, e ne avrà per un bel po’, fuori Mateos all’ultimo a causa di un problema all’adduttore, fuori anche il suo compare di centrocampo e possibile sostituto Caciagli per squalifica. Come non bastasse è indisponibile anche Lucca, che poteva essere un’estrema alternativa in un centrocampo decimato. Una mattanza che si concentra dunque in mezzo al campo, non tanto e non solo per il numero di giocatori ma per il loro peso specifico nel team giallorosso. Se almeno il mister avesse avuto a disposizione Mateos, Iocolano avrebbe solcato la corsia di destra mentre persi anche i muscoli, la grinta e il carisma del trascinatore ecco che Jaconi opta per Drudi in cabina di regia e Lorenzini sulla destra per non sguarnire eccessivamente il centrocampo di dimensione podistica e interdizione. Con l’esterno piemontese a centrocampo Jaconi rispolvera Martina che completa la retroguardia. E durante la gara, pur sottolineando l’impegno di Morosini, Drudi e Lorenzini, è lampante come le defezioni in mezzo al campo pesino un bel po’ nell’economia del gioco giallorosso soprattutto perché gli jaconiani non riescono ad imprimere l’aggressività e l’intensità che gli hanno resi celebri. Armi queste che avrebbero messo in grossa difficoltà un FeralpiSalò lezioso e che poggia solo sulle fiammate di Defendi e Tarana.
Pochi sussulti, grande attenzione. Chi si aspettava un Bassano intimorito dalle assenze e frastornato dalla sfortuna si deve ricredere già dopo 10 minuti. L’iniziale fase di studio denota che entrambe le squadre non anelano dalla voglia di scoprirsi e farsi trovare impreparate in fase difensiva ma anche che i ragazzi in maglia giallorossa non hanno nessuna intenzione di vestire i panni della vittima sacrificale. Anzi sono appunto necessari appena 10 minuti affinché i giallorossi prendano piena confidenza con il match e si facciano vedere dalle parti di Branduani. Il primo a affondare il colpo è Martina, splendida la sua discesa sulla destra con annesso cross, un minuto dopo è Gasparello in girata ad impensierire il Feralpi ed infine un punizione sempre di Gasparello che si perde ad un soffio dall’incrocio dei pali. Insomma la formazione di Bassano del Grappa c’è, non riesce a dare la meravigliosa intensità vista con la Carrarese ma è attenta dietro e pronto a pungere quando si presenta l’occasione. Importante la crescita di Morosini che rispetto alle prime apparizioni appare più convinto sia nel difendere palla che nel contrastare. Idem Drudi che, pur non avendo le caratteristiche di Mateos o Caciagli, ci mette estremo impegno sia nei contrati aerei che in quelli con la palla a terra. Bene anche Martina puntuale in chiusura ma anche sveglio in sovrapposizione. Un po’ meno determinato appare invece Lorenzini al 22’ lanciato in campo aperto da Ferretti che sbaglia tutto calciando in malo modo appena entrato in area. La gara non brilla per l’intensità delle sue azioni o per ritmi feroci. Il Feralpi cerca di fare la partita ma evidenzia limiti importanti, il Bassano bada soprattutto a curare la fase difensiva e a trovare le intese che con tanti giocatori nuovi non possono venire automatiche. Attenzione è la parola chiave di questo primo tempo. Il Salò in formazione tipo e davanti al pubblico di casa riesce a creare poco o nulla di fronte ad un Bassano che ha perso quasi del tutto i suoi cardini difensivi. Ma una delle frecce nella faretra degli azzurroverdi sono senza dubbio le palle inattive. Gli uomini di Remondina danno diversi centimetri ai giallorossi. Fortuna che Grillo esce sempre in maniera puntuale. Anzi l’estremo difensore giallorosso dà prova del suo ottimo stato di forma sventando una strepitosa girata di Defendi indirizzata in rete. Tutto sommato quando l’arbitro decreta il duplice fischio che indica la fine della prima frazione il pareggio è il risultato più giusto.
Occasione d’oro. Nessun cambio alla ripresa del gioco. Ed è il Bassano a scaldare subito l’incontro con un punizione magistrale di Morosini sulla quale Branduani si salva in corner. Dal successivo calcio d’angolo Ghosheh cicca in semi rovesciata dentro l’area piccola. Rispondono subito i padroni di casa con una diagonale debole di Defendi. Ma il match si mantiene bloccato, poche accelerazioni, poche occasioni da gol. Eppure nessuna delle due retroguardie sembra imperforabile e infatti entrambi gli allenatori mettono in campo l’artiglieria pesante. Remondina toglie un pasticcione Bianchetti per l’ariete Tarallo, Jaconi risponde subito inserendo Longobardi per Gasparello. E appena entrato l’attaccante ha sulla testa la più colossale occasione da gol della partita. Fuga di Bonetto sulla sinistra, palla in area per Ferretti che si gira su sé stesso, disorientando l’avversario e trovando lo spazio per metterla all’altezza della linea che demarca l’area piccola. Irrompe di testa Longobardi, il portiere è solo una sagoma che copre una piccola percentuale dello specchio della porta eppure il tiro è centrale e colpisce proprio l’estremo difensore. La palla gol sciupata è devastante per l’importanza che avrebbe potuto avere, l’errore è il fratello gemello della palla gol fallita a Portogruaro. Ciò che dispiace maggiormente è che il Bomber patisce pesantemente a livello psicologico e finendo quindi per commettere errori anche banali. La giornata nera di Longobardi è completata a 30 secondi dal fischio finale da un espulsione diretta per protesta. Nella stessa azione si becca il secondo giallo anche Blanchard.
Manca concretezza. L’assenza di cinismo sottoporta della formazione giallorossa è evidente quando la difesa del Salò pasticcia dentro l’area piccolo per lunghissimi 4/5 secondi senza che nessun giallorosso intervenga. Qualcuno in tribuna, sorridendo, rimarca che un Inzaghi in quel lasco di tempo avrebbe calciato in porta 3 volte. Ecco questa è la principale pecca di questa squadra che riuscirà a tirarsi fuori dalle secche solo e se i suoi attaccanti torneranno ad essere più incisivi sottoporta. Al 33’ Jaconi chiama in causa Guariniello e a fargli posto è Bonetto con l’attaccante salernitano ch si piazza proprio sull’esterno centrocampo. Di fatto è un tridente mascherato perchè in fase di possesso Lorenzini si accentra e Guariniello sale sulla linea degli attaccanti. Al 40’ Lazzarotto prende il posto di Drudi ed è un bel premio al lavoro per il 18enne di Valstagna che, tra l’altro, ha un ottimo impatto sulla partita. Finisce così con qualche rimpianto ma anche con la consapevolezza di poter contare su un gruppo di alternative più valide rispetto al passato.
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