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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano, mai così in alto
Seconda vittoria consecutiva per il Soccer Team che ora si trova a +4 dalla zona calda. Partita rognosa ma controllata agevolmente. Risolve Ghosheh al 31’ della ripresa
Pubblicato il 16-01-2011
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BASSANO - PAGANESE 1-0
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 6,5; Basso 6,5, Pellizzer 6,5, Porchia 6,5, Ghosheh 7; Lorenzini 6, Caciagli 6 (st 28’ Beccia 6), Mateos 7; Venitucci 6,5, Guariniello 6,5 (st 40’ Niada sv), La Grotteria 5,5 (st 18’ Longobardi 6,5).
Shadi Ghosheh è al suo primo sigillo stagionale. L'ultima rete in giallorosso risale alla trasferta di Roma con la Cisco di due anni fa (foto Bosca)
A disp.: Rossi, Baido, Madiotto, Crocetti. All.: Cetera 6,5
Paganese (4-4-2): Ginestra 6,5; Imparato 6,5 (st 1’ Di Pasquale 5), Urbano 5,5, Fusco 5,5, Ingrosso 5,5; Triarico 5,5 (st 1’ Lepore 5,5), Vicedomini 6, Gatti 5,5, Radi 5 (st 36’ Macrì sv); Tortori 6, Cortese 5,5.
A disp.: Virgili, Cuomo, Liccardo, Santarelli,. All.: Padovano.
ARBITRO: Bellutti di Trento.
RETI: st 31’ Ghosheh (BV)
NOTE: spettatori 1000.
Ammoniti: Imparato, Urbano
Espulsi: -.
Angoli: 6-3
Recupero: pt 3’; st. 3’.
Sofferenza fino alla fine. Beh è il campionato del Bassano, non c’è da stupirsi. Quindi quando al minuto 48’ della ripresa Lepori ha sul piede una punizione al limite dell’area giallorossa più di qualcuno si copre gli occhi in attesa del fischio dell’arbitro. La tensione è palpabile e contagiosa. Ma è questione di attimi, ancora pochi secondi ed ecco il triplice fischio che sancisce la seconda vittoria consecutiva (mai successo in questa categoria) che proietta il Soccer Team nel bel mezzo della classifica a +4 dalla zona playout (che è il dato che conta) e ad un onorevole – 4 dalla zona playoff. I tre punti con la Paganese, oltre a far guardare il futuro con un pizzico di serenità in più, rappresentano quel fieno in cascina che verrà utile in una primavera che si può intuire torrida come non mai. Fieno in cascina spremuto dal gol partita di Shadi Ghosheh arrivato al 3’ della ripesa dopo che la formazione di Bassano del Grappa ha condotto le danze senza tuttavia trovare il pertugio vincente. La rete giunge come un fulmine che squarcia le tenebre: l’azione è insistita il merito di darle l’avvio è di Venitucci che ridona nuova linfa all’azione offensiva aprendo in maniera mirabile per Lorenzini. Sul suo cross dalla sinistra irrompe Guariniello ma la deviazione è imprecisa e la sfera prosegue nella sua traiettoria. Dalla parte opposta c’è Mateos che stoppa e mette in mezzo un pallone forte e teso che attraversa nuovamente tutta l’area prima di planare sui piedi di Ghosheh. Il terzino controlla e ha tutto il tempo per prendere la mira ed esplodere un diagonale terrificante che si infila sull’angolo opposto. Il difensore romano va in visibilio, la sua corsa sfrenata sotto la tribuna è accompagnato da un boato di giubilo da parte dei supporters fino a quel momento in fremente attesa.
Servono punti ma la gara non si sblocca. Pronti via e Guariniello spaventa la Paganese con un’incursione sulla sinistra che si conclude con un tiro secco neutralizzato in due tempi da Ginestra. La risposta ospite non si fa attendere e porta la firma di Tortori che lascia partire una conclusione potente ma centrale dopo un’azione rocambolesca, e forse viziata da un fallo di mano, di Cortese. Ma è un fuoco di paglia perché immediatamente dopo i due contendenti prendono le misure e la battaglia permane principalmente in mezzo al campo. La Paganese è volenterosa ma, inevitabilmente viste le rivoluzioni d’inverno, tutt’altro che imperniata di qualcosa che si possa definire un gioco. Di contro il Bassano cerca di far partire con ordine la manovra impostando il gioco già con i difensori ma nei primi minuti fatica ad innescare le fonti della manovra Venitucci e La Grotteria anche a causa di uno scarso movimento senza palla. Il principale tema tattico del confronto è determinata dalla posizione dell’esterno destro azzurrostellato, Imparato. Il fluidificante parte dalla propria retroguardia ma si trova il più delle volte nella metà campo giallorossa determinando di fatto anche il passaggio della propria squadra da un più coperto 4-4-2 ad un più offensivo 3-4-3. Tale duttilità di per sé sarebbe apprezzabile se non fosse per il fatto che nella mattonella di campo, esterno offensivo sinistro, resa celebre al mondo da Ronaldinho, il tecnico giallorosso Osvaldo Jaconi, fin dalla trasferta di Como, ha piazzato Saverio Guariniello. L’attaccante giallorosso in un contesto del genere può sfruttare la sua proverbiale velocità diventando un possibile ago della bilancia del match. Al 19’ si materializza l’occasionissima per il Bassano che è inequivocabilmente figlia della situazione tattica e che potrebbe portare alla cacciata anzitempo di Urbano. Corre il 19’, il lancione illuminante di Porchia è diretto al taglio terrificante di Guariniello, che si infila nello spazio lasciato scoperto da Imparato, e sta per si trovarsi con la porta spalancata di fronte. A quel punto Urbano cerca di porvi rimedio e lo fa con un tuffo plastico a deviare la sfera. Il problema è che Urbano di mestiere non fa il portiere (e nemmeno il vigile ha ribadito un celebre collega) ma il difensore. Il secondo problema è che interrompe una chiara occasione da gol. Fortuna per lui che il direttore di gara propende per un giallo che sa tanto di grazia ricevuta e che fa letteralmente imbufalire la gente bassanese. La Paganese si dimostra volenterosa ma è assolutamente evidente che si tratta di una compagine creata dal nulla e che gioca insieme solo da pochi giorni. Il risultato è che gli azzurrostellati vivono delle prodezze e intuizioni dei singoli lasciando poco o nulla ad una manovra ragionata e coerente. Il Bassano ben presto se ne accorge alza il baricentro ed inizia ad osare di più. Quasi un inedito per il Soccer Team dopo la metamorfosi difensiva subita dalla squadra per volere del suo tecnico Jaconi. Così è la Paganese a cercare di colpire in contropiede. E’ Il segnale che il copione della partita sta cambiando. Al 31’ è Caciagli a provare il tiro da fuori trovandosi di fronte l’intera Paganese schierata a difesa della propria area ma Ginestra disinnesca sopra la traversa. Dal consecutivo corner è La Grotteria in avvitamento ad andare ad un soffio dal gol con la sfera che termina a fil di palo con l’estremo difensore azzurrostellato battuto. Poi è Ghosheh a non impattare un pallone di testa con la porta completamente spalancata.
Spingi, sbuffa, insisti e alla fine segna. Cambia subito la situazione il mister campano Giuseppe Padovano, che sostituisce il vulcanico Ezio Capuano, mandando in campo Lepore e Di Pasquale per Triarico e Imparato. Il cambio tattico è evidente, la volontà del tecnico è quella di evitare che lo Soccer Team chiuda per tutta la ripresa i suoi uomini nella propria metà campo e cercare anzi di giocarsela. Il primo cambio Di Pasquale per Imparato va letta nella forte volontà di mettere una toppa alla falla più evidente sulla fascia destra la dove imperversa Saverio Guariniello. La seconda il cambio Triarico per Lepore determina un cambiamento di modulo con il passaggio dal 4-4-2 al 4-3-3. Di contro il Bassano vede la concreta possibilità di fare bottino pieno e mister Cetera, che oltre a consolidate capacità è stato adeguatamente istruito dall’oracolo Jaconi, manda subito a scaldare il trio Crocetti, Longobardi e Niada. Ma le intenzioni del tecnico ospite restano pie intenzioni. I suoi rimangono bloccati dietro in attesa che si apra un contropiede importante. Il Bassano denota una comprensibilissima disabitudine a tenere il pallino del gioco e andare in porta tramite azioni manovrate ma sbuffa, spinge, tiene palla, non molla un centimetro. Concentrato sul pezzo come un pazzo il Soccer Team sa aspettare anche se il passare dei minuti potrebbe indurre al nervosismo e all’errore. All’incirca come nella trasferta di Verona anche se l’interlocutore è sostanzialmente diverso. Ma l’occasione è troppo ghiotta il Bassano ha il dovere morale di fare di tutto per vincere. Al 18’ mister Cetera rinfocola il proprio reparto offensivo sostituendo un dolorante La Grotteria con Longobardi. Passano altri dieci minuti di sterile possesso palla quando sugli sviluppi di un’azione che pareva morta e rintuzzata da una geniale apertura di Venitucci arriva il gol da tre punti. La Paganese ha un sussulto d’orgoglio con Lepori ma la reazione si esaurisce ben presto. Al 40’ Niada per Guariniello per cercare di amministrare il possesso palla. L’ultima occasione per gli ospiti è la punizione suddetta all’ultimo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro. Finisce qui con il Bassano mai così in alto nella sua prima apparizione in quella che continuiamo a preferir chiamare C1.
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