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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Furore Bassano: in 5 minuti abbatte il Ravenna
Il carattere e la determinazione messi in campo nella ripresa spengono le speranze dei romagnoli. Segna Mateos, subito dopo gollasso del Gaucho La Grotteria
Pubblicato il 09-01-2011
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BASSANO - RAVENNA 2-0
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 6,5; Basso 7, Pellizzer 7, Porchia 7, Ghosheh 7; Mateos 7, Caciagli 6 (17’ st Niada 6,5), Lorenzini 6; Venitucci 6,5 (36’ st Beccia sv); Guariniello 6,5 (43’ st Madiotto sv), La Grotteria 6,5.
Mateos sommerso dai compagni. Il suo gol al 30' della ripresa ha rotto gli equilibri (foto Roberto Bosca)
A disp.: Grosso, Baido, Madiotto, Veronese, Crocetti. All.: Jaconi 7.
Ravenna (4-2-3-1): Rossi 6,5; Grea 6,5 (26’ st Guitto 5), Tagliani 6, Fasano 6,5, Sabato 6; Rossetti 6,5 (18’ st Cazzola sv), Fonjock 6, Sciaccaluga 6,5 (37’ st Pompei sv), Maggiolini; Rosso 7, Gerbino Polo 5,5.
A disp.: Pellegrino, Rosini, Varoli, Gardella. All.: Rossi 6.
ARBITRO: Zappatore di Taranto
RETI: st 30’ Mateos (BV), st 35’ La Grotteria (BV)
NOTE: spettatori 1000.
Ammoniti: Venitucci, Caciagli, Tagliani, Cazzola, Sciaccaluga
Espulsi: -.
Angoli: 4-4
Recupero: pt 1’; st. 4’.
È il gol che rompe la maledizione, la rete che spezza il digiuno che durava da tanto, troppo tempo, la marcatura che squarcia in due un Bassano-Ravenna rognoso e povero di occasioni da gol. Lo mette a segno il leader carismatico Mateos al 30’ della ripresa con una zuccata in avvitamento che non lascia scampo all’estremo difensore ravennate. Da un gol di potenza ad uno di classe purissima. Passano 5’ minuti, una carambola in piena area di rigore favorisce La Grotteria che difende palla spalle alla porta, lo stadio intero trattiene il respiro mentre in Gaucho ipnotizza l’avversario con una danza, si gira ed esplode il sinistro. E allora eccolo il fiato della gente che ama il Bassano, altro boato verso il cielo per questo secondo gol. Due a zero ragazzi, tre punti che, come quelli di Como, vogliono dire tantissimo perché ottenuti contro una diretta concorrente per la salvezza. A scanso di equivoci il Soccer Team merita non tanto per una manifestata superiorità o per un maggior numero di palle-gol ma per la volontà di vincere messa in campo alla ripresa del gioco dopo un primo tempo assai difficile. Un desiderio fortissimo di portare a casa il successo contro cui il Ravenna non ha potuto opporre nulla.
Formazione titolare. Mateos a destra, Lorenzini a sinistra sono l’unica novità di un Bassano che debutto nel 2011 in formazione tipo. La Grotteria è visibilmente indietro di condizione e un po’ appesantito ma nessuno, tanto meno Jaconi avrebbe il coraggio di escluderlo dall’undici iniziale. Senza il Gaucho si soffre da pazzi e non si vince, l’incontro con il Ravenna avvalora ulteriormente questa ipotesi un po’ scaramantica. Ma se la riapparizione del divino attaccante argentino è prioritaria quasi altrettanto si può affermare a riguardo della retroguardia titolare. Da destra Basso-Pellizzer-Porchia-Ghosheh sono le poderose fondamenta sulle quali vengono costruiti i successi giallorossi. Una difesa da definire senza mezzi termini grandiosa, reparto che ha mantenuto in vita un match che per i primi 45 minuti pende verso il Ravenna. Insomma la firma dei difensori su questi tre punti è chiara, indelebile, incontrovertibile.
Bel Ravenna ma dietro non si passa. Diciamolo subito il primo tempo è di marca ravennate. Eppure l’occasione buona per mettere la partita sui binari più favorevoli al Soccer Team si materializza immediatamente. Corre il 7’ la carambola che vede protagonisti Lorenzini, pallone al volo ciccato, e Guariniello, controllo errato all’altezza del dischetto del rigore, è un a fitta al cuore per i tifosi giallorossi che vedono materializzarsi e svanire un gol nel giro di pochi attimi. Scampato pericolo il Ravenna può mostrare com’è maturata la grande svolta che ha portato la formazione romagnola a ottenere 4 vittorie e 3 pareggi negli ultimi due mesi. Possesso palla, gioco molto sviluppato sui tre giocatori alle spalle dell’ariete (oggi Gerbino Polo nelle veci dell’assente Chianese), velocità d’esecuzione: con questi tre ingredienti mister Rossi ha cambiato faccia alla sua squadra, con i medesimi tre elementi voleva cucinare il Bassano Virtus. Il suo piano, molto ben congeniato, si scontra però, come già detto, con il sontuoso pacchetto arretrato della formazione di Bassano del Grappa.
Rinforzi per cambiare marcia. Il Soccer Team fatica a ripartire con costrutto perché il centrocampo per caratteristiche non appoggia molto la fase offensiva e perché le gambe di La Grotteria sono ancor troppo pesanti per irraggiare la via ai compagni. Il che consente anche uno spunto in chiave mercato: per come è impostata la squadra se manca il Gaucho, o è fuori forma, son dolori. La soluzione interna interessa Dario Venitucci che ha si nelle sue corde qualità tecniche, giocate fuori dal comune e notevoli capacità balistiche ma attualmente, vista anche la giovane età, difetta in personalità. Per questo sosteniamo che non servono stravolgimenti ma sarebbe il caso di pensare ad un acquisto pesante sulla trequarti che sia in grado di trascinare i compagni fuori dal guado nei momenti di difficoltà, un totem a cui affidarsi sia in coabitazione sia in assenza di La Grotteria.
Il pane quotidiano di Jaconi. Tentare di colmare come suddetto questo gap tecnico sarebbe eccellente ma intanto ai piedi del Grappa c’è da godere, e non è la prima volta, per la straordinaria tempra di questa squadra. Il marchio di fabbrica di Jaconi, che negli spogliatoi ha pure alzato i toni, compare non appena l’arbitro ha ridato il via alle ostilità. La partenza dei giallorossi è a spron battuto, una di quegli avvii che molto spesso colgono impreparati gli avversari. Il Ravenna patisce questo atteggiamento dardeggiante e voluttuoso, la morsa bassanese è avvolgente, la pressione costante, la determinazione a livelli di guardia. La ricerca di quel gol che manca ormai da troppe partite (l’ultima marcatura risale alla trasferta di Reggio, l’ultima rete in casa addirittura dal successo sulla Salernitana) sembra concludersi al 16’ quando La Grotteria, che sarà pure appesantito ma quando si accende rischia di far venir giù lo stadio, disorienta Tagliani al limite dell’area prima di concludere a giro con Rossi che devia in angolo solo con la punta delle dita. Jaconi annusa il momento positivo e inserisce forze fresche puntando su Niada per Caciagli. Tatticamente non cambia nulla ma la scelta è condivisibile, visto quanto di buono ha fatto vedere il mediano torinese in termini di corsa ma anche geometria e palloni illuminati in verticale nelle precedenti apparizioni, e si rivelerà esatta. Mister Rossi, osservando il grande sforzo profuso dai padroni di casa e gli spazi che vanno inevitabilmente creandosi per i suoi attaccanti cerca break inserendo il trequartista Guitto per il terzino Grea. Ma la pressione giallorossa è più forte di qualsiasi calcolo e al 29’ è il depositario della ferocia gladiatoria del Soccer Team a dare una sberla mostruosa al confronto: Venitucci mette in mezzo un pallone liftato, Mateos si attorciglia su se stesso per colpire la sfera e indirizzarla su quel palo che appare così distante e irraggiungibile. Gol e che gol! Soccer Team in vantaggio “Mercante” in visibilio, Marcelo folle di felicità. Da lì a 5 minuti sarà il turno di La Grotteria. Il Ravenna è al tappeto, non si alzerà più. E i calici che si alzano a brindare il battesimo calcistico del 2011 non possono che contenere pregiatissimo distillato doc. Bassanese chiaramente.
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