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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Decide il Gaucho
Gol folgorante di La Grotteria e due pali a referti. I giallorossi sbancano Como con una prova di estremo carattere.
Pubblicato il 14-11-2010
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COMO - BASSANO 0-1
Como (4-3-1-2): Castelli 6; Licata 5 (21’ st Fautario 6), Bossa 6,5, Conti 6, Franco 5,5; Da Dalt 6 (30’ st Bardelloni sv), Gomes 6,5, Riva 6,5; Maah 7; Cozzolino 5,5, Rossini 5,5 (21’ st Scardina 5,5) .
Grande festa al gol del Gaucho. Per il Bassano valgono i primi tre, importantissimi, punti in trasferta
A disp.: Tornaghi, Ambrogetti, Morandi, Villar, Garavaglia. All.: Garavaglia 5,5.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 7; Basso 6,5, Pellizzer 7, Porchia 6,5 (44’ st Martina sv), Ghosheh 6; Lorenzini 6,5 Caciagli 7, Mateos 7; Venitucci 6,5 (21’ st Beccia 6,5); La Grotteria 7, Guariniello 7 (29’ st Crocetti 6,5).
A disp.: Grosso, Beccia, Criaco, Madiotto, Niada. All.: Jaconi 7.
ARBITRO: Ripa
RETI: st 17’ La Grotteria
NOTE: spettatori 1100.
Ammoniti: Caciagli, Mateos, Pellizzer, Ghosheh
Espulsi: -.
Angoli: 3-6
Recupero: pt 1’; st. 5’.
Eccola! Eccola la vittoria più importante, il primo successo contro una buona formazione che lotterà fino a maggio inoltrato per la salvezza. Tre punti che sono la diretta conseguenza del netto salto di qualità fin qui sempre invocato ma mai concretizzato: vedere un Soccer Team tanto orgoglioso e gagliardo in casa come in trasferta. Al “Sinigaglia” di Como ha finalmente prevalso l’aspetto caratteriale di questa squadra che, lontano dalle zolle rassicuranti del “Mercante”, ha messo in campo una furiosa volontà di successo. C’è un dato che fa capire molto. Sono ben quattro gli ammoniti tra le fila giallorosse a zero. Caciagli, Mateos, Pellizzer e Ghosheh si sono immolati a perenne testimonianza che, fin dai primi minuti, il Bassano ha incanalato il match su ben definiti binari. Una guerra calcistica dalla quale è impossibile esimersi se si intendono portare a casa punti essenziali in chiave salvezza. Con questo successo la formazione di Bassano del Grappa compie un gran balzo lasciandosi alle spalle ben sette squadra (anche se Verona, Spezia e Monza devono recuperare una partita). Il gol decisivo, 17’ della ripresa, porta la prestigiosa firma di Christian La Grotteria che ha confermato quanto la sua presenza sia fondamentale per questa squadra. Lo spunto decisivo è di Guariniello che salta di netto Licata prima di servire Venitucci. Il trequartista, recupero dell’ultimo minuto dopo esser stato in dubbio per tutta la settimana, ha visto e appoggiato su La Grotteria che ha controllato e in girata ha punito l’estremo portiere comasco. Ma le buone indicazioni non sono terminate lì: se è vero che da una parte i giallorossi si son asserragliati come gli spartani di Leonida alle Termopili contro il potente esercito persiano, disposti a tutto pur di difendere il prezioso gol di vantaggio, dall’altro hanno dimostrato una maturità da applausi non rinunciando a pestare duro in avanti non appena si intravede un possibile sbocco. E così il furoreggiante Crocetti, subentrato a Guariniello, ha fatto morire di strizza la retroguardia lariana e Mateos ha mandato il cuore in gola all’intero “Sinigaglia” con un palo memorabile dopo una straripante azione personale. Ebbene con delle bocche da fuoco del genere pronte a scattare dai nastri il Como non ha saputo, o meglio, potuto imbastire una carica a pieno organico. Solo un’invenzione di Maah ha rischiato di scalfire la corazza predisposta davanti a Grillo. E lo stesso portiere ha ricacciato indietro ogni tentativo azzurro con delle uscite pazzesche ben oltre il dischetto del rigore. Si chiude dopo 5 minuti di recupero la sfida, bye bye Como, i tre punti salgono sul pullman direzione Bassano del Grappa.
Le scelte. Jaconi rischia. O meglio, Jaconi responsabilizza. Il soggetto è lui: Dario Venitucci l’uomo acquistato in estate non per fare la comparsa ma il primo attore. E il creativo scuola Juve risponde presente pur se la condizione non è ottimale e il terreno di gioco è assolutamente sfavorevole ad un calciatore che non fa della potenza fisica la sua dote migliore. La seconda mossa del mister è quella di piazzare Guariniello sulla sinistra, lontano dai mastini Bossa e Conti, e libero di puntare in velocità l’anello debole della retroguardia comasca, il terzino Licata. Anche tale mossa sortirà degli ottimi risultati tanto che Saverio disputerà la propria miglior prova stagionale.
Carica Bassano, manca solo il gol. Pronti via. Se il terreno di gara è infame il Soccer Team è ancora più infame di lui: aggressivo, corto, rabbioso. È il risultato che mesi di prediche di Jaconi stanno facendo breccia nella mente dei ragazzi ai suoi ordini. Il resto lo fa l’amarezza e la rabbia accumulata per l’esito della gara con il Gubbio, giocata quasi alla pari ma persa per un episodio. La partenza è sparata tanto che La Grotteria, su traversone di Lorenzini, colpisce l’incrocio dei pali quando non sono passati ancor a due minuti dal fischio dell’arbitro. Poi è il turno dello stesso Lorenzini, di Porchia (punizione velenosa), di Venitucci e Pellizzer (questi ultimi due sugli sviluppi di un corner): sono almeno quattro le ghiotte occasioni per il Bassano di portarsi in vantaggio. Il soccer Team è vivo su ogni pallone, pimpante, intraprendente mentre il Como, almeno inizialmente è fin troppo sonnacchioso e abulico e si affidano, quasi esclusivamente, alle invenzioni palla al piede in velocità di Maah, schierato tra le due linee. Il pensiero principale degli azzurri è quello di cercare, e con un certo affanno, di chiudere tutti gli spazi per terminare la prima frazione sul risultato di parità. Ma nonostante la partita sia assolutamente marchiata di giallorosso è il Como ad andare in rete sul finire del primo tempo con Rossini ma l’arbitro annulla per fuorigioco molto dubbio. L’intervento del guardalinee fa salire paurosamente la temperatura in campo, nonostante la nebbia, la pioggia e un clima da autunno-inverno.
La folgorazione argentina. Non aspetta nemmeno un minuto il Como alla ripresa delle ostilità per alzare il ritmo e provare a fare qualcosa in più rispetto ad un primo tempo perlopiù dominato dai ragazzi in maglia giallorossa. La leggera prevalenza azzurra è più che plausibile visto che per disputare un primo tempo decisamente intenso il Bassano ha speso una quantità enorme di preziose energie. Ma, proprio come capita spesso nel calcio, nel miglior momento dei padroni di casa, quando anche le tenebre hanno deciso di calare tanto da richiedere l’accensione dei riflettori, ad illuminare la scena è La Grotteria. Il fenomeno del Soccer Team, già autore di una prestazione davvero corposa condita da giocate importanti, impallina Castelli. La reazione degli uomini della coppia Garavaglia-Brevi non si fa attendere ma Rossini sbaglia sciaguratamente un gol già fatto. Jaconi scampato il pericolo interviene subito per togliere lo stanco Venitucci per inserire le forze fresche e l’utilità tattica di Alessandro Beccia. Tocca a Maah poi sprecare la seconda palla gol che vale il pareggio (palo a Grillo battuto) ma poi non c’è più trippa per gatti. Il Soccer Team alza una muraglia e punge in difesa dimostrando una grande maturità. Entra Crocetti per Guariniello e va due volte vicino al gol, Mateos colpisce un palo ma il risultato non si schioda. Gli ultimi cinque minuti sono carichi di tensione, Porchia rimedia un pugno, senza che l’arbitro se ne avveda, e deve farsi applicare diversi punti di sutura all’arco sopraccigliare, ma Grillo svetta più alto di tutti e blinda il risultato. Risultato che rappresenta il primo storico successo esterno del Bassano Calcio in Prima Divisione.
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