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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano, va bene così
Giallorossi in emergenza strappano un punto a Pavia. Rammarico per alcune occasioni clamorose e per aver agevolato il gol dei padroni di casa.
Pubblicato il 03-10-2010
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PAVIA - BASSANO 1-1
AC Pavia (4-4-2): Facchin 6,5; Daffara 6, Preite 7, Blanchard sv (pt 22’ Caidi 6), Ferrini 7; Beretta 6, Carotti 6, Guadalupi 5 (st 18’ Marconi 6), Tattini 6; Del Sante 6,5 (st 30’ Del Padrone sv), Ferretti 6,5.
Ale Beccia autore del primo gol stagonale (foto Roberto Bosca)
A disp.: Redaelli, Pellegrini, D’Errico A., D’Errico L.. All.: Andrissi 6.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 5,5; Martina 6, Lorenzini 5, Basso 6,5, Veronese 6; Mateos 5,5 (st 4’ Caciagli 5,5), Venitucci 5,5, Beccia 6,5; Baido 6 (st 16’ Guariniello 6); Madiotto 6 (st 27’ Iocolano sv), Crocetti 7.
A disp.: Grosso, Celegato, Niada, Ghosheh. All.: Jaconi 6,5.
ARBITRO: Olivieri di Palermo 5,5.
RETI: pt 4’ Del Sante (P), Pt 19’ Beccia (BV)
NOTE: spettatori 1300.
Ammoniti: Lorenzini, Carotti, Baido, Madiotto, Preite
Espulsi: Preite
Angoli: 4-4
Recupero: pt 1’; st. 3’.
Il Bassano pareggia 1 a 1 al “Fortunati” di Pavia una specie di truce battaglia corpo a corpo e mantiene inalterate le distanze dalla zona playout. Il risultato rispecchia fedelmente lo “spettacolo” offerto dalle due compagini che hanno messo da parte il fioretto per andar giù di clava e bastone per conquistare metri di campo e rubare palla agli avversari. Di fronte ad un Pavia disperato, e con una retroguardia particolarmente rabberciata, il Soccer Team si è adeguato alla situazione opponendosi anche a costo di snaturare le proprie caratteristiche di palleggio. Ciononostante le occasioni più importanti, alcune addirittura clamorose come un palo di Crocetti oppure un rigore in movimento fallito da Madiotto, sono assolutamente di marca giallorossa. La formazione pavese, invece, ha palesato dei limiti fin troppo evidenti. La sensazione di incompletezza ben viva e presente a fine partita è dovuta proprio a questo: probabilmente un Soccer Team al completo avrebbe fatta sua l’intera posta in palio.
Le scelte. L’emergenza in difesa sarà un tema dominante della partita. La duplice assenza di Porchia e Pellizzer costringono Jaconi a schierare Lorenzini centrale e ciò penalizza i giallorossi soprattutto sulle palle alte. Si rivede, dopo la parentesi di Pagani, Giovanni Martina sull’out destro.
Sfida di nervi. Non passano nemmeno quattro minuti dal fischio dell’arbitro che il Bassano è già in svantaggio. L’azione si sviluppa sulla trequarti con gli esterni d’attacco e Ferretti che si allargano attirando in una trappola i difensori giallorossi, nemmeno troppo protetti dai centrocampisti. Della situazione ne trae vantaggio Del Sante che si incunea in area di rigore, Basso lo contrasta al limite del fallo cercando di dare la possibilità a Grillo di rimediare in uscita. In realtà l’estremo difensore se ne sta beatamente tra i pali a farsi giustiziare. Tanto per non smentirsi e non perdere le cattive abitudini, il gol è imputabile ad un errore in fase difensiva. Stavolta però la colpa non va riversata sulle spalle di un singolo ma equamente distribuita tra difensori, centrocampisti e portiere. Gol a parte il Bassano nei primi minuti appare un po’ frastornato di fronte ad un Pavia evidentemente assetato di sangue. Il gol agevola i padroni di casa che, sull’orlo di una crisi di nervi per le tre sconfitte consecutive con le quali si presentavano al match, giocano una grossa fetta di serenità. Ma i ragazzi di Jaconi sono pronti a reagire. Il protagonista assoluto è Alessandro Beccia: al 14’ conclude a fil di palo poi, al 19’, sugli sviluppi del terzo corner consecutivo, anticipa la retroguardia bluceleste di testa sul primo palo, sfruttando anche la momentanea assenza di Blanchard a bordo campo per medicazioni, per pareggiare i conti. Quel che è successo ha del clamoroso visto che si tratta del primo mezzo episodio fortunato che ha contraddistinto la gestione Jaconi finora. Oltre al gol subito il Pavia deve anche incassare la forfait proprio di Blanchard e ha un momento di sbandamento. Subito dopo potrebbe approfittarne Crocetti con un palo clamoroso a portiere battuto. Il Pavia continua a non trovare il bandolo della matassa e il Bassano potrebbe sfruttare meglio la situazione però, d’altro canto, anche la retroguardia giallorossa balla paurosamente ogni qualvolta viene sollecitata.
Continua la bagarre. Mani sui capelli ad inizio ripresa, i giallorossi gettano al vento un occasione da gol che grida letteralmente vendetta: la difesa del Pavia cincischia, Crocetti ci crede, pressa e il contrasto favorisce Madiotto che, ritenendo di essere in offside, calcia con sufficienza a lato con l’intero specchio della porta spalancato di fronte a sé. I padroni di casa continuano nella loro partita tesa in cui ogni contrasto diventa il pretesto per chiedere un provvedimento da parte del direttore di gara ossia con il chiaro atteggiamento di chi è sull’orlo di una crisi di nervi. Mateos, particolarmente beccato dal pubblico e in difficoltà nel ritrovarsi, viene sostituito da Caciagli al 7’. La partita è mal giocata ma emozionante a causa degli errori che commettono entrambi i contendenti: il Bassano, complice un’altezza media della retroguardia abbastanza limitata, va in panico ad ogni traversone, il Pavia è vittima di svarioni difensivi che Madiotto e compagni avrebbero il dovere di sfruttare meglio. Jaconi se ne accorge e al 16’ getta nella mischia Guariniello al posto di Baido. Tuttavia il cambio sortisce pochi effetti, Madiotto non riesce ad innescare i compagni di reparto e, dopo alcuni minuti lascia il posto a Iocolano per un pestone al polpaccio. Al 30’ altra occasione pro Soccer Team con Caciagli che non riesce nel tap-in vincente dopo una conclusione di Crocetti. Al 39’ viene espulso per doppia ammonizione il baluardo Preite, difensore capitano che aveva tenuto in piedi la disastrata retroguardia pavese: è il momento di crederci, Jaconi in panchina si sbraccia come un ossesso eppure non capiterà più niente fino al triplice fischio.
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