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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Il Bassano si arrende al Monza
Buon primo tempo poi il patatrac di un gol regalato e l’agonia di una flebile reazione. Espulso Pellizzer nel finale
Pubblicato il 19-09-2010
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MONZA - BASSANO 2-0
AC Monza Brianza (4-3-1-2): Westerveld 6; Anghileri 6,5 (st 42’ Campinoti sv), Tuia 6, Fiuzzi 6, Bugno 7; Oualembo 6,5, Iacopino 6,5, Campisi 6; Seedorf 5,5 (pt 40’ Meduri sv); Ferrario 7 (st 44’ Chemali sv), Samb 6,5.
Matteo Caciagli, centrocampista: in netto progresso dopo l'infortunio
A disp.: Marcandalli, Cudini, Kyeremateng, Alberti. All.: De Petrillo 6,5.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 6; Lorenzini 5.5, Pellizzer 5, Basso 6,5, Veronese 6,5; Mateos 5,5, Caciagli 6,5 (st 18’ Iocolano 6), Beccia 6; Baido 6,5; Guariniello 6, Crocetti 6 (st 34’ Madiotto sv).
A disp.: Grosso, Lazzarotto, Lovato, Venitucci, Martina. All.: Jaconi 6.
ARBITRO: Giorgetti di Cesena 6,5.
RETI: st 4’ Samb (M), st 19’ Ferrario (M)
NOTE: spettatori 800.
Ammoniti: Caciagli, Meduri, Crocetti, Tuia, Samb, Ferrario
Espulsi: Pellizzer.
Angoli: 4-3
Recupero: pt 3’; st. 6’.
Monza. Il Bassano perde lo scontro salvezza contro la diretta concorrente Monza e si ritrova in fondo alla classifica, insieme al Verona, stante le contemporanee vittorie di quasi tutte le formazioni in lotta per la salvezza. Partita che lascia l’amaro in bocca quella del “Brianteo” visto che tra le due compagini, e nonostante al Bassano mancassero La Grotteria, Venitucci e Porchia, non s’è notata grande differenza. Anzi si può tranquillamente affermare che sono i giallorossi a farsi preferire per lunghi tratti del primo tempo. Invece eccolo, al 4’ della ripresa, lo sgraditissimo compagno di viaggio, quell’antipatico episodio negativo sistematico che è salito con Basso e company sul treno che viaggia sui binari della C1 fin dalla prima giornata: è un doppio errore, inizia Pellizzer finisce Grillo, a spalancare le porte dell’ennesimo svantaggio da rincorrere e recuperare. L’uno a zero appesantisce le gambe, annebbia le idee e tramortisce qualsiasi velleità di rimonta. Anche perché, a differenza della furibonde reazioni messe in campo nelle precedenti uscite, stavolta il Soccer Team si trova svuotato della rabbia profusa fin a questo punto del campionato e la pronta risposta se ne rimane soffocata come un grido di dolore che resta strozzato in gola. Un peccato mortale ma assolutamente umano questo sgonfiarsi al quinto gol regalato di questo incredibile avvio di stagione.
Le scelte. Tutto obbligato, tutto come preannunciato. Nostromo Jaconi recupera si Dario Venitucci ma solo per la panchina. La formazione giallorosa risulta così rabberciata e costretta di fare necessità virtù. Caciagli siede in cabina di regia, Saverio Guariniello affianca Crocetti nel reparto offensivo.
Gara alla pari. Inizio veemente da parte di entrambe le formazioni marchiate Adidas che si affrontano con intensità, determinazione ma soprattutto tanta velocità. Nei primi dieci minuti sono ben tre le situazioni di una certa pericolosità sia per i giallorossi che per i biancorossi, la più invitante però capita sul destro di Raffaele Baido al 4’. Tutto parte da Beccia sulla sinistra che comanda il dai e vai con il trequartista che invece preferisce accentrarsi, puntare l’area e concludere. Il suo calcio a giro sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore lombardo. Ed è proprio la posizione e le qualità di Baido a risultare potenzialmente determinanti: il trequartista bassanese deve dare imprevedibilità e fantasia oltre che innescare il gioco in profondità e finalizzato alla ricerca del gol del duo Crocetti-Guariniello. Insomma Baido con il suo gioco può rappresentare il vero ago della bilancia e nel primo tempo sembra riuscirci. Innanzitutto per la decisione di mister De Petrillo di arretrare Iacopino, gran costruttore di gioco ma non certamente un furibondo interditore, dalla posizione di fantasista a quella del vertice basso del rombo monzese. Secondo per il suo impatto particolarmente felice con la partita. Il Monza insegue il gol cercando di fare la partita con belle azioni manovrate e sfruttando la spinta sulla sinistra del terzino Bugno. E proprio per arginare le avanzate del fluidificante di sinistra, sul quale Mateos fatica non poco, Jaconi sposta Beccia a destra e l’ex Alessandria a sinistra. Il Bassano dal canto suo è molto accorto, reattivo ma talvolta poco convinto quando si para davanti l’occasione di ripartire in velocità perché le mezzali faticano ad appoggiare il ribaltamento di fronte. L’ultima azione del primo tempo vede Guariniello, 37’, calciare in diagonale senza impensierire particolarmente Westerveld. Il duplice fischio sancisce la fine della prima frazione ma in realtà per il Bassano la partita finisce qui perché la squadra che rientra dagli spogliatoi subirà immediatamente un colpo tremendo che la renderà troppo timida, floscia e deconcentrata.
Pochezza. Il minuto fatidico è il 4’ e capita l’irreparabile: Pellizzer è in netto vantaggio su Ferrario e, invece di sparacchiare la palla in tribuna, preferisce il retropassaggio verso Grillo. Il portiere è attaccato dalla punta e, a sua volta, preferisce calciare dritto per dritto invece di rifugiarsi in fallo laterale. La pallonata colpisce in pieno l’attaccante monzese e il rimpallo favorisce la conclusione a porta vuota del compagno di reparto Samb. La rete subita manda nel panico i giallorossi che immediatamente si buttano scriteriatamente in avanti rischiando di subire il secondo gol ma successivamente, un po’ alla volta, lasciano campo, corsa e iniziative agli avversari molto più sciolti nel cercare e trovare soluzioni di gioco. Sono necessari ben quindici minuti prima che il Bassano riesca a farsi vedere con qualche seria velleità dalle parti di Westerveld , con l’esito di conquistare un calcio d’angolo dopo un’azione insistita, ma è un fuoco di paglia. Al 19’, infatti, il Monza punisce nuovamente i ragazzi di Jaconi che evidentemente non sono estremamente concentrati visto che la marcatura di Ferrario arriva da un fallo laterale: l’attaccante riceve palla, uccella di forza Mateos dentro l’area e spara di sinistro sotto al sette. Jaconi cerca di cambiare l’inerzia di una partita spenta inserendo Madiotto al posto di Crocetti nel tentativo di dare anche una maggior logica negli schemi di attacco. Madiotto è libero di giostrare su tutto il fronte offensivo andando a trovare lo spazio e il tempo per concludere, duettare con Baido o innescare Guariniello. Tale logica infatti non si è mai potuta apprezzare in precedenza tant’è che nell’arco del match praticamente sono nulle le conclusioni venute dalla cooperazione tra gli attaccanti (se è per questo nemmeno cross pericolosi e tagliati, per mettere in condizione le prime punte di battere rete secondo caratteristiche). Ma ormai è tardi e la giornata triste si ingrigisce ancora di più al 45’ quando una veloce ripartenza dei padroni di casa viene interrotta da Pellizzer che si disinteressa del pallone e falcia Chemali beccandosi il rosso diretto.
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