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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano in emergenza cade al 90’
Partita noiosa ma di carattere. Gol giallorosso di Crocetti
Pubblicato il 05-09-2010
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PAGANESE - BASSANO 2 - 1
Paganese Calcio (4-4-2): Gabrieli 6,5; Sciannamé 6, Martinelli 6,5, Cuomo 6, Ingrosso 5,5 (st 31’ Panini sv); Macrì 5,5 (st 24’ Magliocco 5,5), Vicedomini 5,5, Casisa 6, Triarico 5,5 (st 36’ Lepri 6); Tedesco 6,5, Tortori 6,5.
La mischia da cui è scaturito il gol di Tortori che ha deciso il match
A disp.: Virgili, Allegretta, Greco, Siciliano. All.: Palumbo 6.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 5,5; Martina 5,5, Lorenzini 6, Basso 6, Veronese 6; Venitucci 6,5, Beccia 6, Iocolano 5,5 (40’ st Madiotto sv); Baido 5,5 (st 41’ Ghosheh sv); La Grotteria 6, Crocetti 6.
A disp.: Grosso, Lazzarotto, Lovato, Mateos, Vigo. All.: Jaconi 5,5.
ARBITRO: Di Bello.
RETI: pt 4’ Tedesco (P), pt 11’ Crocetti (BV), st 45’ Tortori (P)
NOTE: spettatori 1800.
Ammoniti: Sciannamé, Iocolano, Venitucci, Grillo, Cuomo, Tortori, Beccia, Magliocco
Espulsi: -.
Recupero: pt 1’; st. 4’.
Costa carissima la trasferta salernitana al Bassano Virtus. Svantaggio immediato, gol partita di Tortori giusto quando il direttore di gara stava per indicare l’entità del recupero finale. Non è certo fortunata la formazione giallorossa che già in partenza doveva cercare di sopperire con Lorenzini e Martina alle assenze importanti dei difensori centrali Porchia e Pellizzer. Ma se ciò non bastasse, tanto più che il match da affrontare è nel torrido catino del “Torre” di Pagani e non in un qualsivoglia campetto di provincia, Jaconi deve rinunciare a Mateos in mezzo al campo dopo che il reparto nevralgico è già stato messo in ginocchio dalle non perfette condizioni atletiche di Venitucci e dalle prolungate assenze di Caciagli e Niada. Insomma per sfornare un bel dolce indigeribile e avvelenato gli ingredienti ci sono tutti. In realtà tutti tutti no, all’appello ne mancherebbe uno. Poteva, infatti, il fortunello Soccer Team di questa fase iniziale della stagione farsi mancare quest’ultimo, sgradevole e molesto, ingrediente? La risposta è ovvia: no. Ecco allora che al minuto 4’ si materializza l’ectoplasma personale della squadra allenata da Jaconi, quella specifica tipologia di imprecisione che negli ambienti di tutti i livelli del bassanese viene indicata con il termine poco elegante, ma assolutamente esemplificativo, di “capea” (svirgolata di Iocolano e mancata trattenuta di Grillo). Eppure i ragazzi in maglia giallorossa hanno dimostrato una volta di più di star assimilando la mentalità ricercata dal loro tecnico, di avere un cuore grande e una ferrea volontà di guerreggiare qualsiasi sia l’avversario che si para di fronte.
Le scelte. Sono due le novità nell’undici titolare rispetto a quanto pronosticato alla vigilia. Niente da fare per Mateos costretto ad alzare bandiera bianca per un risentimento al polpaccio e Ghosheh, che deve innestare ben altra marcia se vuole avere qualche chance di essere preso sul serio dal sergente di ferro Jaconi. Di conseguenza a far coppia con Basso ci va Lorenzini mentre, dopo la mancata cessione, rientra in squadra Giovanni Martina. L’ultimo tassello del 4-3-1-2 predisposto dal tecnico è la mezz’ala che deve prendere il posto di Mateos: il prescelto è Iocolano che si trova ad interpretare un ruolo “nuovo” dopo i precedenti 20 minuti di Ravenna.
Agonismo ed esperienza. E’ un avvio fulmineo, fulminante e pimpante quello della Paganese. Non sono nemmeno passati 4 minuti dal fischio d’inizio quando una palla svirgolata da Iocolano non viene trattenuta da Grillo, sulla sfera si è avventato Tedesco che riesce a calciare e indirizzare sul palo, raccogliere la ribattuta e mettere nel sacco. È incredibile eppur siamo a quattro. È questo il numero dei gol gentilmente concessi, in un’eccessiva forma di carineria a cui sarà opportuno mettere immediato freno, distribuiti tra Spal, Ravenna e Paganese. Una specie di regalo prestabilito e sincronizzato tanto per non fare preferenze tra nessuno degli avversari incontrati finora. Per un attimo il sangue nelle vene di Jaconi dev’essere raggelato: quattro grossolani errori difensivi che anche per un tecnico navigato come quello giallorosso sono difficili da accettare e digerire. Ed eccoci allora a raccontare dell’ennesimo avvio in salita con un risultato da acciuffare e recuperare. Ma se da una parte questo avvio di stagione è caratterizzato da un costante avvio ad handicap dall’altro sono assolutamente confortanti i segnali che giungono sul piano caratteriale cioè quell’aspetto tanto caro al tecnico giallorosso, quello, e sono parole sue, “che farà la differenza in chiave salvezza”. Esattamente come sette giorni fa a Ravenna la reazione è pronta, brutale rabbiosa: se in terra romagnola furono sufficienti cinque minuti per arrivare al pareggio, qui ne bastano solo un paio in più. Il gol dell’uno a uno è firmato da Crocetti, anche se qualcuno reclama un fuorigioco, uno che in tre partita ha già inscritto il suo nome nel tabellino marcatori per tre volte che potevano essere quattro se a Ravenna un pizzico di buona sorte/cattiveria in più fosse stata dalla sua: il movimento a scattare giusto in linea con i difensori azzurrostellati è suo, il filtrante che gli consente di presentarsi davanti a Gabrieli e insaccare è del Gaucho La Grotteria. Il gol infonde ulteriore coraggio ai giallorossi che e si rendono di nuovo pericolosi con La Grotteria che dai 30 metri tenta la battuta a rete con la sfera che si spegne di poco a lato alla sinistra di Gabrieli. Le due formazioni si fronteggiano in una classica gara dove l’episodio, l’esperienza, la furbizia risultano molto spesso decisivi. Al 43' è Tortori a centrare la traversa con un colpo di testa su cross di Triarico. La ripresa è caratterizzata da ritmi più blandi rispetto alla prima frazione, vuoi per il caldo, vuoi per la paura di scoprirsi: il risultato è un incontro bruttino, spezzettato, noioso. Nessuna delle due formazioni è mai realmente pericolosa anche se le azioni più “insidiose”, se così si possono definire, sono di marca azzurrostellata: al 6’ una punizione di Triarico dalla corsia di destra per Cuomo che, al centro dell’area, impatta di testa con la sfera che, colpita male, termina sopra la trasversale. Poi al 33’un corner dell’onnipresente Triarico per Tedesco che colpisce di testa senza però inquadrare la porta. Che la gara nella ripresa si stesse incanalando verso il pari lo sottolineano un paio di fatti inconfutabili: 1) Grillo non ha praticamente mai dovuto compiere un intervento, se non su palla inattiva, 2) Jaconi effettua il primo cambio solo al 41’ (doppio ingresso di Ghosheh e Madiotto per Iocolano e Baido). Invece quando ormai i giallorossi pregustavano il punto ecco il mischione furibondo che cambia la giornata: il calcio d’angolo di Lepri provoca un batti e ribatti, il più lesto è Tortori che in semigirata insacca facendo esplodere il “Torri” e facendo precipitare nello sconforto i pur volenterosi ragazzi in giallorosso.
Ha collaborato l’inviato Gianluca Russo.
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