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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
1/Prima Divisione girone A: i Top Team
Ambizioni, obiettivi, rinforzi delle 18 squadre che parteciperanno ad un torneo che si preannuncia difficile, combattuto e appassionante.
Pubblicato il 16-08-2010
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Ormai è tutto pronto. La formazione di Bassano del Grappa sta per varcare la soglia della Prima Divisione. Cosa significa? Vuol dire che il club giallorosso sta per imbarcarsi in un torneo che nei suoi ranghi contempla compagini dalla storia e dal blasone di primo. Stiamo parlando di piazze prestigiose, club che fanno palpitare di passione città intere, stadi imponenti e match giocati davanti a migliaia di persone. Ogni singolo incontro sarà avvolto da un clima speciale che niente ha a che fare con numerosi stadi di periferia incontrati negli anni di C2. Basti pensare alle sfide che attendono il Soccer Team al “Bentegodi” di Verona, allo “Zini” di Cremona, all’“Arechi” di Salerno, al “Sinigaglia” di Como, al “Giglio” di Reggio Emilia. Lo stesso “Mercante” cambierà volto sia con una tribuna ospiti mai più vuota e desolata, sia con una maggior risposta del pubblico di casa. Ma cerchiamo di capire ambizioni, obiettivi e rinforzi degli avversari che il Soccer Team incontrerà sulla sua strada. Quali di questi club puntano a vincere il campionato? Quali partono con l’intenzione di inserirsi nella lotta playoff? E chi, di contro, vuole raggiungere una tranquilla salvezza? Premettiamo che da qui alla chiusura del calciomercato (31 agosto) può succedere ancora di tutto, diverse formazioni potranno facilmente essere rivoluzionate perché i rispettivi dirigenti sono in attesa delle golose opportunità di fine mercato, visti i tempi di vacche magre, per irrobustire e rendere maggiormente competitive le proprie rose. Inoltre è storicamente comprovato che i campionati di Lega Pro regalano sempre sorprese: magari si dà per spacciato il Portogruaro di turno salvo poi ritrovarlo in serie B l’anno successivo. Tentiamo comunque di fare un po’ di chiarezza all’indomani della stesura dei calendari.
Iniziamo questa presentazione con i Top Team, quelle formazioni che hanno messo prepotentemente nel mirino la serie B per organico, tradizione o campagna acquisti. Sulla carta le pretendenti, in rigoroso ordine alfabetico, sono: Cremonese, Spezia, Sorrento e Verona. Da segnalare che di queste quattro solo la formazione campana ha aderito alla “quota giovani” (8 tesserati in Prima Divisione) indicati dalla Lega per l’accesso ai contributi federali. Ciò significa che Cremonese, Spezia e Verona non sono disposte a rischiare puntando sui giovani per compiere il grande balzo, anche a costo di rinunciare ad un bel po’ di quattrini.
Tifosi bassanesi al "Giglio" di Reggio Emilia
Cremonese. E’ curioso notare come il destino della formazione grigiorossa, negli ultimi due anni, sia stato molto simile a quello del Bassano Calcio. Nell’anno in cui i giallorossi piangevano la perdita del campionato e dei playoff ai danni di Reggiana e Portogruaro medesima sorte capitava in Lombardia: prima il Sassuolo vinse il campionato poi la stessa Cremonese premette il tasto dell’autodistruzione perdendo in casa contro il Cittadella per 3 a 1 dopo aver strappato una vittoria di misura al ”Tombolato”. Citta in B, Cremonese ancora in C1. L’anno successivo mentre in riva al Brenta un’imperiosa cavalcata nel girone di ritorno permise di agguantare i playoff per il rotto della cuffia, sulle sponde del Po si pagò lo scotto della stagione precedente rimanendo fuori addirittura dalle prime cinque. Nella stagione appena conclusa le parti si invertono: Bassano fuori dai playoff, Cremonese sconfitta nuovamente in finale a vantaggio del Varese. Ciononostante il presidente Arvedi non demorde, sapendo che il calcio è anche questo, e anche nella prossima stagione tenterà la scalata alla serie B. Per raggiungere il suo obiettivo sta allestendo una formazione importante per la categoria, un “gruppo energico, caratteriale e cattivo nel senso sportivo del termine” affidandolo a mister Baroni (ex Primavera del Siena) che intende schierare un 4-2-3-1. A rinforzare un blocco già collaudato il colpo a sensazione è il centrocampista argentino Matias Miramontes che nelle ultime due stagioni ha militato nell'Ancona (serie B) siglando 11 reti inoltre è segnalato ad un passo anche il bomberissimo (ex Ancona) Colacone. Da sottolineare anche l’arrivo del difensore (valligiano di Grigno) Stefani, 26 anni, dalla Reggiana.
Spezia. Promossa in Prima Divisione dopo aver eliminato Pavia e Legnano nel corso dei playoff (nel 2008 era in D in seguito a fallimento, riportata in Seconda Divisione tramite ripescaggio). Il presidente Gabriele Volpi vuole vincere, e ha confermato il fortissimo gruppo agli ordini di mister D’Adderio che ha vinto i playoff la scorsa stagione aggiungendo il difensore Alberto Comazzi (31 anni), atleta proveniente dal Verona (23 presenze nell'ultima stagione), il ritorno, sempre dal Verona, dell’attaccante Corrado Colombo, la punta esterna Casoli (ex Gubbio) ma soprattutto il 23 enne centrocampista argentino Musto già disimpegnato nella serie A del suo paese. Insomma lo Spezia affronterà la nuova categoria con un gruppo valido, solido, affidabile e puntellato in modo sagace con elementi di primo piano.
Sorrento. La formazione campana è un altro di quei squadroni costruiti per salire subito in B. La tifoseria è in fermento, la dirigenza getta acqua sul fuoco ma sta di fatto che è stata mantenuta la solida ossatura che nella passata stagione ha ottenuto il nono posto in Prima Divisione. Ossatura di squadra importante che comprende giocatori di livello come Lo Monaco, De Giosa, Vanin. Il cambiamento più significativo riguarda il modulo adottato da un tecnico di primo piano per la categoria come Gianni Simonelli (tecnico del Benevento sconfitto in finale di Coppa Italia di serie C dal Bassano): il nuovo Sorrento è stato costruito per il 4-4-2 a scapito del 3-4-3 della scorsa stagione. Il vero salto di qualità, almeno sulla carta, dovrebbe farlo questa campagna acquisti di altissimo profilo: i difensori Terra, 30 anni, e Giosa, 31, e il centrocampista Togni, 28, tutti e tre arrivati dall’Arezzo (serie B), gli attaccanti Paulinho gioiellino classe ‘86 proveniente dal Livorno, 6 gol in 20 partite con la Nazionale Brasiliana U-20, Erpen dal Sassuolo e Manco dal Marcianise,28. In pratica un attacco nuovo di zecca e potenzialmente devastante. Per finire il Sorrento può poggiare sul fattore campo. Non stiamo parlando della pur infuocata tifoseria rossonera bensì del terreno in erba sintetica unito alle dimensioni del rettangolo di gioco particolarmente stretto che storicamente mette in difficoltà l’avversario di turno.
Hellas Verona. Dopo la retrocessione rimediata allo spareggio di serie B contro La Spezia nella stagione 2006-07 l’Hellas Verona è rimasta invischiata nella vecchia serie C. La permanenza in Lega Pro pesa tantissimo alla società, una società sana e seria ma che si scontra contro la maledizione della “vittoria a tutti i costi”. Il primo anno il Verona si è ritrovato addirittura a un passo dalla serie C2, il secondo anno settimo in classifica. La stagione appena terminata doveva essere quella della tanto attesa risalita in serie B invece le batoste sono state tre: prima il Portogruaro di Cunico ha vinto il confronto diretto al “Bentegodi” costringendo i gialloblù ai playoff, poi il Pescara ha prevalso nella finale degli stessi spareggi, infine il mancato ripescaggio in cadetteria a favore della Triestina (forse a qualcuno a Bassano verrà in mente qualcosa).Per il quarto anno di fila quindi la società scaligera deve ripartire seguendo il progetto stilato lo scorso anno che prevedeva il raggiungimento della serie cadetta nel giro di un paio di stagioni. Ne consegue che quella che sta per aprirsi sarà per l’Hellas una stagione decisiva ma con alcune novità: in primis il direttore sportivo è Gibellini, il nuovo tecnico è il principe Giannini. I due di comune accordo hanno deciso che il blocco (un gruppo fortissimo) della stagione precedente non andasse smembrato ma snellito dai giocatori non più funzionali al progetto (come l’attaccante Colombo e il difensore Comazzi finiti allo Spezia e gli attaccanti Rantier e Ciotola) e rinvigorito con un gruppo di fedelissimi del tecnico Giannini provenienti dal Gallipoli (serie B) come il difensore Abbate, 27 anni, (12 presenze in Nazionale Italiana U-20) e i centrocampisti Scaglia, 33, e Mancini, 29, e il difensore ex Frosinone Maietta, 28 anni. La squadra che verrà ulteriormente rinforzata (si parla del centravanti austriaco Pichlmann del Grosseto, vero lusso per la Prima Divisione) ha comunque preso una certa identità con Giannini che punta forte sul suo 3-5-2. Da ricordare che nelle file gialloblù milita quello che fu il numero 10 bassanese per eccellenza: Emanuele Berrettoni.
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