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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Che affascinante la C1,sarà uno spettacolo"
Stefano Rosso a tutto campo. Il presidente si gusta un momento storico per squadra e città. Verona il match più atteso, il ritorno di Berrettoni il sogno.
Pubblicato il 06-08-2010
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La sollevazione popolare di felicità e ringraziamento sono arrivate da più parti. La famiglia Rosso ha compiuto uno sforzo economico importante e difficilmente preventivabile solo un paio di mesi fa facendo alla città di Bassano del Grappa, elevando la sua espressione calcistica a competere nella terza serie nazionale, fronte a fronte con formazioni del blasone di Verona e Salernitana, un fantastico regalo. “Siamo davvero molto felici – commenta il presidente Stefano Rosso – questo è un passaggio storico sia per la nostra società che per la città intera e non possiamo che esserne orgogliosi. Con questa promozione, poi, sentiamo che finalmente gli sforzi della società sono stati ripagati. Questa categoria ce la siamo strameritati sia dentro che fuori dal campo, è stata premiata anche la nostra serietà in un mondo dove spesso viene premiato chi è più furbo”.
Promozione meritata.Il mugugno sotterraneo di qualche moderno illuminato del pallone, che non avrebbe gradito il salto di categoria a tavolino (ma fra meno di un mese le cose potrebbero essere ben diverse) utilizzando termini come “regalo”, non ha senso d’essere. Solo chi ha seguito solo marginalmente le avventure dei giallorossi, e della C2 in generale, può asserire che si tratti di un omaggio piovuto dal cielo. Nessuno più del Soccer Team meritava questo riconoscimento. Innanzitutto per un discorso di merito sportivo: nessuno negli ultimi quattro anni ha totalizzato più punti in C2, poche squadre nel medesimo periodo hanno potuto vantare formazioni così forti, attrezzate, spettacolari, competitive e temute dagli avversari. In secondo luogo per la correttezza di una società che, non potendo nemmeno contare sul supporto di un pubblico paragonabile a quello di piazze di maggior tradizione, ha sempre onorato fino in fondo le proprie mensilità al contrario di compagini che acquistavano fior di giocatori pur avendo in cassa i soldi per far fronte solo ai primi due o tre mesi. Eppure in passato sono stati altri i club ad essere premiati con i giallorossi sempre tagliati fuori da logiche di potere politico. Inoltre c’è un altro aspetto: un salto di categoria di questo tipo permette di dividere in parti uguali, proprietà a parte, tra dirigenti, allenatori e tanti giocatori che per questa società hanno fatto moltissimo. Tante squadre, tante storie che, tutte quante e tutte insieme, devono sentire loro questo traguardo in una specie di memoria condivisa: “Ripercorrendo le nostre stagioni appare evidente come questo non possa essere considerato un dono mistico. Quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo sudati anno dopo anno, e più di tante altre squadre. Lasciando stare le altre ripescate penso al Portogruaro: retrocesso nel 2006/07, ripescato e l’anno successivo ci supera in finale playoff dopo che in campionato, prima del nostro crollo mentale a quattro gare dal termine, c’erano ben 15 punti di distacco. E ora loro sono addirittura in serie B. Beh penso che questo salto di categoria ce lo siamo sofferti molto più di loro. Colgo, inoltre, l’occasione per ringraziare tutti gli allenatori e i giocatori che hanno lavorato qui riuscendo sempre ad essere protagonisti e fallendo la promozione solo per poco. Ringrazio anche il Comune per la disponibilità nel gestire gli adeguamenti che verranno apportati al “Mercante” e per la vicinanza espressaci in questo periodo. Infine ringrazio anche la Lega che ci è venuta incontro su alcune deroghe necessarie sempre per farci giocare nel nostro stadio. Infine questo esito mi rinfranca delle critiche per il periodo non brillante che abbiamo attraversato nella stagione appena conclusa che, sia come sia, siamo riusciti a far svoltare da negativa a positiva. Insomma il mio vuole essere un ringraziamento complessivo a tutti quanti hanno remato dalla stessa parte per far si di essere qui oggi a parlare di C1”.
Stefano Rosso al secondo anno alla guida del Soccer Team
Il Bassano che verrà.Un punto di grande soddisfazione per il Presidente è la nuova fisionomia che sta acquistando la Società del Bassano Virtus: “La politica che stiamo portando avanti con Braghin, di lavorare con umiltà, facendo parlare i fatti e lasciando stare i proclami sta portando dei buoni frutti. Noi vogliamo essere valutati e presi in considerazione per quello che facciamo e non per quello che promettiamo. E questa sarà la linea che vogliamo portare avanti in futuro.” “La C1 viene vista come un punto di partenza non d’arrivo, lo sguardo è già proiettato sul futuro: “Oggi ripartiamo da dalle ottime basi. Nell’economia del prossimo campionato sottolineo l’arrivo di mister Jaconi: il tecnico ci darà una mano a crescere sia come squadra che come singoli giocatori, fuori e dentro dal campo. Dovremmo cercare di fare sempre qualcosa di più, di migliorarsi continuamente. Il nostro traguardo a medio lungo termine è diventare una delle migliori società professionistiche e per arrivarci dobbiamo costruire una mentalità vincente, solo così possiamo raggiungere risultati importanti. E’ chiaro che non faccio né annunci né promesse però sono convinto che potremmo toglierci qualche bella soddisfazione anche in Prima Divisione”.
Che lo spettacolo abbia inizio.Il fascino del nuovo campionato è il vero piatto forte della stagione che si sta aprendo: “Ci apprestiamo ad affrontare un’avventura nuova che ci porrà alla ribalta con una visibilità nettamente maggiore nel calcio che conta. Da sportivo non vedo l’ora che sia il 22 agosto per assistere alla prima giornata di un campionato che sarà emozionante da seguire. Ogni domenica lo stadio riserverà calore e colore in un clima da categoria superiore: sarà uno spettacolo! La differenza con il passato è che mentre in Seconda Divisione più della metà delle squadre mi erano ignote, quest’anno per più di metà formazioni vorrei vedere sia l’andata al “Mercante” che il ritorno in stadi di grande fascino. Il clima sarà entusiasmante, spero che i nostri tifosi partecipino numerosi a questa festa e vengano ad incitare la squadra. Una gara che aspetto più delle altre? Il derby con il Verona. Quella sarà una partita particolarmente stimolante visto anche l’affetto che mi lega a tanti amici della città scaligera. Più stimolante di un eventuale derby col Vicenza? Non lo so, forse no. Però per incontrarci auguro ad entrambi una nostra promozione piuttosto che una loro retrocessione. Ma gli incontri che non voglio perdere sono tanti: penso a Spezia, Salernitana, Alessandria, che sarà un derby in casa per Braghin, Mateos e Ghosheh, Monza, con cui faremo un derby di sponsor tecnico. O penso al ritorno al “Giglio” di Reggio Emilia e al “Mazza” di Ferrara: tutte sfide dal sapore particolare”.
L’ultima considerazione è un sogno occhi aperti. Chi vorrebbe rivedere il presidente in maglia giallorossa? “Assolutamente Berrettoni ma credo rimarrà un sogno perché attualmente il suo ingaggio è fuori portata. Poi chiaramente gli auguriamo di poter tornare in B se non in A, ci mancherebbe. Intanto sarà un piacere gustarselo quando incontreremo il Verona”.
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