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M5s e Campo largo, a Conte il mandato per trattare
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Ricorsi Covisoc, questa è la situazione
È corsa contro il tempo per diverse società ma in Prima Divisione son liberi già sei posti. Macalli rivede il format e blocca i ripescaggi?
Pubblicato il 12-07-2010
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Si preannuncia un mese di fuoco tra carte bollate e speranze più o meno disattese. Entro le 13 della giornata di ieri andavano presentati i ricorsi contro il parere della Covisoc che decretava l’esclusione temporanea di ben 10 club di Prima Divisione e 15 di Seconda in merito ai parametri da rispettare per avere il nulla osta per l’iscrizione al prossimo campionato. La notizia è che tra le 25 società bocciate in primo grado ben 9 non hanno nemmeno presentato ricorso e risultato dunque a tutti gli effetti obliterate dai prossimi tornei di Lega Pro. Per l’ex C1 alzano definitivamente bandiera bianca l’Arezzo e il Real Marcianise (formazione contro cui il Soccer Team conquistò il titolo di campione d’Italia dilettanti nel 2005). Questi due forfait elevano da quattro a sei i posti vacanti nella terza serie nazionale ed a questi potrebbe a breve aggiungersi un nome illustro: l’Ancona. Solo una decisione politica non preventivabile della FIGC può a questo punto salvare la formazione marchigiana. Ora come ora quindi le caselle vuote sono ben sette ma non è finita: la Salernitana con una società allo sbando è quella che sta vivendo la situazione più difficile ma non se la passano benone nemmeno Cavese e Figline Valdarno. Nell’ipotesi più disfattista per il calcio italiano e più favorevole per quanti anelano al ripescaggio ballano complessivamente 10 posti.
Speranze ripescaggio. Alle rese sopra enunciate vanno aggiunte quelle formazioni che pur avendo i requisiti per presentare domanda di ripescaggio si sono tirate indietro. Pro Patria e Lecco non possono ambire al ripescaggio per averne già usufruito mentre il Potenza per illecito sportivo. Paganese, Legnano, Brindisi, Barletta, Fano, Sangiovannese, Pescina, San Marino, Prato, Monopoli, Pro Vercelli, Nocerina, Manfredonia, Olbia, Cassino e Melfi non hanno le possibilità economiche-societarie per presentare la domanda. Ad inseguire un posto in serie Prima Divisione restano al momento Catanzaro, Giulianova, Siracusa, Pavia e Gela. E il Bassano? Innanzitutto i vertici di via Piave vogliono vederci chiaro che in soldoni significa attendere il responso che il Consiglio Federale diramerà 16 luglio. La scadenza successiva è fissata per il venerdì successivo (23 luglio) termine ultimo per presentare la domanda di ripescaggio. In queste due settimane c’è tutto il tempo per mettersi attorno ad un tavolo, studiare il completo dossier che sta preparando Stefano Braghin sulla convenienza economica dell’operazione (anche se su questa incidono in maniera fortemente penalizzante i 400 mila euro a fondo perduto da allegare alla domanda di ripescaggio) e prendere la decisione più opportuna. Attenzione però, i colpi a sorpresa sono dietro l’angolo: non è da escludere che il presidente Mario Macalli colga l’occasione (17 squadre bocciate al momento) per rivedere il format dell’intera Lega Pro, bloccando conseguentemente i ripescaggi.
In primo piano il vice presidente Masiero, il sindaco Cimatti, l'assessore Fabris e il presidente Stefano Rosso (foto Nicola Parolin)
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