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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano nella tana del Celano
Altra appassionante puntata di un campionato da vivere fino in fondo. Beghetto: “Il Celano in casa è da playoff ma non faremo calcoli”. Crocetti: “Un gol prima o poi lo facciamo quindi prima attenzione a non prenderlo”.
Pubblicato il 24-04-2010
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Scende nel cuore dell’Abruzzo il Soccer Team, nella terra dell’orso marsicano (viaggio che consigliamo vivamente anche al “nostro” Dino alias l’orso che sta imperversando anche nel Canale di Brenta) per affrontare il Celano FC Olimpia, formazione che, dopo l’inaspettata vittoria della Sacilese sul San Marino, si trova improvvisamente con soli tre punti di margine sulla quint’ultima posizione. Tre punti che, a tre turni dalla fine, non possono essere considerati sufficienti a dirsi tranquilli, tutt’altro. Se a questo aggiungiamo che gli azzurri in quanto a rendimento interno (26 punti) sono dietro solo a Lucchese, Fano, Prato e San Marino (e a pari merito con la Sangiovannese) è facile intuire che quella che aspetta i ragazzi di Beghetto sarà una sfida ad altissima tensione.
“Il Celano davanti al proprio pubblico è una squadra assai temibile – esordisce mister Beghetto – i numeri sono lì a dimostrarlo. Le carenza evidenziate quest’anno sono riconducibili ad un non altrettanto buon passo in trasferta altrimenti sono convinto ci sarebbero anche loro a sgomitare per un piazzamento playoff. Noi stiamo bene, abbiamo acquisito una certa mentalità e stiamo viaggiando sull’onda della consapevolezza per i risultati ottenuti da un po’ a questa parte. Risultati che, a mio modo di vedere, sono da attribuire principalmente allo spirito con il quale i ragazzi hanno imparato ad affrontare le partite. Questa è la prerogativa più importante che abbiamo ma, ripeto, stiamo molto attenti ad un Celano che lotterà con tutte le proprie forze per non venir risucchiato nella zona rovente della classifica”. Le altre concorrenti impegnate nella volata playoff sono attese da incontri almeno altrettanto delicati. Prato-Sangiovannese è il clou ma anche il Gubbio non avrà vita facile in trasferta contro una Giacomense che si trova nelle medesime condizioni del Celano: “Quello che posso assicurare è che noi non scenderemo in campo per il pareggio. Non ce lo immaginiamo proprio. Non possiamo permetterci di fare calcoli solo perché anche gli altri devono giocare partite complicate. Ogni giornata può riservare sorprese e ribaltoni e noi dobbiamo affrontare, da qui alla fine, tutte compagini in piena bagarre (Celano, Pro Vasto e Carrarese ndr) Quindi i miei ragazzi sanno che devono pensare esclusivamente a fare bene: le tabelle le lasciamo pure agli altri. L’esempio lampante arriva dal girone A: sia l’Alghero che il Salò, nei rispettivi recuperi, hanno perso contro formazioni in lotta per la salvezza”.
Giovanni Martina, 22 anni, rileverà Basso sull'out di destra (foto Roberto Bosca)
Il Celano FC Olimpia è guidato, per il terzo anno consecutivo da mister Modica, tecnico con una concezione molto glereaniana del football. La formazione marsicana rispecchia il credo del suo allenatore ed ha nel dna un gioco arioso e offensivo: storico il confronto dello scorso campionato tra l’agguerrita formazione di Roselli e la spregiudicata squadra abbruzzese guidata dal tridente in cui spiccavano Dionisi (passato al Livorno) e Negro (trasferitosi al Pescina, C1, in gennaio). Nonostante i pezzi pregiati siano partiti il Celano ha mantenuto la stessa impronta di squadra e la stessa mentalità. “I nostri avversari sono completamente diversi dagli ultimi che abbiamo affrontato. È sicuramente una squadra a trazione anteriore, che attacca con tre punte, che crea tanto ma nello stesso tempo concede degli spazi agli avversari. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio per noi, che sappiamo far male se ci lasciano la possibilità di ripartire in velocità, ma a patto che entriamo in campo col piglio giusto e leggendo bene la partita. Altrimenti corriamo il rischio di sbandare”. A questo vanno aggiunte le ruggini nate nella gara d’andata, in cui il Bassano ha recuperato due gol con zampata decisiva, al 95’ minuto, di Turetta. In quell’occasione gli azzurri le provarono tutte: dalle provocazioni alla simulazione di dolori lancinanti che sparivano miracolosamente dopo pochi minuti. Fu una delle rare occasioni in cui tutto il pubblico del “Mercante” si alzò in piedi per urlare di tutto ai giocatori avversari. Lo stesso tecnico Modica non si presentò in sala stampa, furibondo per l’epilogo del match, e di questo nervosismo ne pagò le conseguenze lo spogliatoio ospiti a cui vennero arrecati circa 1000 euro di danni. L’ambiente che aspetta i giallorossi potrebbe essere perciò ancora più focoso: “In effetti, non è stato un finale di partita particolarmente tranquillo. C’è stato anche un parapiglia dovuto al grosso rammarico degli avversari di veder sfuggire i tre punti dopo un buona prestazione e un meritato doppio vantaggio. Inoltre laggiù il clima è solitamente abbastanza caldo ma i miei ragazzi hanno dimostrato di non farsi condizionare da niente, anzi”.
La ricetta giusta per affrontare questo tesissimo finale di campionato la detta Lorenzo Crocetti. Il centravanti ritrova la casacca numero 9 dopo aver scontato il turno di squalifica: “Il campionato è apertissimo, per i playoff come in fondo quindi siamo tutti sulla corda. Questo è un bene perché nessuno può fare calcoli e nessuno risulta avvantaggiato dal trovare squadre “già in vacanza”. In questo contesto penso che sia proprio il Bassano a trarre i maggiori benefici visto che sono fermamente convinto che siamo noi la squadra più in forma, quella che mette maggiore paura agli avversari e che tutti vorrebbero evitare”. Continuare nel percorso intrapreso negli ultimi due mesi ma adattarsi anche al gioco degli avversari: “Credo che domenica dovremmo badare soprattutto a non concedere troppo al Celano. Dobbiamo scendere in campo con una concentrazione e un’attenzione massime. Sta tutto lì il trucco per far bene: partire con la mentalità di non perdere e dunque di non prendere gol nell’arco dei novanta minuti. Dico questo perché, almeno da quando sono arrivato io, questa squadra una rete ha sempre dimostrato di saperla fare”. Il centrattacco continua la sua disamina sulla prossima sfida e sulle regole che stanno alla base del gruppo giallorosso: leggi e ascolta il contributo nel box a destra.
La formazione. Qualche grattacapo per Massimo Beghetto per la sfida di domenica. Problemi concentrati soprattutto nel reparto difensivo: Basso è squalificato, Pellizzer non si è allenato per tutta la settimana a causa di un affaticamento muscolare (è comunque esclusa qualsiasi forma di lesione). Potrebbe tornare in auge Gianluca Zanetti e sicuramente quello di Martina. Ballottaggio tra Beccia e Veronese. Chi sicuramente troverà spazio dall’inizio è Matteo Caciagli. Il centrocampista pisano è stato votato come “migliore in campo” dagli utenti di bassanonet nella gara con il Fano ottenendo il 55% delle preferenze contro il 27% di Grillo e il 18% di Fabiano. Risultato che sorprende solo in parte perché da quando è sbarcato ai piedi del Grappa, per continuità di prestazioni positive, Caciagli si è rivelato una delle sorprese più liete ed uno dei motivi della lievitazione straordinaria del gruppo agli ordini di Beghetto. Ruolo chiave quello dell’ex Poggibonsi: il centrocampista è quel playmaker che è mancato nella prima parte di stagione, stante l’assenza prolungata di Anaclerio e le caratteristiche di interdizione di Favret e Vecchio: “Sinceramente sto facendo qualcosa che supera anche le più rosee delle mie aspettative. Sono contento del contributo che sto dando alla squadra ma di certo devo ringraziare anche mister e compagni che mi hanno messo nelle condizioni ideali per esprimermi. Speriamo di continuare anche con il Celano con la stessa umiltà e voglia di superare qualsiasi ostacolo come fatto vedere finora”.
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