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Redazione
Bassanonet.it
Bassano a bocca asciutta
Il Paese vince con il bonus 27 a 18, giallorossi tengono il primo tempo ma poi perdono efficacia. “Siamo noi che facciamo vincere gli altri, la squadra va messa sotto pressione per puntare a una reazione” commenta coach Zuanetto.
Pubblicato il 13-04-2010
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Strano a dirsi per un rugbista rimanere a bocca asciutta, eppure nemmeno la consueta birra del terzo tempo è servita a togliere l’amaro lasciato dalla sconfitta casalinga con il Paese. Il BBM non ha saputo ribaltare i pronostici che vedevano i trevigiani favoriti, posizione in classifica e risultato dell’andata erano dalla loro, ma dalla compagine di Cà Baroncello ci si aspettava la reazione..che non c’è stata o, meglio, solo in parte. In regia come mediano di mischia scende in campo Callegaro, reduce da infortunio muscolare, che in emergenza ha dovuto “tappare il buco” lasciato da Filippucci e Ganassin entrambi ai box con molta probabilità fino a fine stagione e al quale va il merito di essersi adattato alla situazione, senza esaltare magari, ma di sicuro sapendo gestire al meglio la situazione ricoprendo un ruolo inconsueto e trovando feeling con i compagni. Per il resto Bassano al gran completo, con i giovani dell’under 20 Scatà e Bosello scalpitanti dalla panchina. I giallorossi dovevavo puntare sulle motivazioni, questa doveva essere la chiave di lettura del match, in fin dei conti il Paese non ha poi molto da raggiungere, archiviata da tempo questione salvezza, è troppo lontano dalla vetta per puntare a finali scoppiettanti mentre il BBM doveva dimostrare che a Belluno si è trattato di una defaiances e mettere in saccoccia punti “solleva umore”! Qualcosa è andato storto visto che al primo minuto di gioco il Bassano si trovava a subire meta per mano del tallonatore Gigliodoro, è bastata una touche e i trevigiani hanno da subito fatto vedere di essere ben organizzati, rolling maul e cinque punti fatti. La reazione dei padroni di casa non tarda a farsi vedere, accorciano le distanze con un piazzato di Andrews al 5’, pericolo scampata con Pavin che non centra l’acca al 7’ e al 14’ va in vantaggio con una meta in prima fase che vede Callegaro recuperare l’ovale, passare a Andrews, questo per Serraiotto che trova il varco e va in meta tra i pali. Facile la trasformazione per l’inglese. I rossoblu continuano a fare pressione occupando la difesa bassanese su più fronti, ma sembra reggere bene, al 24’ un piazzato di Pavin porta il punteggio sul 10 a 8 per i padroni di casa, ma un fuorigioco della linea dei ¾ avversaria regala agli uomini di Cà Baroncello l’occasione dell’allungo con Andrews che questa volta centra i pali, riscattandosi dall’errore compiuto al 18’. Sostanziale equilibrio nell’ultima parte della prima frazione, il ritmo cala, le formazioni sembra si vogliano studiare e prendere le misure. Alla ripresa ad aver preso le misure sembrano essere solo i trevigiani mentre Bassano spegne l’interruttore. Eppure il punteggio li avrebbe dovuti elettrizzare. Niente da fare, nei primi quindici minuti i trevigiani ripetono un copione gia recitato all’inizio del match: al 4’ e al 15’ touche, rollin maul e il gioco è fatto, i giallorossi incassano la doppietta che porta il punteggio sul 13 a 22. Dagli spalti si incita ad una reazione, ma su Chemello e compagnia bella sembra calare una fitta nebbia, inconcludenti sulle rimesse laterali, in dieci minuti vanificano ogni possibile occasione in attacco. Callegaro conquista una touche sui 5 metri, ma in modo roccambolesco i giallorossi si trovano in pochi istanti dalla fase offensiva a dover difendere nella loro area di meta. Cambi dalla panchina per ritrovare lucidità, ma non basta. Andrews sbaglia un piazzato al 24’ e ci può anche stare, ma se è il gruppo a venir meno la faccenda si complica. Non è ancora il 30’ quando il giovane Zandonà prende palla dalla mischia, rompe il primo placcaggio e guadagna metri, braccato dagli avversari vicino all’area di meta è solo, manca il sostegno. Dalla panchina coach Zaffalon motiva i suoi alla quarta meta per ottenere il bonus e diligentemente i rossoblu svolgono il compitino. Siamo al 27’ quando l’ala Casarin riceve l’ovale e, complice la difesa anticipata di Lorenzato D., trova spazio per la volata oltre la linea bianca, Pavin poi sbaglia la trasformazione. Sul 13 a 27 la reazione giallorossa parte dal giovane Bosello che porta avanti l’ovale, fermato in prossimità dell’area di meta, il gioco riparte, pallone sottomano di Callegaro per Rigoni che sfonda la barriera realizzando la seconda meta per i padroni di casa. Andrews, tutt’altro che in ottima forma, sbaglia la trasformazione. Salvare il salvabile sembra essere l’obiettivo ed ecco che al 34’ punizione a favore dei giallorossi, centrare i pali significherebbe portarsi a cinque lunghezze dagli avversari e portare a casa un punticino, ma il numero 10 cittadino fallisce da posizione favorevole…malasorte.
Ad essere premiato come man of the match e ricevere la consueta bottiglia messa a disposizione dall’azienda Due Santi, è stata la prima linea Sordi, in rappresentanza dell’intero pacchetto degli avanti, autori di una buona prova, alla quale i corrispettivi giallorossi hanno saputo tenere testa solo per una parte del match.
“Siamo rimasti in partita nel primo tempo e poi ci siamo limitati a far giocare i nostri avversari – commenta a caldo coach Zuanetto – nella seconda frazione abbiamo avuto pesanti problemi in touche, lo schieramento difensivo traballava. Sembra che il lavoro specifico che viene fatto in settimana alla domenica venga dimenticato. Conoscevamo il gioco del Paese eppure ci hanno rifilato tre mete nello stesso modo e questo non è ammissibile. Pecchiamo in efficacia e, come altre volte mi è capitato di dire in questa stagione, siamo noi che facciamo vincere gli avversari. Meritata la vittoria del Paese sia chiaro, sono una squadra ben organizzata, ma noi giochiamo al di sotto delle nostre capacità. Se questi sono gli effetti che porta giocare senza avere grosse pressioni addosso, forse è il caso che la pressione venga messa”. E che pressione sia allora, la zona retrocessione non è poi così lontana, i tredici punti dal Belluno non sono pochi, ma non bastano visto che ce ne sono in palio ancora venti. A questo si aggiunga che il calendario prevede incontri tosti, mancano ancora all’appello Tarvisium, la più abordabile, Casale, che questa settimana ha fatto il colpaccio con il Padova, Cus e Rubano che si contendono a pari punteggio la promozione. Motivi per aggiungere del pepe a questo finale di campionato non mancano, la compagine di Cà Baroncello è chiamata a tirar fuori gli attributi, non ci sono alibi e possibilmente dare continuità, grinta e determinazione a sprazzi non portano a nulla.
Zandonà in azione solitaria. Foto di Roberto Bosca
Dal settore giovanile buone notizie dall’under 16, attualmente in quarta posizione, si è imposta in casa per 12 a 5 contro l’Este che occupa il gradino più basso del podio. Ennesima riconferma per l’under 14 che, con il punteggio di 100 a 0, ha letteralmente travolto il Valpolicella. Amarezza per l’under 18 che in casa è stata sconfitta di misura nella mattinata di domenica dai coetanei del Paese, un presagio a quanto poi si sarebbe replicato nel pomeriggio.
RISULTATI 7° Giornata di Ritorno
Valsugana Rugby - ASD Rugby Belluno 27-23 (4-1)
Rugby Casale - CUS Padova Rugby 12-9 (4-1)
Rugby Villadose - Montebelluna R.1977 24-0 (4-0)
ASD Rugby Bassano - Rugby Paese 18-27 (0-5)
ASD Rugby Feltre - Rugby Valpolicella 8-36 (0-5)
Ruggers Tarvisium - Roccia Rubano Rugby 15-17 (1-4)
Classifica
Rugby Valpolicella 76
CUS Padova Rugby 62
Roccia Rubano Rugby 62
Rugby Villadose 55
Rugby Casale 50
Rugby Paese 50
ASD Rugby Bassano 35
Montebelluna R.1977 31
Ruggers Tarvisium 28
Valsugana Rugby 26
ASD Rugby Belluno 22
ASD Rugby Feltre 12
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