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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

E’ la vittoria della mentalità. Lotta playoff riaperta.

Prova di grande autorità della squadra di Beghetto. Giacomense annichilita dal primo all’ultimo minuto. La sconfitta del Gubbio proietta i giallorossi a 4 punti dai playoff. Gol di La Grotteria, Crocetti e Baido

Pubblicato il 01-03-2010
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Giacomense - Bassano Virtus 0-3
AC Giacomense (4-3-3): Spironelli 6; Conti 5,5, Minardi 6, Caidi 6, Giorgi 5,5; Branzani 6 (18’ st Di Paola sv), Valentini 6 (5’ st Perelli 6), Rossi 6; Nicolini 5, Madiotto 5 (1’ st Errico 6), Espinal 5,5.
A disp.: Pazzini, Cherubini, Marini, Bravo. All.: Gadda 5.

I giocatori del Bassano si abbracciano. La vittoria e la classifica permette loro di sorridere (foto Andrea Martinello)


Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6,5; Basso 6,5, Pellizzer 6,5, Pavesi 6,5, Veronese 7 (21’ st Beccia 6,5); Iocolano 7, Caciagli 7, Favret 7 (39’ st Vecchio sv), Baido 7; La Grotteria 7,5 (30’ st Guariniello 6), Crocetti 6,5.
A disp.: Zattin, Zanetti, Martina, Anaclerio. All.: Beghetto 6,5.

ARBITRO: Citro da Battipaglia 6,5.
RETI: pt 8’ La Grotteria (BV), pt 17’ Crocetti (BV), st 8’ Baido (BV)
NOTE: spettatori 300 di cui una ventina ospiti.
Ammoniti: Caidi
Espulsi: -.
Angoli: 4-4
Recupero: pt 1’; st. 3’.

Una partita, un unico ed incontrastato padrone del campo: il Bassano Virtus. Se in estrema e brutale sintesi il calcio si può ridurre nel produrre occasioni da gol, realizzare ed impedire agli avversari di fare altrettanto, beh lo spot migliore sarebbe questo incontro tra Giacomense e Soccer Team. A referto si possono tranquillamente mettere sul piatto 5-6 nitide occasioni per i giallorossi contro le zero, ripetiamo zero, per i padroni di casa. La formazione targata Diesel è entrata in campo per portare a casa il risultato senza sé e senza ma. Siamo di fronte ad una prova di grande autorità. Quella offerta dagli uomini di Beghetto sul campo del “Bellini” di Portomaggiore è uno spettacolo di determinazione e voglia di raggiungere un risultato. Qualcosa si era intravisto con la Sacilese, lì è mancata la capacità di chiudere la partita. Questo 3-0, invece, rispecchia pienamente la superiorità espressa dai giallorossi. Favret e compagni sono stati cinici, maniacali nella concentrazione, letali sottoporta e senza il minimo timore di “sporcarsi le mani”utilizzando il tipico spirito della squadra provinciale. Chiaro: non tutti possono permettersi di avere nella manica assi come La Grotteria o Baido ma ora quel gap di mentalità che necessita questa categoria sembra acquisito e questo ha pure permesso di accorciare le distanze dalla quinta posizione, complice la sconfitta casalinga del Gubbio contro la Sangiustese, da 12 a 4 punti in tre giornate, e di mettere un bella imbragatura di sicurezza rappresentata dai + 9 sulla quintultima. Alla fine del torneo mancano nove turni, la sfida è lanciata. Ne vedremo delle belle già a partire dal prossimo match casalingo contro l'Itala San Marco di Zubin che precede i giallorossi di tre punti esatti.

Le scelte. Squadra che vince non si cambia – recita l’antico adagio – e Beghetto pensa bene di adeguarsi. D’altronde l’ultimo Bassano ha regalato a lui e hai suoi tifosi due gioie consecutive, ha dimostrato di stare bene e di aver acquisito una certa maturità. Ultima nota riguarda il terreno di gioco: il campo è stretto, corto e il manto erboso è in pessime condizioni. Non l’ideale, insomma, per una squadra tecnica come i giallorossi al cospetto di una squadra fisica ed in forma come la Giacomense.

Autorità e mentalità vincente. I primissimi minuti assomigliano più ad un flipper piuttosto che ad una partita di calcio: la palla schizza dappertutto, la battaglia infiamma a centrocampo (cinque centrocampisti contro quattro) ma ben presto è il Soccer Team a prendere in mano le redini dell’incontro. La difesa tiene la squadra corta ed è concentrata, il centrocampo è dinamico nel contrastare e reattivo nel riproporre l’azione sugli esterni o sui sapienti piedi di La Grotteria. La difficoltà nel giocare in un campo di patate e con i varchi serrati è palese ma è peculiarità delle grandi squadre colpire ed indirizzare la sfida nel momento giusto. Tale momento è l’8’, il vantaggio arriva grazie ad un cross dalla trequarti di Veronese. Il traversone è calibrato verso il secondo palo, il terzino Giorgi stringe in mezzo dimenticandosi completamente che sul secondo palo c’è un La Grotteria qualsiasi libero di piazzare il suo piattone destro alle spalle di Spironelli. Fort Giacomense prende il confetto del Gaucho come una ginocchiata sulle costole tant’è che un minuto dopo Iocolano colpisce indisturbato di testa, in seguito ad un tiro dalla bandierina, e solo l’intervento provvidenziale di Caidi, proprio sulla linea, evita la marcatura. Contro un avversario che dimostra affondare al primo spiraglio i padroni di casa boccheggiano per qualche minuto, provano a reagire protestando per un presunto fallo in area giallorossa su Nicolini, ma subiscono subito un’altra mazzata. Favret recupera il milionesimo pallone, allarga per Basso che temporeggia in attesa che qualcuno si faccia vedere. Quel qualcuno è Simone Iocolano, accentratosi per dare sostegno ai compagni di reparto in fase di non possesso, che schizza in diagonale dal cerchio di centrocampo fino alla sua corsia di competenza. Lo scatto prodigioso è visto e premiato da Basso, il cross teso e basso del tornante torinese è appena sfiorato dal falco Crocetti. Non sono passati nemmeno dieci minuti dal gol del vantaggio ed ecco il raddoppio. Il Bassano è vigoroso, freme dalla voglia di lottare su ogni pallone e, soprattutto, sembra non sedersi mai. L’autorità con la quale i fanti giallorossi affrontano il match annichiliscono sempre di più i malcapitati padroni di casa. A tal proposito, oltre alla consueta potente eleganza di La Grotteria, c’è da registrare la prova di grande diligenza tattica di Caciagli che, in fase di possesso, è sempre il primo a farsi dare la palla tra i piedi, giocando semplice ma distribuendo la sfera in maniera efficace mentre con la palla agli avversari compone con Favret una perfetta macchina ruba-palloni fatta di pressing e rapidità d’intervento. Al 25’ ancora Iocolano costringe il portiere ferrarese ad un’entrata da stopper in scivolata per evitare un gol fatto. Ma i pericoli arrivano anche dalla sinistra: Baido, infatti, al contrario di Iocolano tende ad accentrarsi liberando la corsia per le galoppate di Veronese. Clamoroso quanto avviene in chiusura di tempo: Baido servito con un filtrante da fuoriclasse da La Grotteria, a tu per tu con Spironelli tenta la soluzione peggiore ossia l’assit per Crocetti con la sfera che termina lemme lemme sul fondo.

Chiusura chirurgica e gestione. Ad inizio ripresa c’è da registrare un doppio cambio da parte di mister Gadda nel tentativo di cambiare l’inerzia del match. Ma la Giacomense, scottata dal doppio svantaggio, tenta di riproporsi in avanti con giudizio ben sapendo che ogni minimo errore o eccesso di libertà concesso ai giallorossi può determinare la chiusura anticipata del sipario. Mentre Grillo può godersi lo stato di semi libertà, sul fronte opposto Crocetti metta la seconda firma in una partita caratterizzata da tanto lavoro sporco. Un lungo lancio dalle retrovie viene alzato a campanile, il centrattacco difende palla con uno stupendo movimento di corpo, evitando di commettere fallo, e serve sul corridoio Baido. Il fantasista ex Mezzocorona converge in area e fredda, da bomber consumato, per la terza volta Spironelli. Questa è la pietra tombale posta su qualsiasi velleità di recupero della Giacomense. La partita offre poche ulteriori emozioni ma permette di ammirare una gestione di gara assolutamente perfetta che non consente ai padroni di casa nemmeno avvicinarsi al gol della bandiera. A dare un senso all’incontro, a quel punto, arrivano i cambi. Al 21’ esce Veronese per una storta alla caviglia (niente di serio, l’articolazione non si è nemmeno gonfiata) mentre uno spremuto La Grotteria lascia il terreno di gioco, tra gli applausi del numeroso drappello giallorosso calato nella pianura ferrarese, solo al 30’ per Guariniello mentre al 43’ è il turno di Favret per Vecchio.

Le pagelle.

La Grotteria 7,5. Solita immensa classe e ritrovato feeling con il gol. Dimostra ancora una volta di essere imprescindibile per questa squadra. Proprio per questo, forse, era il caso di dargli respiro un po’ prima visto il risultato e il piccolo fastidio che continua a trascinarsi da qualche settimana.

Caciagli 7. Costruisce e pressa. Si propone e tampona. Gioca semplice e dà sicurezza ai compagni di reparto che vedono in lui un punto di riferimento. Cresce anche in personalità. Arrivato in sordina si sta rivelando un acquisto preziosissimo.

Favret 7. E’ sorretto da una condizione atletica paurosa. Si trova a meraviglia avendo a fianco un costruttore di gioco che lo sgrava di responsabilità d’impostazione e gli permette di fare quello che gli riesce meglio: correre, correre e ancora correre.

Iocolano 7. I suoi sono i progressi più evidenti. Sta acquisendo sempre maggior confidenza e in un contesto che funziona gira a meraviglia anche lui. Ammirevole l’azione del secondo gol, nasce tutto dalla sua caparbietà. Al secondo assist in sette giorni.

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