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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“Perdere sarebbe stato atroce”
Massimo Beghetto: “Peccato non aver concretizzato. La sosta ci permette di lavorare con più serenità. Mercato? Valuteremo tutto con calma insieme al direttore”. Anaclerio: “Bella prova”.
Pubblicato il 22-12-2009
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Può un pareggio ottenuto a cinque minuti dalla fine e con un uomo indietro lasciare l’amaro in bocca? Si. A palesarlo è Massimo Beghetto ed ha i suoi buoni motivi: “Il rammarico per non aver portato a casa il successo è enorme. Fortuna che almeno un punto l’abbiamo messo in saccoccia altrimenti la delusione sarebbe stata di proporzioni colossali. Dobbiamo recitare il mea culpa per quanto riguardo l’approccio alla partita. Eppure lo sapevamo che la peculiarità della Sangiovannese era quella di partire a spron battuto e ci eravamo preparati. Nonostante questo ci hanno sorpreso. Onestamente non era facile reagire come abbiamo fatto”. Stavolta, come non mai in questa stagione, i suoi ragazzi sono andati diverse volte vicini al gol, solo errori di mira hanno impedito loro di portarsi a casa l’intera posta in palio. In pratica è mancata un po’ di lucidità sottoporta: “Purtroppo oggi non è bastato creare tantissimo per vincere. Per il futuro diventa determinate essere più concreti sottorete, non possiamo permetterci di perdere punti così. In ogni caso reputo positive le indicazioni che sono emerse dalla partita, iniziamo ad avere una precisa identità e cerchiamo di fare il nostro gioco: questo mi fa guardare con fiducia al futuro”. La principale novità di giornata ha riguardato l’impiego contemporaneo di due costruttori di gioco. Anaclerio e Drudi hanno giostrato nella linea mediana bassanese: “Non posso lamentarmi – continua il tecnico – Beppe sta crescendo e oggi è rimasto in campo tutti i novanta minuti. Mirco è partito un po’ in sordina ma alla fine si è guadagnato la pagnotta. Nel giudicarlo teniamo presente che non era facile giocare titolare dopo tanto tempo senza essere frenati dal non voler sbagliare la partita”. Restando sui singoli una parola in particolare merita La Grotteria: “Christian merita i complimenti, ha fatto vedere quello che sa fare. Ma questo non lo considero un punto d’arrivo ma uno di partenza. Per esempio nel primo tempo si è trovato sui piedi un pallone abbastanza facile ma ci è andato troppo mollo, fallendo il gol. Lui sa quanto può essere importante per la squadra, ma guai sentirsi arrivati”. L’espulsione di Pavesi poteva costare caro, il gol da corner, forse, non è un caso sia arrivato dopo che il capitano era stato cacciato dal terreno di gioco. È risultato quantomeno singolare che il direttore di gara abbia preso tale provvedimento oltre un minuto dopo il contatto: “Dal mio punto di vista è stato un po’ condizionato dai giocatori della Sangiovannese e dalla sceneggiata del loro giocatore rimasto a terra. Secondo me l’arbitro non aveva visto e si è lasciato influenzare da quanto riportatogli dai nostri avversari anche perché l’assistente era vicino alla nostra panchina e non si sono assolutamente parlati, come invece ci ha fatto intendere. Un episodio del genere non può non lasciarci perplessi anche alla luce del successivo rigore trasformato come per magia in punizione dal limite”. La pausa natalizia è il momento giusto per analizzare con calma la situazione. La ripresa degli allenamenti è fissata per martedì: “Sicuramente la sosta ci servirà per affinare sia l’aspetto tecnico che quello tattico. E nel frattempo lavorare duro sulle gambe con un richiamo di preparazione atletica. Queste tre settimane ci serviranno per fare in modo di riuscire a giocare con la stessa intensità per tutto l’arco dei novanta minuti e non solo per spezzoni di gara come ora. Senza aver l’assillo della partita alla domenica c’è la possibilità di conoscersi meglio e provare nuove soluzioni”. Con il nuovo anno apriranno anche i battenti del mercato di riparazione. Sul piede di partenza potrebbero esserci giocatori importanti: “A breve ci siederemo intorno ad un tavolo con il direttore per pianificare il prossimo futuro. Le cose adesso non stanno più come un mese fa, per esempio abbiamo ricevuto delle risposte incoraggianti da qualche giocatore, come Chiopris Gori, che non abbiamo praticamente mai avuto a disposizione. Quindi prima di andare sul mercato valuteremo bene tutto”.
Al suo secondo gol consecutivo in campionato Giuseppe Anaclerio si sta scoprendo prezioso uomo gol. È stato lui a trasformare con freddezza assoluta una punizione dal limite a cinque minuti dal gong: “Dite che per me calciare una punizione dalla linea bianca dell’area sia come calciare un penalty? Non è proprio così – sorride il regista – non era così semplice perché la barriera continuava ad avanzare. Teniamoci pure stretto questo pareggio anche se penso meritassimo più noi”. Non completamente esauditi nel risultato ma gratificati dalla prestazione: “Infatti da questo punto di vista non possiamo che dirci soddisfatti. Anche perché non abbiamo mollato nemmeno dopo la doppia mazzata espulsione/gol di Salvatori. La mentalità deve essere questa, se continuiamo così possiamo ottenere ottimi risultati”. L’ultima battuta riguarda il “compagno per un giorno” Drudi: “Per un giovane è importante giocare per prendere coscienza dei propri mezzi. Mirco è bravo, ha tutto per giocare anche in categorie superiori, sono sicuro lo dimostrerà”.
Giuseppe Anaclerio, 35 anni, al secondo gol consecutivo dopo quello alla Carrarese (foto Andrea Martinello).
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