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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano a caccia del gioco
Beghetto: “Vogliamo migliorare sotto il profilo della manovra, meno frenesia e più circolazione di palla”. Chiopris Gori: “Mettiamo in campo più personalità”.
Pubblicato il 14-11-2009
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Il Bassano Virtus si prepara alla seconda sfida casalinga consecutiva. L’ospite di turno è la Sangiustese, l’obiettivo primario, manco a dirlo, è tornare alla vittoria. Ma non è il solo. Nella testa di mister Beghetto e dei suoi ragazzi c’è un altro step da superare: trovati degli equilibri convincenti e appurato che applicazione, umiltà e abnegazione sono quelli giusti ora si ricerca uno sviluppo della manovra più fluido e continuo. Questo è, infatti, il tasto dolente evidenziato in questo scorcio di campionato. Massimo Beghetto la vede così: “Come abbiamo più volte rimarcato, questa squadra non ha niente da invidiare a nessuno quando si parla di grinta, intensità e voglia di soffrire per andare oltre. Dove, invece, possiamo migliorare molto è sotto il profilo della costruzione del gioco. Il motivo è semplice: se giochi bene e in velocità poi riesci a creare occasioni da rete più limpide. Chiaramente per raccogliere i risultati di un lavoro incentrato sulla circolazione di palla ci vuole tanto tempo, pazienza e avere la possibilità anche di sbagliare. E quando dico sbagliare intendo dire durante le partite. Solo in questo modo si può intervenire, capendo prima e correggendo poi gli errori”. Il peggior nemico in questi casi diventa la frenesia di far risultato: “Non voglio che i miei ragazzi si facciano condizionare dall’ansia da risultato – continua il tecnico giallorosso – non devono aver fretta di anticipare la giocata per rincorrere il successo perché il risultato sarebbe l’opposto. Con la giusta tranquillità si può, per esempio, evitare di fare un lancio lungo e provare a ripartire palla a terra”. Il concetto chiave è la “giusta tranquillità” e, quindi, piena consapevolezza dei propri mezzi: “E’ per questo che insisto a dire che il pareggio con il Bellaria non sia da buttare. Chi vive nel mondo del pallone sa qual è la differenza tra preparare una gara avendo sul groppone una sconfitta piuttosto che un pareggio seppur striminzito”. La Sangiustese non sembra dei peggiori (13 punti in classifica, due meno del Soccer Team) ma sarà sempre la solita estenuante battaglia: “I nostri contendenti sono una formazione che ha ottenuto un solo pareggio, ben sette sconfitte e quattro vittorie. Sono la classica buona squadra molto ben organizzata che c’è in Seconda Divisione. Finora non ho visto fenomeni ne tantomeno squadre materasso. Ognuno può dire la sua. Questo vuol dire che è un torneo livellato e che gran parte delle nostre fortune è in mano nostra”.
La novità dell’ultima ora è la probabile assenza di Gianluca Zanetti dalla lista dei convocati. Il roccioso difensore, al quale Beghetto fino a questo momento ha preferito Michele Pellizzer, si è svegliato con l’influenza. È, invece, tornato ad allenarsi con gruppo e quindi a disposizione Andrea Chiopris Gori. Il tonante di Udine, com’è noto, necessita ancora di qualche settimana per raggiungere un buon stato di forma e potrebbe essere una freccia importante nella faretra di Beghetto: “Non potete nemmeno immaginare quanto voglia avevo di rientrare. Già il fatto di essere convocato per il ritiro mi trasmetterebbe sensazioni fantastiche. Solo con le motivazioni che mi spingono potrei scendere già in campo”. L’ex esterno del San Marino ha seguito i suoi compagni dalla tribuna in questi mesi, prima inutilizzato e poi infortunato. Il suo punto di vista ricalca quello di Beghetto, aggiungendo però degli ulteriori particolari: “Dobbiamo crescere sotto il profilo della personalità, senza aver fretta di verticalizzare ma controllando di più il possesso del pallone. Così facendo potremmo sfruttare meglio le grandi qualità dei giocatori offensivi che abbiamo la fortuna di avere. Giocatori come Fabiano, Iocolano e altri se vengono serviti nel modo giusto sulla trequarti possono mettere in grossa difficoltà le retroguardie avversarie. Guardate il Bellaria: non buttavano mai via la sfera. Chiaramente giocatori come Anaclerio, o come era Mazzoleni per intenderci, hanno delle caratteristiche importanti nella visione di gioco o nel dettare i tempi della manovra, però anche Vecchio e Favret, pur essendo principalmente degli interditori, possono fare benissimo in quella posizione. Credo che sia solo questione di tempo”.
Stefano Braghin tiene a rapporto la squadra prima dell'inizio dell'allenamento
La formazione. Torna a disposizione Anaclerio che nel test di giovedì ha disputato un tempo ma non ha ancora i novanta minuti sulle gambe. Facile che Beghetto, in attesa del suo regista principe, continui con Favret e Vecchio in mediana. Il dubbio maggiore riguarda l'attaccante che dovrà spalleggiare Guariniello in prima linea. In ballottaggio ci sono Graziani, anche se le sue quotazioni paiono in ribasso nonostante un giocatore della sua stazza potrebbe essere di grande utilità per scardinare le difese di squadre che lasciano pochi spazi, Buelli e Iocolano con l'inserimento di Turetta a centrocampo.
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