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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
A Lucca un saliscendi di emozioni
In una cornice da “calcio vero” il Soccer Team mette paura alla Lucchese senza però concretizzare. Passano per primi i padroni di casa riacciuffati da Pavesi ad un quarto d’ora dal termine.
Pubblicato il 02-11-2009
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LUCCHESE - BASSANO VIRTUS 1-1
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6; Basso 7, Pellizzer 6, Pavesi 7, Veronese 6; Iocolano 6 (41’ st Turetta sv), Favret 6,5, Vecchio 6 (39’ st Drudi sv), Fabiano 6,5; La Grotteria 7,5, Guariniello 6,5 (20’ st Beccia 6).
Pavesi (non inquadrato) ha appena ribattuto in rete la respinta del portiere: è gol (foto Roberto Bosca)
A disp.: Zattin, Zanetti, Graziani, Terranova. All.: Beghetto 6,5.
Lucchese Libertas (3-4-3): Nicastro 6; Baldanzeddu 6, Venturelli 6, Bova 6,5; Petri 6, Mocarelli 6, Carloto 6,5 (30’ st Cheikh Merai sv), Michelotti 6; Pera 6 (23’ st Scandurra sv), Biggi 7,5, Galli 7 (20’ st Kras 6,5);
A disp.: Lenzi, Lollini, Vannucci, Taddeucci. All.: Favarin 6.
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 5,5.
RETI: st 5’ Galli (L), st 32’ Pavesi (BV)
NOTE: spettatori 1500 di cui una trentina ospiti.
Ammoniti: Carloto, Vecchio, Biggi, Veronese
Espulsi: -.
Angoli: 5-3
Recupero: pt 1’; st. 4’.
Lucca. Termina senza né vinti né vincitori il big match del “Porta Elisa”. Risultato probabilmente giusto ma che rende maggior giustizia alla Lucchese perché esce imbattuta dal confronto con quella che viene definita dai cronisti locali come “la miglior squadra vista al “Porta Elisa” in questa stagione” e mantiene inalterato il primato solitario del girone. Al Bassano i tre punti avrebbero fatto comodo, eccome se avrebbero fatto comodo. Ma non i tre punti in sé e per sé, per una sola questione di classifica, bensì un successo che sarebbe giunto dopo aver assistito ad un primo tempo di assoluto dominio giallorosso dove la Lucchese è stata addomesticata fino a sembrare un tenero agnellino piuttosto che la tanto decantata feroce capolista. Peccato per quell’inizio di ripresa troppo soft che ha permesso ai padroni di casa di passare immeritatamente, per quello visto fino a quel momento, in vantaggio. Non bisogna commettere l’errore di dimenticare da dove si arriva, ossia dal bel mezzo del mucchione playout; questo sarebbe stupido ed irresponsabile. Ma oggi si è avuta la conferma di quella che poteva apparire una semplice sensazione nelle gare precedenti: la mentalità trasmessa da Beghetto è stata digerita e assimilata in fretta dai ragazzi che vestono la casacca giallorossa che ora sono squadra vera, in grado di far risultato ovunque. Anche sul campo di quella che, fin dalle battute iniziali del torneo, è l’indiscussa capolista.
Le scelte. Nessuna novità dell’ultima ora per Massimo Beghetto. L’unica variazione rispetto alla vittoriosa uscita con la Nocerina è il recupero e reintegro nell’undici titolare di Simone Iocolano. Ben più sostanziali le variazioni sul tema proposte dal tecnico di casa Favarin: fuori il possente centravanti Scandurra per far posto ad un tridente composto da attaccanti rapidi e di movimento per tentare di mettere in difficoltà la coppia di centrali giallorossi, Pellizzer e Pavesi.
Qual è la capolista? Al fischio d’inizio dell’arbitro un brivido percorre la schiena dei sostenitori giallorossi calati in Toscana per seguire la formazione di Bassano del Grappa nel glorioso palcoscenico del “Porta Elisa”. È iniziata una partita “vera” dove due grandi squadre, costruite e pensate con moduli e filosofie di gioco differenti (4-4-2 molto offensivo per i veneti, 3-4-3 per i padroni di casa), si sfidano di fronte ad un parterre da categoria superiore. Ma ben presto il dubbio che serpeggia tra gli spalti, colorati in stragrande maggioranza di rossonero, è il seguente: quale delle due formazioni ha dieci punti di vantaggio in campionato? Quale tra i due contendenti sta comandando la classifica? Davvero è la Lucchese? La risposta è si perché la nobile neopromossa formazione di Lucca è partita benone e, soprattutto, ha avuto una grande continuità di rendimento e risultati. Ma a vedere le squadre in campo, ve l’assicuriamo, il dubbio è più che legittimo. Il Bassano messo in campo magistralmente da Beghetto si presenta spavaldo e combattivo, per nulla spaventato da blasone degli avversari e dalla prestigiosa platea. Il Soccer Team è attento dietro, concentratissimo e aggressivo in mezzo al campo ma, nel complesso, ad assoluta trazione anteriore. Non saremo mai ai livelli di peso offensivo di Berrettoni, Lorenzini, Cesca e Zubin ma, accidenti, Fabiano e Iocolano, in fase di possesso, sono più spesso sulla linea di La Grotteria e Guariniello piuttosto che su quella di Vecchio e Favret. E se non sono gli esterni di centrocampo, a rimpolpare la manovra d’attacco, ci pensano, a turno, gli inserimenti di Favret o dei terzini Basso e Veronese. Ecco perché il portiere rossonero Nicastro intuisce dopo appena un minuto che questo turno di campionato potrebbe tramutarsi in una giornataccia. È il tempo che risulta sufficiente a Fabiano per scaricare il suo sinistro ad incrociare sul palo lontano. L’estremo difensore si allunga e con le punta delle dita riesce a deviare in corner. È solo la prima delle cinque occasionissime che avrebbero potuto cambiare il volto della gara e anche a questa fase del campionato. Oltre all’esterno milanese anche Veronese (7’) e Guariniello (29’) hanno preso di mira il palo alla sinistra del portiere. Il solito stramaledetto angolo stregato, quello, per intenderci, delimitato dal palo colpito per due volte proprio da Fabiano con la Nocerina. La fifa nera costringe la Lucchese, partita con l’intento di imporre il proprio gioco, ad arretrare il baricentro. Ciò non è sufficiente ad arginare i giallorossi, al 18’ grande opportunità anche per Iocolano sbaglia la conclusione da ottima posizione poi ancora Fabiano che perde l’attimo, liberato a tu per tu con Nicastro da una magia di La Grotteria (35’). La grande prova degli ospiti annichilisce la Lucchese. Ma al termine del primo tempo il tabellino dice ancora zero a zero; la “colpa” dei giallorossi è di non aver concretizzato la mole di gioco e ottime opportunità avute. E il dubbio sugli spalti permane: chi è la vera capolista?
Si sveglia Lucca, poi Pavesi. Una partita di calcio dura novanta minuti, talvolta anche di più. Se non chiudi la partita quando ne hai la possibilità il rischio di subire la beffa è dietro l’angolo. E capita così che al rientro dagli spogliatoi la Lucchese si presenta in campo con un piglio totalmente diverso. I giallorossi vengono colti impreparati dalle tre folate consecutive dei padroni di casa che terminano al 5’ con i gol di Galli. Tutto parte da Biggi, poco più di un ombra per tutto il primo tempo, che è assatanato, punta Pavesi e Veronese e serve Pera. Finta di corpo del compagno di reparto, la palla giunge a Galli che fa partire un tiro liftato a giro che s’incastona all’incrocio dei pali. Si materializza la beffa. Il Bassano sprofonda nello sconforto, la Lucchese ne approfitta e gestisce la partita a piacimento pur senza strafare. L’uno a zero è incredibilmente penalizzante per quanto visto nella prima frazione. Un po’ quanto capitato col Gubbio. La gara s’innervosisce e Veronese rischia il rosso per un evidente fallo di reazione. Ai ragazzi di Beghetto manca la forza di mettere in piedi una degna reazione, un po’ per lo shock morale, un po’ per le copiose energie spese nel primo tempo. Il tecnico corre ai ripari inserendo forze fresche (Beccia per Guariniello, dolorante, al 20’) ma ci vuole il classico episodio per “dare a Cesare quel che è di Cesare”. Corre il 32’, Veronese conquista un calcio d’angolo, Iocolano s’incarica della battuta dalla bandierina indirizzando la sfera sulla testa di La Grotteria. Gran incornata del Gaucho e respinta sulla linea del portiere. La palla resta in area, il più lesto di tutti è Pavesi che insacca. Al gol segue l’esultanza più intensa mai vista da chi scrive in tanti anni al seguito della formazione di Bassano del Grappa. Abbraccio rabbioso, tutta la squadra si riversa in panchina in una gioia vissuta profondamente e collettivamente come non mai, a riprova che il gruppo è unito e dell’effetto benefico prodotto con il cambio di panchina. A pareggio materializzato né i bassanesi né i padroni di casa hanno il desiderio di rischiare ulteriormente. I cambi di Vecchio e Iocolano per Drudi e Turetta servono solo per far trascorrere i minuti che separano dal triplice fischio del direttore di gara.
Le pagelle
La Grotteria 7,5. Completamente ritrovato. Immenso nel primo tempo quando porta a spasso tre avversari prima di servire Fabiano davanti a Nicastro. Perno del gioco offensivo, sempre nel vivo della manovra sia di testa sia con la palla tra i piedi. Suo il colpo di testa che il portiere respinge sui piedi di Pavesi che sigla il pareggio.
Pavesi 7. Non si spreca a segnare gol banali. Quando il capitano finisce nel tabellino marcatori per il Bassano sono sempre grandi gioie. Patisce, come tutto il reparto, solo l’avvio di ripresa veemente della Lucchese. In compenso salva anche un tiro sulla linea.
Basso 7. Sta vivendo un momento di forma strepitoso, moto perpetuo, pendolino sulla fascia. È davanti quando serve attaccare, dietro quando c’è da coprire. E deve tenere a bada Galli, il più vivace del tridente lucchese.
Favret 6,5. La consueta dose di dinamismo in mezzo al campo. Si sbatte e s’inserisce con tempestività. Da un mese a questa parte ha cambiato pelle.
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