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La mini luna pronta a salutare la Terra, è un arrivederci
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
E’ un Bassano da sballo.
Nel primo tempo asfalta la malcapitata Nocerina segnando due gol (La Grotteria e Fabiano) e colpendo due legni. Nella ripresa amministra e soffre solo dopo il rigore assegnato agli ospiti al 35’.
Pubblicato il 26-10-2009
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BASSANO VIRTUS - NOCERINA 2-1
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6,5; Basso 8, Pellizzer 7, Pavesi 6,5, Veronese 6,5; Fabiano 8, Favret 6,5, Vecchio 6,5, Turetta 5 (18’ st Beccia 6); La Grotteria 7 (19’ st Graziani 5,5), Guariniello 6,5 (27’ st Martina sv).
La Grotteria ha appena calciato il pallone dell'1 a 0 (foto Roberto Bosca)
A disp.: Zattin, Drudi, Zanetti, Terranova. All.: Beghetto 8.
Nocerina (4-4-2): Franzese 6; Gaeta 5, Riccio 5,5, Terraciano M. 5,5 (31’ st Giordano sv), Tomacelli 6 (41’ st Iannelli sv); Cavallaro 5,5, Iannini 5,5 (1’ st De Rosa 6,5), Serrapica 6, Giraldi 5,5; Babatunde 7, Palumbo 6,5.
A disp.: Terracciano P., Iovine, Polichetti, Guarro. All.: Pastore 5.
ARBITRO: Mariani di Aprilia 6,5.
RETI: pt 19’ La Grotteria (BV), pt 39’ Fabiano (BV), st 35’ Cavallaro rig (N)
NOTE: spettatori 900 circa, giornata soleggiata.
Ammoniti: Pavesi
Espulsi: Martina per fallo da ultimo uomo.
Angoli: 2-6
Recupero: pt 2’; st. 4’.
La prima cosa che passa per la testa alla fine della bellissima vittoria con la Nocerina è la seguente: il Bassano Virtus si è ritrovato ed è in grado di battere chiunque. I fatti danno ragione a Massimo Beghetto e alla società che ha creduto ciecamente in lui affidandogli le chiavi della squadra. I risultati sono sotto agli occhi di tutti: vittoria sofferta in casa con la Giacomense al debutto, ottimo pareggio con sprazzi di bel gioco a Gradisca con l’Itala e, per concludere il cammino che porterà i giallorossi a guardare negli occhi la capolista Lucchese al “Porta Elisa”, vittoria insaporita da un primo tempo in pompa magna contro la Nocerina. Altro grande merito del novello timoniere è aver rivitalizzato un giocatore fondamentale come La Grotteria. Di più non si poteva sperare.
Il confronto del “Mercante” tra due grandi deluse del girone diventa una festa per la formazione di Bassano del Grappa che con questi tre punti si divincola dalle zone calde della graduatoria portandosi ad una sola lunghezza dal quinto posto, ossia dalla famosa zona playoff. Insomma il sole è tornato a splendere, è presto per cantar vittoria ma, siamo certi, il morale e la convinzione nei propri mezzi della truppa giallorossa sono le chiavi di volta per tornare a volare.
Le scelte. Va drittissimo per la sua strada Massimo Beghetto. Recupera Guariniello ma in extremis è costretto a rinunciare a Iocolano. Al suo posto sulla fascia destra viene schierato Turetta.
La chiave. Ad onor del vero parte meglio la formazione ospite: gran circolazione di palla, tasso tecnico decisamente superiore alla media e un fantastico pubblico a spingerla. Ma i rossoneri non hanno fatto i conti con l’avversario. Il Soccer Team è come una tigre famelica che tende un agguato alla sua preda: prima la fa avanzare, finge di stare a guardare quatta quatta ed indifferente, concedendo metri e campo. Poi, al momento giusto, sferra l’attacco mortale alla ignara preda. Attacchi che hanno le sembianze di Vecchio e Favret ma anche Fabiano e La Grotteria: i giallorossi rubano palla con una dose industriale di determinazione e cattiveria agonistica per poi dar vita a rapidissimi contropiedi. Ed è proprio questo l’altro spettacolo di giornata: le ripartenze dei ragazzi di Beghetto sono da applausi prima che da manuale del calcio. D’accordo, la Nocerina avrebbe dovuto prendere le adeguate contromisure, non è neanche lontanamente immaginabile lasciare tutto quel campo aperto ad una squadra come il Bassano (e infatti dubitiamo che qualche altra formazione possa commettere il medesimo errore). E invece è proprio quello che accadrà per tutta la prima frazione. Risultato? Due gol, due legni e almeno altre tre ghiotte occasioni. Tant’è vero che sugli spalti al duplice fischio dell’arbitro c’era chi si chiedeva se il match fosse terminato causa manifesta superiorità. Sta qui la vittoria del Soccer Team e del suo tecnico in particolare.
Non solo contropiede. Il primo tempo dei giallorossi è così perfetto che non si può ridurre solamente alle devastanti ripartenze di Fabiano e soci. No c’è molto di più. In fase di possesso palla, e quindi con la formazione campana schierata, il grimaldello per far saltare la difesa avversaria si può riassumere in un unico concetto: l’uso esagerato delle corsie laterali. Fabiano e Veronese da una parte, più Basso che Turetta dall’altra, sono degli instancabili maratoneti che non hanno nessun timore a spingere per cercare lo spazio buono per il cross. Il gol che sblocca la sfida verrà proprio in questo modo al 19’. E’ l’incontenibile Fabiano a dare avvio alla manovra puntando il diretto controllore per poi tornare sui suoi passi per servire l’accorrente Veronese. Il terzino sinistro guarda in mezzo e lascia partire un cross ben calibrato su La Grotteria. Il puntero stoppa di petto e fa partire un siluro che si perde sotto la traversa. E questo è un altro merito da ascrivere sul medagliere personale di Massimo Beghetto: oltre ad aver preparato in modo magistrale la partita, ha inculcato ai suoi ragazzi dei meccanismi semplici quanto efficaci. Senza dubbio i risultati del tecnico sono stati agevolati dalla grande cura della fase difensiva che Roselli gli ha lasciato in eredità ma non era né semplice né scontato. Dal gol in avanti ci sarà una sola e unica dominatrice della scena, la squadra che indossa la casacca giallorossa. Sono due i pali colpiti da Fabiano e sul secondo ci sarebbe pure la ribattuta vincente di Basso (guarda te, un terzino), peccato che sia fuorigioco. Ma Gianni Fabiano non è tipo da demoralizzarsi, al 39’ decide che il terzo tentativo dev’essere quello buono. Fa tutto da solo l’esterno: ruba palla nel cerchio di centrocampo, la sua progressione è bruciante, gli avversari lo contemplano mentre scarica violentemente il suo sinistro nell’angolino alla destra di Franzese.
Gestione tranquilla, poi si rischia troppo. La ripresa è caratterizzata da ritmi decisamente più blandi. La formazione di Bassano del Grappa gestisce senza particolari patemi d’animo. Visto l’andamento dell’incontro Beghetto decide di dare subito spazio a Graziani, è il 10’, conscio del fatto che in un campionato lungo e faticoso sarebbe da scellerati perdere per strada un giocatore carismatico e del suo potenziale relegandolo ai margini. Al 18’ Turetta lascia il posto a Beccia per portare il risultato in porto con ancor maggior tranquillità. Il “piano perfetto” sembra riuscire, un po’ alla volta il match si spegne ma al 35’, sugli sviluppi di una punizione, il centravanti Babatunde viene atterrato da tergo dal neo entrato Martina. Rigore ed espulsione. Sul dischetto capitan Cavallaro non fallisce. Partita improvvisamente e ingiustamente riaperta. La Nocerina galvanizzata, e con un uomo in più, attacca a testa basta in una specie di forcing finale. Al 40’ Babatunde semina panico e avversari prima di concludere a fil di palo. Al 43’ è Palumbo a calciare benissimo un pallone che s’infrange sulla traversa. In questo momento la cosa più bella la fa il pubblico, aizzato dai “Fedelissimi”, che a gran voce urla “Bassano Bassano”. Il tangibile timore della beffa atroce resta tale perchè il risultato non cambierà più. Eh si, adesso è tutta un’altra vita.
Le pagelle
Fabiano 8. Indicato da alcuni come l’unico in grado di raccogliere la pesante eredità di Berrettoni finora è stato un po’ discontinuo. Ma accidenti se giocasse tutte le partite come quella con la Nocerina sarebbe in serie B. Gaeta non ci ha capito niente e prega Dio di non incrociarlo mai più: un gol, due pali e pure tanti palloni recuperati.
Basso 8. Solitamente in gare come queste vengono incensati gli attaccanti. Beh questo non deve far passare in secondo piano la prova del prode Andrea. Attacca più di Turetta quando il Bassano porta i suoi assalti, è nel posto giusto per segnare un gol sugli sviluppi di un contropiede (annullato giustamente) e nel concitato finale blinda la sua corsia. Beghetto l’ha capito subito: lasciatelo spingere sto ragazzo.
La Grotteria 7 . Giocatore ritrovato. Mette a disposizione dei compagni fisicità ma anche tanta qualità. Da palati fini alcuni suoi scambi con Guariniello e Fabiano. E segna. Che la maglia numero 10 gli abbia fatto bene?
Pellizzer 7. Sta trovando continuità d’impiego e lui ripaga la fiducia del mister. È ormai maturo per fare il titolare, è giusto che venga messo alla pari di Pavesi e Zanetti. Prova autoritaria, come al solito di testa la prende sempre lui.
Turetta 5. Giunto dal Sassuolo (capolista in C1) due estati fa non si è ancora espresso secondo le sue potenzialità. Con la Nocerina ha la grande possibilità di mettersi in mostra ma fallisce: non salta mai l’uomo e pure i cross sono mal calibrati. Nel primo tempo Basso è quasi costantemente più avanti di lui.
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