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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
La sofferenza si sublima al gol di Pavesi
I giallorossi costruiscono poco ma riescono a superare la Giacomense grazie alla voglia di andare oltre i limiti attuali. Decide Pavesi al 34’ della ripresa.
Pubblicato il 12-10-2009
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BASSANO VIRTUS - GIACOMENSE 1-0
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6; Basso 6,5, Pellizzer 6,5, Pavesi 7, Veronese 6,5; Iocolano 6,5, Favret 6, Vecchio 6,5, Fabiano 7 (26’ st Beccia sv); La Grotteria 5 (13’ st Turetta 6), Guariniello 6,5 (30’ st Buelli sv).
L'irrefrenabile gioia di Pellizzer, Favret e Pavesi al gol del capitano (foto Andrea Martinello)
A disp.: Zattin, Galli, Martina, Cacciotti. All.: Beghetto 6.
Giacomense (4-3-3): Spironelli 6,5; Franceschini 5,5 (19’ st Giorgi sv), Caidi 6, Minardi 6,5, Cherubini 6,5; Conti 6, Perelli 5,5 (32’ st Branzani sv), Rossi 6; Nicolini 5,5, Russo 5,5, Bravo 6 (26’ st Pignataro sv).
A disp.: Pazzini, Anelli, Gennari. All.: Gadda 5,5.
ARBITRO: Borriello di Mantova 5,5.
RETI: st 34’ Pavesi (BV)
NOTE: spettatori 900 circa.
Ammoniti: Favret, Basso, Franceschini, Rossi, Minardi
Espulsi: -.
Angoli: 10-2
Recupero: pt 0’; st. 4’.
Sotto gli occhi di patròn Renzo Rosso il Bassano Virtus sfodera una vittoria conquistata con sudore e fatica. Un Soccer Team operaio che non ha un gioco fluido palla a terra. Una formazione in grado di non subire praticamente nulla ma che fatica maledettamente a costruire chiare occasioni da gol figlie di schemi e movimenti di squadra. Non passerà, dunque, alla storia per la spettacolarità della manovra il debutto in campionato di Massimo Beghetto al timone della formazione di Bassano del Grappa, ma ora come ora questo non conta un accidente. Contavano solo i tre punti, unica medicina in grado di rimettere in piedi uno squadrone che per mille motivi alla fine del primo tempo, complici i risultati che maturavano sugli altri campi, si trovava da solo ultimo in classifica. Contro la Giacomense è arrivata una vittoria balsamica che permette al nuovo tecnico di iniziare la nuova avventura nel miglior modo possibile e di impostare il lavoro delle prossime settimane con la dovuta serenità. Che ci fossero da scacciare le ansie e paure e quanto ci tenesse tutto l’ambiente a questa vittoria, indispensabile se si voleva iniziare ad invertire la tendenza, è lampante al 34’ della ripresa. Pavesi, in mezzo all’area avversaria, stoppa una palla sporca calciata da Veronese e batte a rete. È il gol che rompe il persistente equilibrio e che sembra spezzare pure la maledizione che aleggia sul “Mercante”. L’esultanza è così sfrenata e rabbiosa che pare di essere ai playoff e non all’ottava di campionato, il peso del gol è tale che Fabiano, uscito per crampi otto minuti prima, si sciroppa cinquanta metri tutti d’un fiato per andare ad abbracciare il capitano corso ad esultare sotto la tribuna. Se la gara odierna e il cambio della guida tecnica dovevano servire per mettere freno alla mancanza di risultati, dare uno scossone positivo a squadra, classifica e ambiente, beh il giochino è riuscito alla grande.
Le scelte. La parola d’ordine è niente rivoluzioni. Beghetto è il primo a dirlo. Questa squadra è stata costruita per un determinato sistema di gioco e il tempo per fare qualsiasi tipo di esperimento proprio non c’è stato. Quindi la risposta che il tecnico si aspetta deve essere di carattere mentale e di temperamento. Come preannunciato su queste pagine, però, una piccola ma significativa variazione, il 41 enne allenatore, l’aveva in serbo: schierare entrambi gli esterni con spiccate caratteristiche offensive (Iocolano per Beccia) e riportare Fabiano a sinistra. L’obiettivo? Sfondare sulle corsie laterali. L’assenza di due pedine in grado di fare la differenza in questo sistema di gioco come Graziani (l’attaccante ha dato forfait a pochi minuti dall’inizio del match per una distorsione alla caviglia, al suo posto scende in campo La Grotteria) e Chiopris Gori rende tutto più difficile. E più gustosa la vittoria che ne verrà.
Match spezzettato E allora tuffiamoci in un incontro che vede partire i padroni di casa con i giusti propositi. Poche idee ma nessun tipo di gioco al risparmio. Non a caso a metà ripresa Beghetto sarà costretto a far uscire i due uomini più pericolosi fino a quel momento, ossia Fabiano e Guariniello: entrambi erano in riserva dopo aver speso tutto. La Giacomense sa che questo Bassano ha dei limiti e che per vincere la partita si affiderà ad armi quali la grinta e la determinazione cosicché la tattica ideale per contrastarlo sarà la ricerca sistematica dell’interruzione del gioco per spezzare il ritmo dell’avversario. Per 15 minuti non succede niente poi Russo fa partire un destro che spaventa Grillo ma non inquadra la porta. Sarà l’unico tiro di una certa consistenza dei grigiorossi, poi sarà solo il Bassano a tentare qualche sortita offensiva. Si sfonda principalmente a sinistra dove Franceschini non riesce ad arginare Fabiano ma le opportunità migliori capitano sui piedi di La Grotteria che per due volte conclude a rete e per due volte viene stoppato dal portiere ospite. Al 18’ ci sarebbe pure una rete al termine di un bello scambio al limite dell’area tra Guariniello, Fabiano, Vecchio e ancora Fabiano ma l’arbitro annulla per fuorigioco dell’esterno milanese. Sono comunque situazioni estemporanee, la Giacomense è brava a chiudere gli spazi e il Bassano si affida quasi esclusivamente ai lanci lunghi e all’inventiva dei singoli.
Ci pensa il capitano. Alla ripresa delle ostilità in campo si ripresentano gli stessi ventidue dei primi 45 minuti. Al 5’ è colossale l’occasione che capita tra i piedi di La Grotteria: il numero 9 tutto solo davanti a Spironelli, per un errato offside di Caidi, perde l’attimo e calcia addosso al portiere. Per alcuni secondi c’è un silenzio tombale, l’incredulità è enorme. Ma stavolta il Bassano non si perde di fronte alle difficoltà, già al 6’ Fabiano prova una percussione centrale che conclude con un tiro che finisce sopra la traversa. Chi si perde è, invece, La Grotteria abbattuto dal grave errore precedente così Beghetto lo richiama in panchina per inserire Turetta. Il pubblico, spesso rimproverato, si distingue in questo caso per la grande correttezza e sportività: per il “Gaucho”, visibilmente scosso, ci sono solo applausi di incoraggiamento. Con l’ingresso di Turetta, Iocolano va ad affiancare Guariniello in prima linea e il Bassano si sbatte per stanare i ferraresi chiusi in trincea: al 14’ Turetta colpisce di testa in torsione e manda a lato di poco, al 16’ Vecchio porta palla fino al limite dell’area prima di concludere a fil di palo, al 17’ Fabiano si libera di un paio di avversari ma conclude troppo debolmente. Niente da fare. Probabilmente la Dea Bendata si è fermata al botteghino in coda per acquistare un famigerato biglietto nominale, fatto sta che la palla non vuol saperne di entrare. Beghetto non si arrende e prova ad alimentare l’offensiva inserendo forze fresche: dentro Beccia e Buelli per gli esausti Fabiano e Guariniello. Gli attacchi sono scomposti, si collezionano calci d’angolo (alla fine se ne conteranno ben 10 contro i soli due degli ospiti). E proprio da uno di questi scaturisce, al 34’, il sigillo di Pavesi che premia l’unica squadra che ha provato a vincere. Gli ultimi undici minuti, più i quattro di recupero, sono palpitanti. Gli spalti sono percorsi da un brivido di speranza e terrore nel veder svanire sul più bello il tesoro della vittoria. Ma la Giacomense che non aveva mai calciato in porta in precedenza non avrà la forza per farlo neanche in seguito. E a godere come matti sono i ragazzi di Beghetto.
Le pagelle
Fabiano 7. In giornate come queste lo fermano solo con il fallo. Sulla sinistra è un incontenibile Franceschini non ci capisce nulla e si becca il giallo. Crea superiorità numerica, offre assist ai compagni e va alla conclusione in maniera insidiosa. Va anche in gol ma è fuorigioco.
Pavesi 7. La coppia di centrali lascia solo le briciole agli avversari, permettendo a Grillo di fare da spettatore non pagante. Il capitano merita mezzo voto in più perché si fa trovare pronto con l’appuntamento con la rete da tre punti. Ed è grande festa.
Vecchio 6,5. Incredibile. Gioca la sua terza gara in una settimana dopo un anno e mezzo lontano dai campi di gioco! Ci chiediamo cosa potrà fare quando raggiungerà il top. Potente e grande personalità, vince tutti i duelli fisici a metà campo. L’assist per il gol annullato a Fabiano parte dai suoi piedi. Questo è un signor centrocampista.
La Grotteria 5. Il gol che si divora ad inizio ripresa grida ancora vendetta e poteva costare carissimo. Da lui, comunque, ci si aspetta molto di più sotto il profilo del gioco. Con la sua qualità dovrebbe prendersi maggiori responsabilità sul fronte offensivo.
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