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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano in ginocchio. Passa il Gubbio.
Gli uomini di Roselli ci mettono un gran carattere ma mancano di qualità e di fronte alle difficoltà si sciolgono senza attenuanti.
Pubblicato il 28-09-2009
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BASSANO VIRTUS – AS GUBBIO 1-2
Bassano Virtus (4-3-1-2): Grillo 6; Basso 6, Zanetti 6,5 (29’ st La Grotteria 6+), Pavesi 6,5, Veronese 5,5; Favret 6, Drudi 6 (17’ st Turetta 5), Beccia 5; Iocolano 6 (17’ st Buelli 5,5); Graziani 6,5, Guariniello 6.
Alessandro Beccia, 24 anni, nelle ultime partite è stato impiegato da centrocampista
A disp.: Zattin, Martina, Pellizzer, Vecchio. All.: Roselli 5.
Gubbio (4-3-1-2): Lamanna 8; Anania 6,5, Marconi 6, Fiumana 6,5, Farina 6; Rivaldo 7, Boisfer 7, Sandreani 7 (27’ st Allegrini 6); Casoli 7,5 (38’ st Bertinelli 6,5), Perez 5,5 (12’ st Gaggiotti 6), Marotta 6,5.
A disp.: Marinelli, Antonini, Manzo, Taddei. All.: Torrente 7.
ARBITRO: Barbeno Brescia 5.
RETI: pt 42’ Iocolano (BV), pt 47’ Marotta (G), st 15’ Casoli (G)
NOTE: spettatori 800 circa.
Ammoniti: Drudi, Farina, Pavesi
Espulsi: -.
Angoli: 10-3
Recupero: pt 3’; st. 5’.
Frustrante. Perdere così è frustrante. Partita dai due volti quella vista al “Mercante”, dalle mille chiavi di lettura. Ci chiediamo: si può bocciare senza appello una squadra che, come dice Graziani, “non fa oltrepassare la metà campo agli avversari per 47 minuti”, senza due giocatori che fino a questo momento si sono rivelati insostituibili? Una formazione che, con i suoi innegabili limiti attuali sul piano del gioco, quelli palesati in campo fino a questo momento tanto per capirci, sfodera i tanti richiesti attributi, mettendo in completa soggezione un rivale quotassimo come il Gubbio? Diamo due numeri: il Gubbio mette a referto un paio di conclusioni verso Grillo in tutto il primo tempo. Il Bassano prende un palo, Lamanna è costretto a fare due volte i miracoli per impedire a Graziani di gioire per il gol. Inoltre si è pure portato in vantaggio con Iocolano. Si sono costruite pochissime occasioni manovrate, è vero, ma la qualità dei giocatori non s’inventa. O si ha o non si ha. Ieri non c’era e il Soccer Team ha compensato, benissimo nel primo tempo, tale carenza con la grinta e la voglia di vincere. La linea di spartiacque tra il trionfo e la desolazione è ben individuabile. Il secondo minuto di recupero del primo tempo quando Marotta, praticamente un fantasma fino a quel momento, pesca un destro da quasi trenta metri che s’infila sotto al sette alla sinistra di Grillo. Un gol che definire jolly della domenica sarebbe riduttivo. Il pareggio , che solo gli dei sanno quanto poco meritato, vanifica gli enormi sforzi profusi fino a quel momento e manda nello sconforto i giallorossi, pochi secondi prima di entrare negli spogliatoi. Il tempo per rimediare c’è, in realtà la formazione di Bassano del Grappa non si riprenderà più. La ripresa sarà caratterizzata da tanta confusione e poco altro.
Le scelte. La prima mazzata giunge mezz’ora prima del fischio d’inizio del match. Le distinte con le formazioni sono calde e odorano ancora d’inchiostro. Nei diciotto giocatori tra campo e panchina non figura Giuseppe Anaclerio. Distorsione al ginocchio, si dirà poi, patito calciando una punizione sabato durante la rifinitura (out almeno una settimana, forse di più). Ecco in un colpo solo Giorgio Roselli è costretto a fare a meno dei cardini del suo centrocampo, quelli che devono dare qualità alla manovra per intenderci. Contro il Gubbio e nella partita del designato rilancio. Non proprio il massimo come punto di partenza. Le scelte del tecnico per sopperire a tali assenze ricadono su Drudi, che a differenza di San Marino si schiera nel mezzo, con Favret e Beccia ai lati, e Iocolano a giostrare alle spalle delle punte.
Solo Bassano. Il primo tempo della super sfida del “Mercante” è un monologo a tinte giallorosse. Si inizia con tre calci d’angoli consecutivi per i veneti, tanto per far capire che aria tira, e da lì in avanti il Gubbio sarà costretto sulla difensiva e a stringere i denti per contenere la verve degli avversari. La grande pressione bassanese produce, però, poche palle gol anche se di una certa consistenza. La colpa del Soccer Team è di sfruttare poco le corsie laterali. L’assenza dei proverbiali cambi di campo di Anaclerio si avverte in maniera clamorosa perchè avrebbero innescato Guariniello, Iocolano o Beccia là dove il Gubbio presenta i maggiori punti deboli, ossia sulle fasce. Nonostante questo la pressione, la determinazione, il sangue agli occhi tanto invocato da dirigenti e tifosi c’è. Lo spirito battagliero, quello che dovrebbe sopperire al gioco e portare punti in attesa di lievitare sul piano della manovra, permette alla formazione di Bassano del Grappa di chiudere nella propria metà campo il Gubbio e a Grillo di fare da spettatore non pagante per 47 minuti esatti. Al 17’ la copertina è tutta per il portiere Lamanna: corner di Beccia, inzuccata perentoria di Zanetti che s’infrange contro il palo. Pericolo scampato? No perché sulla ribattuta il più lesto di tutti ad intervenire, sempre di testa è Graziani: sembra gol ma l’estremo difensore umbro compie una parata fenomenale ricacciando in gola l’urlo di esultanza del centravanti ex Cremonese. Al 30’ occasionissima per Graziani che controlla palla al limite dell’area prima di sparare sotto la traversa. Ancora Lamanna a dire di no con una prodezza. Si gioca una solo nella metà campo del Gubbio, le occasioni per i giallorossi sono poche ma consistenti, i ritmi sono letteralmente indiavolati, i giocatori di entrambe le compagini lottano su tutti i palloni, non c’è un attimo di respiro perchè nessuno ci sta a perdere il contrasto. Il Gubbio dimostra di soffrire, e parecchio, i traversoni in mezzo all’area di rigore. E, come in una trama già scritta, il gol del vantaggio arriverà in questa maniera. È il 42’ fallo laterale battuto lungo da Veronese, Graziani di testa allunga la sfera per l’accorrente Iocolano che trafigge Lamanna. Sembrava l’inizio di una comoda discesa, invece, si trattava dell’inizio di un incubo con il già descritto gol del pareggio eugubino.
Batosta morale e zero idee Il contraccolpo psicologico, già di per se devastante per quanto concerne il pareggio, diventa insostenibile al 15’ quando un tocco da biliardo del brasiliano Rivaldo mette davanti alla porta il miglior attaccante del Gubbio, Casoli. È il 2 a 1. Da quel punto addio Bassano, addio speranze. La scarsità d’idee e la qualità/personalità del Gubbio, oltre al cambio tattico di Torrente che schiera i suoi uomini con il rombo per presidiare meglio il centrocampo, spengono di fatto la partita. Dopo il gol Roselli tenta il tutto per tutto inserendo Buelli e Turetta per Drudi e Iocolano ma con il passare dei minuti le idee si fanno sempre più confuse e le azioni via via più sterili. Nemmeno l’ingresso di un vispo La Grotteria per Zanetti (infortunato) e il passaggio alla difesa a tre producono l’effetto di cercare l’assedio sperato. Il Gubbio difende con ordine, i ragazzi del Soccer Team sono talmente arrendevoli e confusionari che non riescono nemmeno a lanciare lungo per cercare il mischione in area. La partita scivola così fino al 90’, gli ultimi dieci minuti sono buoni solo per il Gubbio che gestisce il possesso palla e per i fischi del pubblico. No, non doveva finire così.
Le Pagelle
Beccia 5. Premessa doverosa: gioca fuori ruolo. Nel primo tempo, quando fa la mezzala non approfitta mai dello spazio lasciato libero da Sandreani sulla sinistra per puntare il fondo e crossare. Poi fa il centrocampista centrale.
Iocolano 6. Il voto è la media tra il gol segnato e la prova. È alla prima uscita da titolare in campionato ed è controllato da vicino da Boisfer ma non gli riesce mai di saltare l’uomo per creare superiorità numerica e servire le punte.
Turetta 5. Nessuno ha il suo cambio di passo eppure non riesce mai ad essere incisivo. Altra occasione sprecata.
Pavesi - Zanetti 6,5. Nel primo tempo tengono la difesa altissima e permettono alla squadra di rimanere corta e di avere, quindi, supremazia a centrocampo. Tengono a bada le punte concedendo praticamente niente. Zanetti va pure vicino al gol, cogliendo un palo su corner. Il capitano, forse, ha qualche responsabilità sul secondo gol. Però filtranti come quello di Rivaldo “non se ne sono mai visti in Seconda Divisione” parola del tecnico Torrente.
Graziani 6,5. E’ il più pericoloso. Per due volte non segna per i miracoli di Lamanna. Il tiro al 30’ è uno spettacolo di preparazione e conclusione a colpo sicuro. Fa a sportellate e firma pure l’assist per Iocolano. Cala verso la fine.
Come di consueto nelle gare casalinghe viene proposto il sondaggio sul migliore in campo.
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