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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Guariniello non basta. La Colligiana espugna il “Mercante”
Partita condizionata in maniera eccessiva dagli episodi. Penalizzanti alcune decisioni arbitrali ma non è un Bassano all’altezza. Fabiano spreca un rigore al 92’.
Pubblicato il 07-09-2009
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BASSANO VIRTUS – COLLIGIANA 1-2
Bassano Virtus (4-4-2): Zattin 5,5; Basso 5; Zanetti 7 (40’ st Buelli sv); Pavesi 6,5, Veronese 6,5; Fabiano 5,5, Favret 6 (23’ st Turetta 6), Anaclerio 5,5, Beccia 5,5; La Grotteria 6 (30’ st Graziani sv), Guariniello 7,5.
Anaclerio a muso duro con l'approssimativo direttore di gara. Il centrocampista, espulso, salterà per squalifica la delicata sfida di San Marino (foto Andrea Martinello)
A disp.: Grillo, Pellizzer, Drudi, Iocolano. All.: Roselli 5,5.
Colligiana (4-3-3): Vivan 8; Russo 6,5, Pastore 7, Ferracuti 6, Cibocchi 6,5; Calà Campana 6, Billio 7, Tarascio 6 (13’ st Collini 6); Zampaglione 6 (24’ st Pietrobattista 6,5), Savoldi 7, Di Cosmo 6,5 (1’ st Tortolano 6,5);
A disp.: Gatti, Caforia, Prandelli, Paris. All.: Costantini 7.
ARBITRO: Pizzi di Saronno 5.
RETI: st 4’ Guariniello (BV), st 5’ Pastore (C), st 34’ Savoldi (C)
NOTE: spettatori 900 circa
Ammoniti: Ferracuti, Calà Campana, Collini
Espulsi: Anaclerio (doppia ammonizione)
Angoli: 2-5
Recupero: pt nessun recupero; st 4’.
Sconfitta casalinga per la formazione di Giorgio Roselli che deve chinare il capo per la seconda volta consecutiva contro un avversario certamente meno dotato di qualità e uomini di talento ma predisposto al sacrificio collettivo e che si preoccupa di chiudere ermeticamente ogni pertugio. Il risultato di per sé è bugiardo, l’unica squadra che avrebbe meritato di portare a casa i tre punti è quella giallorossa, che pur non disputando un prestazione all’altezza delle sue ambizioni ha prodotto innegabilmente un maggior numero di occasioni da rete. Lo stesso allenatore senese Costantini, in sala stampa, ammette che la sua formazione ha raccolto ben più di quanto seminato ma il calcio è anche questo. La Colligiana ha il grande merito di capitalizzare al massimo le uniche due opportunità della partita ma, certamente, avrebbe accettato di buon grado anche il pareggio. Così è il Soccer Team che si ritrova a piangere lacrime amare per i tre punti gettati al vento ma ancor di più per una quadratura di squadra che stenta ad essere rintracciata. Ed è proprio questo il tasto più dolente: il Bassano non sta giocando da Bassano e mostra di soffrire oltremodo le formazioni che si chiudono e dotate di buona organizzazione difensiva. Il problema è che in un campionato di Seconda Divisione la stragrande maggioranza delle partite seguirà questo copione, soprattutto se ti chiami Bassano Virtus, possiedi giocatori di nome e hai l’obbligo di vincere il campionato. Le prossime due avversarie, da incontrare sempre in trasferta, si chiamano San Marino e Prato: urge ritrovare personalità e gioco altrimenti si rischia una partenza ad handicap che potrebbe pesare anche in ottica campionato.
Le scelte. Che la partita con la Colligiana sia una patata bollente sulla quale aver la meglio ad ogni costo lo si percepisce chiaramente dai giocatori che mister Roselli decide di portare in panchina, ancor prima dei titolari. Dei sette “panchinari” individuiamo un portiere, un difensore, un centrocampista e quattro giocatori con spiccate attitudini offensive. Ma le sorprese non terminano qui: il terminale nel classico 4-4-2 non è Graziani ma la casacca numero 9 è affidata Christian La Grotteria. Per il resto la formazione è quella preannunciata con Zattin confermato tra i pali nonostante Grillo sia a completa disposizione.
I momenti chiave. A decidere il match sono in larga parte episodi sfortunati per i giallorossi. Al 40’ del primo tempo Fabiano lanciato a rete viene atterrato al limite dell’area, solo un’analisi alla moviola ha permesso di appurare che il fallo è avvenuto poco dentro l’area di rigore. Oppure come al 5’ della ripresa, un minuto esatto dopo il vantaggio firmato da Guariniello a conclusione di una splendida azione corale, quando Pastore infila sotto al sette una punizione fischiata per un fallo inesistente su Tortolano. All’8’, invece, sembra solare un fallo ai danni dello stesso attaccante campano all’interno dell’area di rigore biancorossa ma in questo caso il direttore di gara sorvola. Come non bastasse il gol di Savoldi, al 34’ della ripresa, (secondo gol per lui contro il Bassano dopo il pallone messo in rete nel ritorno della semifinale playoff contro il Lecco) è viziato da un fuorigioco in partenza dell’attaccante toscano. Colligiana in vantaggio e subito dopo, come al compiersi di un disegno maligno, Anaclerio becca il secondo cartellino giallo per una evidente trattenuta sull’ex biancoscudato Calà Campana. A favore dei padroni di casa, per contro, un rigore accordato per un contatto veniale tra Pastore e l’ottimo Guariniello, a pochi minuti dal fischio finale.
Scarsa incisività. Il diktat di Roselli e, soprattutto, Braghin è chiarissimo: il Bassano può anche non riuscire a vincere ma mai e poi mai può farsi mettere sotto sul piano della determinazione e del temperamento. Rispetto a Poggibonsi un passo in avanti c’è ma, di fatto, è la formazione della Val d’Elsa a partire con un piglio migliore. I biancorossi di 4-3-3 vestiti dimostrano grande duttilità e abnegazione: i due esterni d’attacco, Di Cosmo e Zampaglione, hanno il compito di badare a dar man forte al centrocampo ancor prima di sostenere l’ex reggino e napoletano Savoldi. Ne risulta che gli spazi sono intasatissimi e lo sbocco più naturale per la manovra giallorossa dovrebbe essere quello sulle corsie esterne per avvolgere la Colligiana e bypassare la muraglia biancorossa nella zona centrale. Tale soluzione non andrà quasi mai in porto perché a sinistra Beccia non riesce a saltare l’uomo e ad andare sul fondo mentre a destra il movimento a tagliare verso il centro di Fabiano libererebbe un’autostrada per gli inserimenti di Basso che, invece, raramente si propone. La mancanza di amalgama fra i vari reparti e i vari giocatori, d’altronde sono pochissimi i minuti che la coppia d’attaccanti ha giocato assieme al centrocampo titolare, è evidente e si tramuta in una scarsa fluidità della manovra. Ci vuole una fiammata a ravvivare la gara, fiammata che arriva al 13’ quando Guariniello, dopo uno scambio con La Grotteria, potrebbe portare in vantaggio il Soccer Team con un destro dal limite dell’area ma il portiere ospite si supera deviando la sfera che va a sbattere così sul palo alla sua destra. Al 40’ Fabiano si conquisterebbe un rigore ma l’arbitro concede punizione dal limite che lo stesso esterno milanese calcia mirando l’incrocio, sventa Vivan.
Demeriti e sfortuna. Per sbloccare il match si attende il colpo ad effetto di uno dei solisti giallorossi ed invece, come per incanto al 4’ della ripresa è corale, travolgente e di rara bellezza l’azione che porta al vantaggio giallorosso. In quattro passaggi i ragazzi di Roselli arrivano in porta, l’assist è di La Grotteria che controlla e serve sulla corsa Guariniello. L’attaccante giallorosso si allunga la sfera, entra in area e fulmina il portiere. Vantaggio che regge un solo minuto perché l’approssimativo Pizzi di Saronno vede un fallo (!) per la Colligiana a ridosso della lunetta dell’area giallorossa. Sul pallone va Pastore che calcia un pallone che sbatte sotto l’incrocio prima d’infilarsi dalla parte opposta con Zattin impietrito. Ma ora il Bassano ha un’altra determinazione, la scossa del gol e dello schiaffo subito dà la carica ai ragazzi in maglia giallorossa che tre minuti più tardi si conquisterebbero un rigore solare che non viene sanzionato. Al 23’ Roselli inserisce Turetta per Favret, per aumentare le soluzioni offensive e dare brio sulla fascia sinistra, con Beccia che va a fare il mediano, eppoi al 30’ entra Graziani per La Grotteria. La pressione del Soccer Team è sempre maggiore, la Colligiana si accontenta di difendere con le unghie il pareggio sennonché sono proprio gli uomini di Costantini a passare in contropiede con Savoldi al 34’. Il Bassano rimasto in dieci per l’espulsione di Anaclerio, 36’, cerca lo stesso la via del gol o quanto meno l’episodio favorevole che arriva a novantesimo scaduto. Guariniello cerca l’azione personale in area e trova il penalty per un contatto, per la verità veniale, con Pastore. Potrebbe essere il gol del pareggio, pareggio che rimarrà una pia illusione perché Fabiano si fa intercettare il tiro da Vivan che si conferma migliore in campo.
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