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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Il Bassano vince derby e trofeo
Tutte e tre le sfide del triangolare con Vicenza e Inter Zapresic terminano ai rigori. I giallorossi perdono con i croati ma superano i berici.
Pubblicato il 03-08-2009
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BASSANO VIRTUS – Inter Zapresic 0 - 0 (3-5 rig)
Vicenza – BASSANO VIRTUS 0 - 0 (3-5 rig)
Vicenza – Inter Zapresic 0 - 0 (6-5 rig)
Nicola Bizzotto, 19 anni, svetta di testa sotto agli occhi di Margiotta. Il Bassano batte il Vicenza al "Menti" (foto Nicola Parolin)
Work in progress. È questa il concetto chiave per descrivere il Bassano Virtus impegnato nel secondo vero test stagionale dopo l’amichevole di Sappada con il Portogruaro. Lavori in corso, dunque, per una squadra che regala ai suoi tifosi la soddisfazione di vincere il derby, battendo il Vicenza ai calci di rigore. Per la cronaca il Soccer Team esce pure vincitore del “I Trofeo La Felinese” anche se solo tramite il lancio della monetina visto che, al termine delle sfide, le tre formazioni si trovano con i medesimi punti (una vittoria ciascuna) e differenza reti (le gare, infatti, sono tutte terminate sullo zero a zero).
Il processo di messa a punto della squadra di mister Roselli va avanti. Sono apprezzabili i continui progressi sul piano dell’organizzazione di squadra e della tenuta difensiva: significativo a tal proposito lo zero alla voce gol subiti contro il Vicenza che milita in serie B e l’Inter Zapresic, formazione che milita nella serie A croata.
Bassano Virtus – Inter Zapresic 0 - 0 (3-5 rig)
I primi 45 minuti vedono il team di Bassano del Grappa affrontare i gialloblù dell’Inter Zapresic. Roselli sceglie la formazione che più si avvicina, in questo momento, a quella titolare con l’esclusione del solo La Grotteria: Zattin tra i pali, difesa con Basso e Veronese ai lati della coppia Zanetti - Pavesi. A centrocampo Beccia largo a sinistra, Fabiano a destra. Nel mezzo Anaclerio funge da playmaker e Favret da intenditore. In attacco Graziani è il centravanti e Iocolano la spalla.
Partita molto equilibrata, il Bassano presta grande attenzione a coprire bene gli spazi, c’è grande dedizione e voglia di aiutarsi tra compagni, anche a scapito di lucidità in fase di possesso palla. Anaclerio, seppur indietro di condizione e ancora un po’ sovrappeso, è un grande distributore di palloni e dai suoi piedi prendono il via tutti i cambi di gioco per gli esterni alti Beccia e, soprattutto, Fabiano. L’attaccante milanese è già in discreta forma, parte da destra ma si accentra spesso palla al piede per cercare lo scambio con Iocolano o Graziani. In questo modo in fase offensiva il 4-4-2 di roselliana memoria si trasforma in un 4-2-3-1 con il trio Beccia - Iocolano - Fabiano che si scambiano spesso le posizioni alle spalle dell’agguerrito Graziani. Poche le occasioni da rete anche se in un paio di circostanze Zattin, intenzionato a sfruttare al massimo l’assenza di Grillo per mettersi in luce, è costretto a compiere degli interventi ad alto coefficiente di difficoltà. Dall’altra parte, oltre a due colpi di testa del solito Graziani, da segnalare un rigore in movimento sui piedi di Favret che Brasnic riesce a neutralizzare con il piede sinistro. Al 40’ Roselli decide che è ora di far rifiatare i suoi: fuori contemporaneamente Veronese, Favret, Graziani e Fabiano e dentro Bizzotto sull’out difensivo sinistro, Barrichello a fungere da centravanti, Caciotti in mezzo al campo e Tretto sulla corsia di destra di centrocampo. La ventata di freschezza portata dai giovani è evidente e si concretizza con un bolide di Barrichello che il portiere avversario neutralizza non senza qualche apprensione. Lo zero a zero, però non si schioda. Sul dischetto Anaclerio, Iocolano e Barrichello vanno a segno e risultano decisivi gli errori di Basso e Beccia.
Vicenza – Bassano Virtus 0 - 0 (3-5 rig)
La seconda sfida è quella più sentita. Di fronte giallorossi e biancorossi nella prestigiosa cornice del “Menti” è un inedito assoluto. Roselli conferma quasi interamente la formazione che aveva chiuso la prima partita: Zattin in porta, difesa a quattro con Basso, Pellizzer, Pavesi e Bizzotto; a centrocampo la coppia centrale è Caciotti - Drudi, ai lati Tretto a destra e Beccia a sinistra. In attacco in supporto al confermato Barrichello, c’è La Grotteria. I padroni di casa si presentano in formazione tipo con l’esclusione del difensore centrale Zanchi e degli attaccanti Sgrigna e Bjelanovic. Spazio dunque al capitano Margiotta. Banco di prova importante per i tanti giovani impiegati dal tecnico bassanese che si calano immediatamente nella parte senza far trasparire alcuna emozione. Anche in questa gara va sottolineata la tenuta difensiva dove Pellizzer si conferma una certezza e Zattin dimostra, dopo le altalenanti prestazioni del passato, di essere un portiere affidabile. Salto di qualità anche nella prova di Drudi dopo la non appariscente gara con il Portogruaro: il giovane centrocampista ha fisico, qualità e personalità. Al 24’ altro cambio in massa: fuori Basso, Pavesi, Beccia, Tretto e Barrichello dentro Favret, impiegato come terzino destro, Veronese sulla fascia sinistra davanti a Bizzotto, Zanetti, Fabiano e Graziani che va a comporre con La Grotteria la coppia-gol. Il copione, però, non muta, le occasioni latitano e la gara deve essere decisa ai calci di rigore. Dal dischetto non fallisce nessun giallorosso: La Grotteria, Graziani, Drudi (addirittura un cucchiaio per lui), Fabiano e Zattin. Decisivo l’errore del vicentino Giosa.
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