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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Al Bassano l’onore delle armi. In finale il Giulianova

Sconfitta immeritata per mole di gioco e occasioni create in un ambiente fin troppo ostile per disputare una partita di calcio. Il gol giuliese, ormai ininfluente, arriva a tempo scaduto.

Pubblicato il 08-06-2009
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GIULIANOVA - BASSANO VIRTUS 1 - 0

Giulianova (4-3-3): Mancini 6,5; Ogliari 6,5, Garaffoni 7, Vinetot 6,5 esp, Sosi 6; Pucello 6,5, Croce 7, D’Aniello 7; Improta 9, D’Antoni 6,5, Lisi 6 (Ciminà 6,5 pt 39’)

Emanuele Berrettoni ha avuto le opportunità migliori

A disp.: De Simone, Panetta, D’Urso, G. Improta, Iachini, Del Grande. All.: Bitetto 7.

Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6,5; Basso 8, Zattarin 6, Jidayi 6, Beccia 6; Favret 6, Mazzoleni 6,5 (Turetta 6 st 25’), Staiti 6,5 (Chiopris Gori 6 st 10’), Fabiano 5,5; Rondon 6 (Lorenzini 6 st 5’), Berrettoni 6,5;
A disp.: Zattin, Pellizzer, Ghosheh, De Simone, Turetta. All.: Roselli 7.

ARBITRO: Bolano di Livorno 7.
RETI: st 50' Improta (G)
NOTE: spettatori 2500 circa di cui 100 ospiti
Ammoniti: Beccia, Mazzoleni, Chiopris Gori, Garaffoni, Croce
Espulsi Vinetot (doppio giallo)
Recupero: pt 6’; st 5’.

Finisce in semifinale l’avventura del Soccer Team. La formazione di Bassano del Grappa ha le occasioni migliori, gioca una buona partita ma non riesce a superare l’ostacolo Giulianova. Eppure la sfida è stata totalmente diverso a quella di sette giorni fa al “Mercante”: gli uomini di Roselli pungolati nell’orgoglio e decisi ad agguantare il pass che apriva la porta alla finalissima per la Prima Divisione giocano con la giusta determinazione, con la giusta qualità ma non concretizzano le opportunità create. Nemmeno nella ripresa disputata interamente in superiorità numerica per l’espulsione di Vinetot al 39’ del primo tempo. A raggiungere il Prato (sconfitto nel ritorno di Viareggio per 2-1 ma promosso in virtù non del 2-0 della gara d’andata) sarà dunque il Giulianova che, nonostante la giovane età media, ha dimostrato una personalità da grande squadra. Nel risultato finale ha influito anche un comportamento non completamente sportivo, per usare un eufemismo, da parte dei giocatori e dell’ambiente giuliese disposto ad usare qualsiasi arma per condizionare le decisioni di un pur bravo direttore di gara. Innumerevoli le interruzioni del gioco dalle più brevi fino alle più lunghe (addirittura sei-sette minuti nella prima frazione per le intemperanze della curva locale.
Per il Soccer Team finisce un’era: molti giocatori importanti cambieranno maglia, a cominciare da Berrettoni, richiesto dal Verona, e Fabiano che tornerà al Parma per fine prestito e si svecchierà la rosa. La decisione più importante ora riguarda la scelta del dirigente che verrà incaricato della ricostruzione giallorossa.

Le scelte. Giorgio Roselli ha cercato di mischiato le carte per tutta la settimana e alla fine ha deciso: il modulo migliore per affrontare il Giulianova è il 4-3-3. Difesa confermatissima con Zattarin a fare le veci dell’infortunato Pavesi, centrocampo a tre con Mazzoleni scortato dalle mezzali Staiti e Favret. Attacco dove le colonne portanti sono la magnifica coppia Berrettoni - Fabiano ma nel ruolo di centravanti Roberto Rondon è preferito a Giacomo Lorenzini.

Gran gioco, manca il gol. L’approccio alla sfida del Bassano è una secchiata d’acqua gelata per la bollente tifoseria accalcata sugli spalti del “Rubens Fadini”. Mentalità vincente, cuore caldo ma testa freddissima, i giallorossi veneti mettono subito in chiaro quale sarà la squadra a fare la partita e quale dovrà, invece, adeguarsi. Il cambiamento di modulo fornisce i frutti sperati: gran circolazione di palla, scambi palla a terra in velocità si susseguono azione su azione. Il Bassano è padrone del centrocampo grazie anche all’ottimo lavoro delle tre punte molto mobili e che non danno punti di riferimento ai due centrali molto fisici come Garaffoni e Vinetot. I padroni di casa appaiono totalmente diversi rispetto a quelli di sette giorni fa al “Mercante”, lo svolgimento del match appare la fotocopia dell’andata ma a parti invertite. Quasi annichiliti di fronte alla padronanza della scena dei ragazzi di Giorgio Roselli gli abruzzesi non riescono a trovare la forza di proporsi con convinzione salvo l’attaccante Improta che quando entra in possesso della palla riesce sempre ad inventare qualcosa. Ci pensano allora i tifosi a cercare di modificare l’inerzia del match: il lancio di bottigliette e oggetti vari nei confronti di Grillo costringono il direttore di gara a sospendere la sfida per diversi minuti interrompendo così la fase di gioco in cui il Bassano è unico padrone del campo. Quando la gara riparte è Berrettoni a spaventare Mancini con una cannonata che il portiere locale è costretto a respingere con i pugni. Le occasioni da gol sono, comunque, molto poche perché il campo piccolo favorisce l’ottima organizzazione difensiva dei padroni di casa e i giallorossi s’intestardiscono in azioni personali fin dentro l’area di rigore rinunciando a calciare dalla distanza. Al 36’ gran azione di Basso che ruba sfera sulla trequarti, salta Croce e s’invola verso l’area giuliese dove Vinetot è costretto ad abbatterlo. Si tratta del secondo giallo per il forte difensore centrale francese. Il vantaggio che si presenta al Soccer Team è notevole visto, innanzitutto, il grande caldo eppoi la rinuncia di Bitetto ad una punta che concede maggiori possibilità d’inserimento sia a Basso che a Beccia.

Giulianova grintoso, Bassano non riesce a timbrare. L’unico risultato utile è la vittoria, Roselli lo sa e prova ad imprimere la svolta alla partita inserendo dopo cinque minuti Lorenzini per Rondon. Ma a ritornare dagli spogliatoi è un Giulianova ben diverso da quello della prima frazione. Tostissimo e deciso a metter paura al Bassano per evitare il prevedibile assedio da parte degli ospiti al 2’ va vicinissimo al gol con un palo esterno colto da D’Antoni. Ci vuole un’azionissima di Berrettoni per mettere in chiaro che il Bassano non ha nessuna intenzione di chinare il capo né di fronte alla squadra avversaria né di fronte ai suoi tifosi. Al 10’ Roselli corregge ancora la sua formazione togliendo Staiti per Chiopris Gori e tornare all’amato 4-4-2, spostando Fabiano largo a sinistra. Ma il cambio di marcia non arriva anche per merito di un Giulianova che combatte su ogni pallone e che riesce nell’impresa di mascherare l’inferiorità numerica grazie alla dedizione dei suoi interpreti. Il trascorrere dei minuti favorisce la squadra abruzzese ,a cui basta un pareggio per accedere alla finale, perciò l’obiettivo non molto velato è quello di cerca di esasperare i toni agonistici, far innervosire gli avversari e escogitare qualsiasi pretesto per far trascorrere minuti prezioso. Al 25’ Roselli tenta il tutto per tutto e inserisce Turetta per Mazzoleni. La mossa, dettata dall’ammonizione che pende sulla testa del metronomo giallorosso, non si rivela vincete: senza il suo play il Soccer Team non riesce a costruire azioni pericolose con una certa continuità. Troppo lento Favret in mezzo al campo, troppo statici e imprecisi i giocatori in prima linea. Nonostante tutto, però, il Bassano avrebbe almeno tre palloni che potrebbero essere sfruttati meglio e che, se trasformati in rete, lo avrebbero proiettato in finale. Ma la sfida si trascina sullo 0 a 0 fino agli ultimi istanti di gara, un po’ per merito del Giulianova in cui tutti i giocatori hanno dato l’anima, un po’ per demerito del Bassano che non riesce a dare continuità alla propria azione offensiva e a prodursi in nessun assedio finale e nessun attacco all’arma bianca. Il gol locale arriva al 50’ con il Bassano tutto proiettato in avanti e porta la firma di Improta, migliore in campo e vero mattatore della doppia sfida.

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