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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Dominare e non vincere. Ma è grande Bassano.
La squadra di Roselli sforna una prestazione maiuscola, crea, mette sotto la Colligiana ma non concretizza. Il pareggio della Cisco mantiene tutto inalterato.
Pubblicato il 27-04-2009
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COLLIGIANA - BASSANO VIRTUS 1-1
Colligiana (4-4-2): Giusti 7,5; Lavarone 6,5, Pobega 5, Russo 5,5, Ficano 6 (Radice sv st 27’); Donati 6,5, Collini 6, Marini 5,5; Carfora 6,5 (Corsi 6 st 18’); Esposito 6,5 (Lacheheb sv st 38’) Tranchitella 6;
Emanuele Berrettoni, 27 anni, ha coronato la sua prestazione con il gol del pareggio (foto Andrea Martinello)
A disp.: Jaakkola, Bonamici, Re, Pellegrini. All.: Cuttone 6.
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6; Basso 6,5; Jidayi 6,5; Pavesi 6,5, Beccia 6,5; Fabiano 6,5 (Favret sv st 34’), Staiti 6 (Turetta 7 st 15’), Mazzoleni 6,5, Chiopris Gori 5,5 (Rondon 5,5 st 15’); Lorenzini 6, Berrettoni 7,5.
A disp.: Zattin, Pellizzer, Ghosheh, Bisso. All.: Roselli 7.
ARBITRO: Gallo di Barcellona 6,5.
RETI: pt 36’ Lorenzini (aut), st 16’ Berrettoni (BV)
NOTE: spettatori 300 circa.
Ammoniti: Collini, Fabiano, Marino, Favret, Russo
Espulsi: Pobega.
Angoli: 3-7
Recupero: pt 2’; st. 5’.
“Nessun rimpianto, nessun rimorso” cantavano gli 883. Ed è proprio questa la colonna sonora che accompagna il Bassano Virtus nel suo rientro a casa dalla trasferta a Colle Val d’Elsa. Nonostante non sia arrivata la tanto agognata vittoria, la formazione giallorossa non può rimproverarsi niente: ha cercato in tutti i modi di superare l’avversario mettendo in mostra una mentalità assolutamente vincente e ha offerto una eccellente prestazione sia come gioco corale sia sul piano delle individualità. È un Bassano, insomma, che è tornato grande, che può battere chiunque in qualsiasi campo, una squadra che, se entrasse nei playoff, avrebbe tutte le carte in regola per vincerli. Ma stavolta la dea bendata ha letteralmente voltato le spalle alla formazione di Bassano del Grappa. Nel solo primo tempo il Soccer Team ha avuto almeno quattro nitide palle gol, sui piedi di Lorenzini, Berrettoni, due volte, e Fabiano ma la sfera non ne ha voluto sapere di infilarsi nel sacco. Mancanza di concretezza sottoporta ma anche, e soprattutto, una quantità industriale di sfiga che hanno impedito di tramutare in tre punti vitali una supremazia per certi versi netta. A fine gara si conteranno dodici azioni da gol di marca giallorossa contro le quattro dei padroni di casa di cui una nel primo tempo (l’autogol su calcio da fermo di Lorenzini) e tre a fine gara con il Bassano tutto proteso alla ricerca del secondo gol. Una vera ingiustizia, uno schiaffo duro da digerire perché a questo punto gli uomini di Roselli avrebbero superato la Cisco e si giocherebbero il lorodestino a proprio piacimento. Ma il calcio è anche questo. L’unica nota lieta arriva da San Marino, dove la Cisco ha rimediato un pareggio che tiene vive le ambizioni bassanesi.
Le scelte. Come ampiamente preannunciato nella conferenza del venerdì, per scardinare l’arcigna difesa della Colligiana, mister Roselli manda sul terreno di gioco Chiopris Gori arretrando Beccia al ruolo di terzino. Nella consueta difesa a quattro, dopo l’ottima prestazione contro il Figline, sarà Christian Jidayi ad affiancare capitan Pavesi. Pellizzer va in panchina. Tribuna per Zattarin e De Simone. L’attacco poggia, come di consueto, sulle spalle di Berrettoni e Lorenzini entrambi a secco di gol da alcune giornate.
Davide contro Golia. Chi si attendeva una Colligiana chiusa e pronta a fare le barricate rimane deluso: i padroni di casa restano si in dieci dietro la linea del pallone, ma sono reattivi e determinati una volta riconquistato a servire la punta Tranchitella. Il problema per il bomber toscano (per lui 15 reti in stagione) è che né Pavesi e tantomeno Jidayi sono disposti a concederli più del dovuto. Il risultato è che la Colligiana, sebbene non lesini grinta e spirito di sacrificio non arriva mai ad impensierire Grillo con una manovra palla a terra. L’atteggiamento dei padroni di casa è una manna per il Soccer Team: gli spazi che si aprono davanti a Chiopris Gori, Fabiano e Berrettoni sono troppo golosi per non essere sfruttati. È proprio questo terzetto fantasia, con l’apporto determinante di Lorenzini come boa centrale e finalizzatore, a creare i maggiori pericoli. Le palle gol vengono a raffica: al 6’ Lorenzini conclude a lato un contropiede innescato da Fabiano, al 10’, uno schema su calcio di punizione, permette a Lorenzini prima e Berrettoni poi di battere a rete senza fortuna, al 14’ Berrettoni ruba palla dentro l’area di rigore, salta Pobega ma conclude a lato. Si gioca a una sola porta, la Colligiana ci mette tanta grinta e determinazione per chiudere centralmente ma fatica tremendamente a contenere le sfuriate sulle fasce laterali: sulla destra Fabiano tende ad accentrarsi, per cercare il fraseggio con Berrettoni, liberando lo spazio per gli inserimenti di Basso, dalla parte opposta Chiopris Gori e Beccia mettono in fila una sovrapposizione dietro l’altra. A far girare la “macchina perfetta” c’è la sapienza tecnico-tattica di Achille Mazzoleni, vero faro del centrocampo giallorosso. Le motivazioni sono alte, la posta in palio determinante per il futuro e la risposta della squadra è di quelle che lasciano pochi dubbi sul reale valore di questo team. Berrettoni è incontrollabile, su di lui gli avversari commettono sistematicamente fallo ma non basta perché al 21’ l’attaccante prima chiama Basso all’inserimento eppoi va a raccogliere, con una magia di tacco, il cross. Palla ancora fuori di poco. Sembra una maledizione ma l’incantesimo potrebbe rompersi al 30’: lo scambio tra Berrettoni e Lorenzini consente a Fabiano di incunearsi in area e, a tu per tu con il portiere, cercare il secondo palo. Ancora una volta Giusti è costretto agli straordinari per impedire il vantaggio giallorosso. La Colligiana, annichilita su piano della manovra e incapace di trovare le giuste contromosse per arginare la prepotenza del Soccer Team sulle corsie laterali, fatica a capirci qualcosa ma al 36’ passa in maniera del tutto incredibile e imprevedibile in vantaggio grazie al primo tiro della sua partita (su punizione) verso la porta difesa da Grillo. E come a chiudere il cerchio della scalogna, la deviazione decisiva è di Lorenzini. Un autogol dunque. “In carriera non credo di aver mai visto un primo tempo del genere” – assicura sbalordito Giorgio Roselli al termine dell’incontro. Eppure il calcio è anche questo, la vecchia legge non scritta del gol sbagliato e gol subito si materializza ancora una volta.
Voglia e spregiudicatezza ma non basta. Al rientro in campo dopo l’intervallo i ritmi sono decisamente più blandi. Per dieci minuti non succede praticamente niente ma basta un tiro di Tranchitella al 14’, controllato senza problemi da Grillo, per risvegliare la formazione di mister Roselli. I giallorossi si rimettono a macinare gioco con insistenza, Roselli dà adito a questa tendenza inserendo Rondon e Turetta per Staiti e Chiopris Gori. La prova di quest’ultimo risulta ancora insufficiente, non riesce ad esprimere le sue qualità perché appare ancora avulso dai meccanismi di squadra. Il doppio cambio assicura un ulteriore cambio di passo e riesce ciò che era stato sempre e solo sfiorato nel primo tempo: il gol. È il 16’ Basso pennella nel mezzo, Turetta di testa allunga per Berrettoni che in spaccata fa secco Giusti. E' l’1 a 1 della speranza che dà ulteriore vigoria agli attacchi bassanesi. Il tempo per buttarla nuovamente nel sacco ci sarebbe eccome, palla a terra e nei fraseggi in velocità Fabiano, Rondon, Turetta, e Berrettoni sono incontenibili ma si è fatta sentire la mancanza di un uomo d’area capace di tramutare in rete la mole di gioco prodotta dalla squadra. Alla ricerca del gol vittoria gli ospiti si espongono ai rapidi contropiedi di Donati e Tranchitella che sfondano principalmente a sinistra, dove Beccia si preoccupa quasi esclusivamente di mettere in area palloni invitanti, rischiando pure di mettere a segno il gol della beffa. Al 34’ Roselli interviene per correggere la situazione, richiama Fabiano per Favret e Rondon può così tornare a giocare in una posizione più consona alle sue caratteristiche. Il Bassano ci crede ancora ma non sono sufficienti nemmeno i cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara e l’espulsione al 45’ di Pobega a modificare il parziale. I giochi sono ancora aperti ma da qui in avanti, a partire dalla sfida interna con il CuoioPelli, il Bassano dev’essere più forte di tutto, anche della sfortuna.
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