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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
“C’è rammarico ma anche convinzione di farcela”
Giorgio Roselli: “Bassano almeno alla pari con la capolista. Abbiamo avuto le occasioni migliori ma siamo mancati di concretezza”.
Pubblicato il 21-04-2009
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Mister Roselli si concede ai taccuini dei cronisti in sala stampa con la consueta disponibilità. Ma il suo volto è tirato, l’espressione del viso tradisce chiaramente una punta d’amarezza aldilà delle dichiarazioni di facciata. “Abbiamo giocato poco più di un’ora al massimo, cercando in tutti i modi di portarci in vantaggio con almeno tre nitide occasioni da rete. Purtroppo non ci siamo riusciti, anche per merito loro, e non siamo riusciti a portare a casa la vittoria. Uscire indenni da questo stadio è importante perché i giochi rimangono aperti, anche se è innegabile che vincendo avremmo fatto un balzo quasi decisivo in ottica spareggi”. In effetti le possibilità di vincere c’erano tutte, le stesse sostituzioni di Ghosheh e Berrettoni per Turetta e Rondon erano un segnale altamente significativo del proposito, da parte del tecnico, di cercare di agguantare i tre punti: -“La mia volontà era proprio quella di dare una scossa, ritmo e convinzione nel cercare la via del gol. Ma a quel punto la partita stava scemando, sarebbe servito uno spunto però quando è arrivato Pardini ha fatto una parata che ho visto raramente in questa categoria (su tiro di Lorenzini ndr)”. A questo punto, però , le cose sono sempre più complicate, le gare da disputare sempre meno e un avversario comunque tostissimo da superare: -“E’ vero, la speranza che al termine dell’incontro con la capolista ci fossimo trovati davanti alla Cisco c’era. Però, ripeto, è ancora tutto in gioco, abbiamo un punto di svantaggio (due in caso di arrivo a pari punti a causa del vantaggio dei romani negli scontri diretti) e quindi ce la giocheremo fino alla fine”. Il rammarico sta nel fatto che le occasioni migliori le ha avute il Bassano, formazione che mostra sempre maggiori progressi e si sta lentamente avvicinando ai suoi veri livelli, che nel secondo tempo non ha corso nemmeno mezzo rischio e quindi ci si aspettava un atteggiamento diverso, più propositivo, come Roselli stesso ha cercato di imprimere con i cambi: -“Onestamente i punti in palio erano pesanti, il dispiacere deriva dal fatto di non aver concretizzato le occasioni create in precedenza. Poi, ovviamente, non si può pretendere che il Bassano sia così forte da non incontrare difficoltà, soprattutto contro un avversario come il Figline”. Rispetto alle ultime prove abbiamo visto Fabiano agire, in fase offensiva, più da trequartista che da centrocampista di fascia. Una specie di albero di natale con lui e Berrettoni alle spalle di Lorenzini: -“In realtà il nostro sistema di gioco non cambia mai di molto. Sicuramente, però, i compiti di Fabiano sono influenzati dal compagno che gioca sull’out opposto. Con Beccia in campo può osare di più, come oggi, se, invece, giocano Chiopris Gori o Turetta deve prestare maggiore attenzione alla fase difensiva”.
Gianni Fabiano, 24 anni, 5 gol per lui in stagione (foto Andrea Martinello)
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