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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Una carica pazzesca
Un presidente caterpillar. Un concentrato di energia e amore per Bassano e i bassanesi. Fabio Campagnolo spiega i suoi progetti. E c’è da rimanere a bocca aperta
Pubblicato il 24-07-2018
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In principio dissero: “L'entusiasmo del presidente contagerà tutti”. Ma è francamente difficile abituarsi ad una specie di valanga energetica, un flusso ininterrotto di positività come quello emanato da Fabio Campagnolo. Il “lord della Folgore” potremo soprannominarlo. Nel giorno stabilito, a tre settimane dalla presentazione del rinato Bassano, vengono resi pubblici alcuni programmi, la gran parte dei quali non hanno attinenza strettamente calcistica bensì, ed è molto più importante come più volte abbiamo cercato di sottolineare, sociale. Il Bassano Calcio ha e deve mantenere una primaria funzione sociale (oltre che economica ovviamente) ed è per questo che le sue sorti devono stare a cuore anche di chi segue poco lo sport. Ed è per questo che è incomprensibile per chi scrive digerire certi discorsi da parte di tifosi del Vicenza che vivono nel bassanese. A questo punto non stupirebbe che alcuni soggetti avessero esposto la bandiera biancorossa anche quando ci hanno strappato la Motorizzazione civile e il Tribunale per trasferirli a Vicenza. Fortunatamente l’Ulss ancora regge… Chiudiamo la parentesi e torniamo a parlare dei progetti, ben undici, studiati affinché i soci possano incanalare le proprie energie, competenza, esperienze al servizio della collettività attraverso il Bassano FC.
Comportamento signorile. “Pensavamo di ricordare il 2018 per i mondiali invece quest’anno passerà alla storia cittadina per la rinascita del Bassano – inizia la disamina Fabio Campagnolo –. Siamo partiti con il Mussolente perché lì non c’era più la volontà di proseguire. Il Mussolente militava in Prima Categoria ma abbiamo avuto la possibilità di comprare una categoria superiore, sul tavolo avevamo due opportunità. Ci abbiamo pensato ma poi ci siamo confrontati con quelle realtà, realtà fatte di persone che ci hanno fatto capire di non voler perdere la loro squadra, la loro identità. Se avessimo proseguito per quella strada per prendere una scorciatoia, avremmo appiccicato al nostro stemma una macchia indelebile. Avremmo fatto rinascere il Bassano con un gesto barbaro, prepotente, invece siamo convinti che ogni storia indimenticabile debba nascere con un atto d'amore. E noi siamo qui, qualcuno non fisicamente causa impegni, perché amiamo il nostro territorio e per le persone che ci vivono abbiamo fatto un atto d'amore”.

Tante persone, tanta passione per il Bassano in piazza Castello degli Ezzelini
Unire le forze. “Vedere la sala piena è una cosa che mi riempie il cuore. Il mio obiettivo era di arrivare a 30 soci il primo anno, invece, dopo tre settimane siamo arrivati a quaranta (che diventeranno quarantadue nel corso della serata). Un risultato incredibile. Se sapremo lavorare assieme potremo fare qualcosa di spettacolare. Gli imprenditori veneti sono famosi in tutto il mondo per saper realizzare i loro sogni e per essere perseveranti nell’inseguirli. Saremo tutti uguali. Le idee devono valere per come vengono dette e per quanto oggettivamente valgono, non per chi le dice. Per esempio se una buona pensata arriva da un socio che ha poche quote va premiata anche se contrasta con una idea meno positiva sostenuta da chi ha il 70%. Eppoi in questa avventura volevo gente innamorata di Bassano e qui vedo tanti innamorati. Unire le forze, le idee, le energie e l’entusiasmo di persone capaci non può che portare a risultati positivi. Se al Bassano non verranno concesse deroghe, come invece al Vicenza, e ripartiremo dalla Prima Categoria vorrà dire che avremo la possibilità di vincere un campionato in più”.
Undici progetti. “Chi entra nel Bassano deve sposare undici progetti e ogni socio può scegliere a quale dedicarsi. I progetti sono 1) area tecnica, rapporto con staff e giocatori; 2) area amministrativa che riguarda budget, analisi delle spese, ecc; 3) area medico sanitaria; 4) area comunicazione e marketing; 5) settore giovanile che non partirà quest'anno ma iniziamo ad analizzare bene la situazione perché lo riteniamo un aspetto troppo importante; 6) abbellimento dello stadio, biglietteria, manto erboso; 7) progetto bambini allo stadio, con tanto di sala giochi. I bambini sono il futuro, per ambire a certi traguardi bisogna avere una tifoseria affezionata e un sentimento comune; 8) progetto disabili, far conoscere la disabilità ed eliminare barriere architettoniche; 9) promuovere lo sport a livello locale con manifestazioni, far conoscere allo stadio il mondo degli altri sport perché per i giovani praticare sport deve essere una priorità; 10) promuovere iniziative culturali e momenti conviviali che coinvolgano la città di Bassano. Il 29 agosto stiamo organizzando una cena favolosa sotto le stelle in piazza Libertà; 11) iniziative verso le fasce più deboli per i bambini e anziani del territorio”. Infine permettetemi un ringraziamento enorme ai Fedelissimi che ci hanno dato un supporto incredibile. Gian Antonio Bertoncello è un caterpillar, non faccio nemmeno in tempo a chiedergli una cosa che è già tutto imbastito e organizzato. Dalla raccolta firme, al supporto per i ragazzi in ritiro, al rinfresco di questa sera. Avercene di persone come lui e i Fedelissimi. Grazie”.
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