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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bilancio calciomercato
I giallorossi hanno cambiato davvero molto. Risolta brillantemente la grana portiere, il rientro di Stevanin alza il livello della retroguardia. Qualche dubbio in più a centrocampo quando manca poco alla chiusura delle contrattazioni
Pubblicato il 31-08-2017
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La fatidica domanda è: il Bassano si è rinforzato rispetto a quello che ha iniziato la scorsa stagione? Inutile che ci nascondiamo dietro un dito, quello appena iniziato è il torneo nettamente più importante per i giallorossi del Grappa dopo l’annata 2013/14 che ha sancito la rinascita del rapporto tra il Soccer Team e la famiglia Rosso oltre all’ingresso della schiera di soci che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare. La risposta dunque? Vi diciamo la nostra ma saremo anche curiosi di sentire l’opinione di quei lettori che da anni seguono con passione il nostro Bassano. Analizziamo reparto per reparto.
Porta: + . Senza ombra di dubbio c’è stato netto miglioramento. E non servono tante parole per giustificarlo visto che l’estremo difensore è stato in assoluto la falla, dopo gli infortunati, che ha fatto affondare la nave giallorossa nella gestione D'Angelo. Peccato per Gian Maria Rossi, uno dei boss del Bassano più forte di sempre, frenato da una serie inverosimile di guai fisici. Probabilmente anche per un discorso legato al numero di over Rossi non è potuto rimanere nelle vesti di vice dove è arrivato Wladimiro Falcone. Matteo Grandi, dopo le esperienze accumulate tra Catanzaro e Latina, è pronto a riprendersi la porta giallorossa.
Difesa: + . Il rientrante Stevanin per Crialese, Barison per Trainotti e Andreoni per Formiconi. Aspettando di vedere all’opera in più gare il nuovo terzino destro, di cui lo stesso Bizzotto ha parlato un gran bene, per il resto la crescita c’è. La si tocca con mano sopratutto nella fascia mancina dove il Bassano targato Magi trova un giocatore che non sbaglia un cross e che sa difendere oltre a farsi valere di testa. Karkalis ha iniziato bene, Barison se concentrato è un difensore straripante.
Centrocampo: - . Proietti è Proietti. Giovane/esperto, regista/equilibratore. Giocatore bandiera e in forte ascesa che raramente ha sbagliato un colpo. Non a caso ha convinto Zeman a dargli subito una maglia da titolare al Pescara in B. È da verificare se Botta, che a livello di curriculum è meglio, si calerà nella parte ai livelli che hanno contraddistinto la parte più smagliante della sua carriera. L’acquisto sembra indovinato però il responso lo darà il rettangolo verde. Salvi ha le doti e l’esperienza per giocare ovunque garantendo un certo rendimento, Proia un giovane che già conosce la serie C. Rispetto al termine dello scorso campionato, con Zibert e Gerli in grossa difficoltà e gli altri rotti, sicuramente meglio. Rispetto al trio Falzerano-Proietti-Laurenti qualche dubbio in più viene naturale.
Trequarti: = . Il confronto sta in Venitucci vs Candido. L’ex Juventus va riscoperto dopo la parentesi poco felice con Jaconi e a Fano è piaciuto. Candido ha mostrato lampi di gran classe ma pure mantenuto un terzo di quanto promesso anche per i noti problemi fisico/posturali. Dipenderà dal modulo scelto da Magi ma Gashi fa intravedere potenzialità inesplorate. Quello che mancherebbe sarebbe un colpaccio di quelli che il BV ha spesso regalato ai suoi tifosi. A parte la sfortunata parentesi Rantier, comunque arrivato come un pezzo grosso, ricordiamo gli innesti di Berrettoni, La Grotteria, Nolé e dello stesso Misuraca. Se qualcosa in più si voleva fare, viste premesse e promesse estive, è con un pezzo da novanta che si poteva intervenire.
Attacco: + . Fuori Maistrello, dentro Diop. Tommy aveva bisogno di un ambiente per rilanciarsi e per il tipo di gioco di Magi il senegalese è più adatto. Abu è un diamante grezzo che piace assai al tecnico pesarese. Se verrà sgrezzato in tempi rapidi a guadagnarne sarà tutta la squadra.
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