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Il Bassano Virtus non esce dal suo letargo. Questa in sintesi la disamina della partita che ha visto opposti i giallorossi (oggi in maglia bianca) alla Giacomense. Il glorioso teatro dello stadio “Paolo Mazza” di Ferrara avrebbe, di certo, meritato ben altra partita. La squadra appare ancora in cerca della sua identità , forse più mentale che tattica, condizione necessaria per avere la meglio contro un avversario non trascendentale. Pareggio in trasferta che permette agli uomini di mister Roselli di allontanarsi di un punto dalla zona a calda ma che vede allontanarsi (definitivamente?) l’ultimo posto della griglia playoff, ora cinque punti. La prossima gara, al “Mercante”, con una formazione d’alta classifica come il Celano, può rappresentare l’ultima chiamata possibile.

Le scelte. Nella 4-4-2 titolare fa il suo debutto, al posto di capitan Pavesi, il nuovo acquisto Jidayi nel ruolo di centrale difensivo in coppia con Zattarin. Corsie esterne presidiate da Basso a destra e Beccia a sinistra. Il centrocampo a quattro prevede ancora l’esclusione di Achille Mazzoleni. Il regista si siede in panca con De Simone, in campo la cerniera centrale è formata da Favret e Staiti con Chiopris Gori (anche lui al debutto in giallorosso) a destra e Fabiano sulla fascia opposta. Il peso dell’attacco poggia sulle spalle di Berrettoni e Lorenzini.

Emanuele Berrettoni, 27 anni. Con il gol segnato a Ferrara si porta a 13 in classifica marcatori (foto Andrea Martinello)

Buon atteggiamento. Il nuovo corso tecnico prevede una formazione accorta, prudente, che sappia essere pericolosa davanti. Ma mentre le prime due voci vengono ottenute manca una soluzione di continuità per quanto riguarda la pericolosità offensiva. Questo, almeno, fino al gol di Emanuele Berrettoni al 14’: il capocannoniere del Soccer Team, in contropiede, parte da sinistra, si accentra, salta un uomo e fulmina Menegon. È l’1-0 che potrebbe costringere la Giacomense ad uscire dalla trincea nella quale stava rintanata e a prestare il fianco alle veloci ripartenze di Berrettoni, Fabiano e del debuttante Chiopris Gori. Non accade nulla di tutto ciò perché passano appena due giri d’orologio e i grigiorossi sono abili e fortunati a pareggiare approfittando del fatto che i bassanesi non sono reattivi a riposizionarsi dopo aver acquisito il vantaggio: è Di Loreto ad irrompere in area e a correggere con una zampata il cross proveniente da sinistra. Si tratta dell’ennesima ingenuità di una stagione che non passerà alla storia di questa società per concentrazione e l’applicazione nella fase difensiva. Da lì in avanti, per tutto il primo tempo, è sempre e solo il Bassano ad avere le occasioni per violare nuovamente la porta ferrarese come al 26’ quando Lorenzini non riesce a vincere il duello a tu per tu con il portiere avversario. Il gol, però, non arriva e si va al riposo sul risultato, decisamente stretto, di 1-1.

Troppo lenti, troppo prevedibili. Le premesse, per vedere un secondo tempo all’altezza sono, dunque, buone. L’ottimismo e la fiducia vengono, però, smentiti clamorosamente. Nella ripresa sono solo due le occasioni da segnalare: una punizione a giro di Berrettoni che sfiora il palo alla destra di Menegon e una bella azione personale di Fabiano che, dopo aver saltato due uomini, fa partire un sinistro che si perde a lato al 37’. Poco per poter sperare in qualcosa di più di un pareggio, non sufficiente per mettere sotto un’onesta Giacomense che fa della forza fisica e della corsa le sue armi migliori. Il Bassano non sfonda perchè mantiene i ritmi troppo bassi e la circolazione di palla non è assolutamente fluida anche per l’assenza di un regista vero (a tal proposito non si trova un perché della nuova esclusione di Mazzoleni, rimasto a scaldarsi a bordo campo per tutta la ripresa). Non incide nemmeno l’ingresso di Bisso al posto di Lorenzini a 10 minuti dal gong finale. Finisce così in pareggio una partita mediocre che deve far riflettere e, magari, rivedere gli obiettivi stagionali. L’ultima chiamata sembra proprio essere il match casalingo di domenica prossima con il Celano.