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Marco Polo
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Le spiegazioni di Seeber
Il massimo dirigente racconta la sessione di mercato appena conclusa mentre D’Angelo prepara la partita di domenica contro il Lumezzane, mattatore dei giallorossi all’andata.
Pubblicato il 03-02-2017
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Dopo mesi di assenza è tornata la pioggia sulla città del Grappa ma il Soccer Team deve far splendere il sole sulla sua classifica inseguendo un prezioso successo contro il Lumezzane. La nuova emergenza a centrocampo – Bianchi fuori un mese e mezzo, Zibert squalificato e i due nuovi Gerli e Ruci aggregati al gruppo solo da pochi giorni – non scoraggia la truppa di Luca D’Angelo, non c’è né il tempo né la necessità. Contro il Lumezzane, domenica al Mercante ore 18:30, si fa sul serio. I lombardi sono la miglior retroguardia del campionato nonché la formazione che nella gara d’andata approfittò di un Bassano troppo scolastico per infliggerli la prima e unica sconfitta prima del periodo nero cominciato con la Maceratese.
La riflessione del direttore. Ma come è cambiata la squadra dopo il mercato di gennaio? A spiegarlo è lo stesso dg Seeber: «Il cambio di modulo dal 4-4-2 al 4-3-1-2 ha modificato le esigenze di composizione della rosa, in particolare erano necessari più mezzali e meno esterni. Falzerano è stato precocemente sostituito con Zibert, che è un ottimo profilo. Per quanto concerne Cavagna è stata l’Atalanta a chiederci di trovare una soluzione che gli permettesse di giocare di più e quindi abbiamo fatto in modo di agevolare una società amica. Al suo posto siamo soddisfatissimi di aver ingaggiato Gerli, primariamente regista ma capace di disimpegnarsi anche come interno, giocatore ambito da moltissime compagini di LegaPro. Non ci siamo fermati qui, la continua emergenza in mediana e il lungo infortunio di Bianchi ci hanno fatto propendere per ingaggiare un altro giocatore di spessore. L’idea era Bobb, con il Chievo ci eravamo già scambiati le carte firmate ma il giocatore si era promesso sia a noi che al Padova. Il Chievo si è impuntato col ragazzo ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto abbiamo virato su Ruci, elemento che avevo seguito quando militava in D nella Vis Pesaro. Per quanto riguarda l’attacco ci sentiamo coperti e soddisfatti». A lasciare, invece, un po’ perplesso chi scrive è la cessione di tre giovani prospetti che in un futuro non tanto distante avrebbero potuto far parte della prima squadra. I 2000 Munari e Parolin sono finiti in prestito biennale rispettivamente al Torino e alla Spal mentre il 1999 Piazza in prestito al Novara: «Queste operazioni effettuate con società che dispongono di un’ottima rete di scouting ci inorgoglisce perché significa che stiamo lavorando bene. In questi casi non è possibile opporsi per evitare di togliere ai ragazzi l’opportunità di giocare ad alto livello. Saranno per loro esperienze molto formative sapendo che se non dovessero sfondare avrebbero comunque la possibilità di rientrare alla base con alle spalle un’esperienza fortificante». Anche Stefano Rosso è intervenuto sull’argomento: «Noi siamo molto attenti ai giocatori che si formano nel settore giovanile giallorosso. Stiamo attenti e vigiliamo, mai e poi mai manderemo dei ragazzi allo sbaraglio in società garibaldine solo per mettere in tasca mille lire. Ci teniamo davvero tanto al vivaio».
Urban Zibert al debutto in giallorosso. Lo sloveno a Bolzano è stato espulso e dovrà scontare due giornate di squalifica foto Claudia Casarotto)
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