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I giallorossi riusciranno a riscattarsi a Gubbio? Smetteremo di veder incassare certi gol incomprensibili? La squadra saprà lasciarsi alle spalle lo shock del Forlì? Cambierà qualcosa D’Angelo?
Pubblicato il 09-12-2016
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Il Bassano che non sa più vincere, contro il Forlì ha dato una pessima immagine di sé stesso. La ferita che si sperava venisse suturata con i risultati, oltre che con le prestazioni, è invece ancora lì grondante sofferenza. La classifica, in realtà, non è compromessa. Fin dall’estate si è sempre ribadito che l’obbligo di vincere il campionato risiedeva, e risiede, a Venezia, a Reggio Emilia, a Parma. La questione è che sono stati proprio i giallorossi a «far venire la bocca buona» a chi li segue da vicino, a dare un’immagine da squadra d’alta classifica a tutta l’Italia che segue la vecchia serie C. Le vittorie convincenti ed entusiasmanti negli scontri diretti, i trofei pregiati della Reggiana, del Pordenone, del Padova, della Samb e la prestazione di Parma gli abbiamo visti tutti con i nostri occhi, non sono state allucinazioni. Le settimane in vetta alla classifica, il gioco ficcante ed innovativo espresso, la cazzuta determinazione messa in mostra non possono essere derubricate come sogno di mezza estate. Ricordiamo che il Bassano finora ha sbagliato o comunque giocato in maniera insufficiente a Lumezzane, un tempo contro il SudTirol e uno contro la Feralpi: una miseria rispetto alle diciassette partite disputate. E proprio per difendere quanto di buono prodotto da luglio in avanti che il Forlì andava azzannato, cosa che non è riuscita in toto nemmeno nel secondo tempo. Vedremo se le riflessioni e i confronti maturati nelle quattro mura dello spogliatoio sortiranno una vera reazione, anche d’orgoglio.
Verso Gubbio. L’attualità parla della trasferta di Gubbio. Gli eugubini, nei quali gioca l’ex Daniele Ferretti, sono reduci da due sconfitte contro Reggiana e Venezia, sono appaiati al Soccer Team in classifica con a 28 punti e sono pronti a dare del filo da torcere ad un Bassano che lontano dal Mercante ha vinto appena due volte. Gubbio peraltro rabbioso per le modalità con cui sono arrivate le due immeritate sconfitte con arancioneroverdi e granata.
Luca D’Angelo ritrova sia capitan Bizzotto che Minesso e molto probabilmente continuerà con il 4-3-1-2, se non altro per far convivere Minesso, Laurenti e Falzerano. In questa ipotesi il vice Proietti, qualora il vice capitano non dovesse farcela, sarebbe Bianchi. L’alternativa è il ritorno al 4-4-2 magari con una mediana più robusta composta centralmente da Bianchi e Cenetti. In ogni caso, al di là dei moduli, bisogna darsi una svegliata in fase difensiva. Certi gol una difesa con le qualità di quella bassanese, se concentrata, non li prende. La galleria degli orrori, dopo qualche scivolone di inizio campionato, ricomincia con la Samb e prosegue con l’AlbinoLeffe, la Feralpi (!), il Parma e il Forlì. Il rendimento di qualche singolo si è inspiegabilmente inabissato e quando si prende questa mole di gol è francamente difficile raddrizzare le partite.
Da salvare. Dal pareggio casalingo contro i romagnoli, non tutto è da buttare. In primis il ritorno al gol di Laurenti e Maistrello. Il centrocampista è un esempio di come nel calcio, con la volontà, le cose possono cambiare in fretta. L’anno scorso era la quarta scelta, quest’anno è uno dei jolly più preziosi e incisivi a disposizione di D’Angelo. Il discorso vale in parte anche per Maistrello. L’attaccante aveva bisogno di un gol per sbloccarsi, è l’unica punta con determinate caratteristiche quindi non si può prescindere dal suo apporto, specie nelle partite più bloccate.
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