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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Quanti rimpianti al Tardini!
Non gira, non vuol girare, la ruota per il Bassano. Non basta un secondo tempo giocato nella metà campo ducale per ritrovare i tre punti. Pareggio stracolmo di rimpianti. Gol giallorosso di Minesso su rigore
Pubblicato il 03-12-2016
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PARMA-BASSANO 1-1
Parma Calcio (4-3-3): Zommers 6; Nunzella 5, Canini 6, Lucarelli 6,5, Benassi 5,5 (1’ st Messina 6); Corapi 6,5 (37’ st Evacuo 6), Scavone 6, Baraye 6,5; Ricci 5,5 (26’ st Giorgino 6), Calaiò 5, Nocciolini 6.
Una delle conclusioni di Grandolfo
A disp. Coric, Saporetti, Miglietta, Mazzocchi, Melandri, Guazzo, Dodi, Simonett, Fall. All. Morrone.
Bassano Virtus (4-3-1-2): Bastianoni 6,5; Formiconi 6, Pasini 6,5, Bizzotto 6,5, Crialese 7; Cenetti 6 (30’ st Laurenti 6,5), Proietti 7, Bianchi 6,5; Minesso 6,5; Fabbro 6,5 (48’ st Maistrello sv), Grandolfo 5 (46’ Barison sv).
A disp. Piras, Rantier, Candido, Tronco, Cavagna, Soprano, Bortot, Lancini. All. D’Angelo
ARBITRO: Vecchi di Lamezia Terme
RETI: 35’ pt Minesso rig (BV), 42’ st Baraye (P)
NOTE: -
SPETTATORI: 10 mila circa
AMMONITI: Baraye, Minesso, Bizzotto, Giorgino
ESPULSI: Lucarelli, Bizzotto
ANGOLI: 5-5
RECUPERO: pt 1’; st 3’
Parma. Partita stregata o gol nell’aria? Il dubbio giallorosso aleggia per lunghi, interminabili, minuti sullo stadio Tardini. E quando, finalmente, si gonfia la rete di Zommers, sul più bello dunque, il Parma trova la mischiona del pareggio, propiziata dalla bestia nera Evacuo e trovato da Baraye. Ingiusto, ingiustissimo, da rendere nero il fine settimana anche al più inguaribile ottimista. I tre punti sfuggono, ancora. Perché? Perché c’è sfiga, c’è imprecisione, c’è che ogni cross in area giallorossa scatena lo stesso panico che c’era a Saigon quando gli americani decisero di abbandonare il Vietnam, c’è che l’arbitro non vede un mani in area gialloblù grande come il Big Ban, c’è che se si sbaglia un 3 contro 1 in fase offensiva può capitare poi di essere puniti da un episodio. Povero diavolo di un Bassano, poveri ragazzi, poveri tifosi del Soccer Team. Francamente non è meritocratico, non c’è giustizia, nel vedere la formazione di patròn Renzo Rosso – presente all’ennesima trasferta – uscire con un misero punto dal punto da uno stadio meraviglioso come il Tardini dopo una ripresa dominata in lungo e in largo.
Le scelte. L’assenza di Falzerano, uno che avrebbe tranciato in due il Parma di questi tempi, e la non perfetta forma di Laurenti spingono D’Angelo ad un centrocampo muscolare con Bianchi e Cenetti ad accompagnare Proietti.
Equilibrio. Che stadio! La prima esclamazione non può che riguardare il Tardini, più che un impianto sportivo sembra di entrare nella plancia di un’astronave. E che tifo. Non a caso il Parma qualche anno fa era una delle sette sorelle del calcio italiano... Esserci è un piacere, un vero piacere. Bene, chiusa la doverosa premessa, rimesso in testa il cappello dopo lo chapeau, iniziamo a raccontare di una gara subito molto intensa, approcciata dall’inizio con la bava alla bocca dalle due squadre. Parma e Bassano si alternano nel condurre le danze, iniziano meglio i giallorossi che però beccano un paio di ripartenze che portano Ricci a scheggiare la traversa e Nocciolini sfruttare, male per fortuna, l’immancabile marcatura allegra dentro l’area. Le occasioni crociate «spaventano» un po’ gli uomini del Grappa. Il baricentro si abbassa e con esso arrivano, però, le prime occasioni: Proietti e Grandolfo da fuori scoccano dei bei dardi verso Zommers. La partita è equilibrata, gli ultimi risultati condizionano un po’ sia l’una che l’altra compagine. Al 33’ Bastianoni è super nel neutralizzare un colpo di testa di Calaiò poi l’arbitro è distratto per non vedere una braccio largo che intercetta e ferma una conclusione potente di Bianchi. Chiude il primo tempo un bel cross di Crialese, Grandolfo vi si avventa ma non riesce a girare sufficientemente, non era comunque facile.
Dominio bassanese. La ripresa si riapre con Baraye a sbagliare un cross ma il suo tentativo diventa un tiro che scheggia di nuovo la traversa. Risponde subito il BV con Grandolfo che sciupa addirittura la possibilità di presentarsi a tu per tu con il portiere calciando appena varcata la linea che delimita l’area. Grandolfo che subito dopo non riesce a ribadire in rete, sarebbe il suo classico gol, la respinta difficile di Zommer su un colpo di testa di Fabbro! Ma non c’è limite al peggio. Al 12’ il Bassano spreca addirittura un 3 contro 1. Grande cosa di Crialese che ruba palla, si scatena in ripartenza assieme a Fabbro e Grandolfo. Quello che capita dopo non si può raccontare. Andate a guardarlo su Sportube, se volete, se avete coraggio, noi non troviamo le parole. Raccontiamo piuttosto dell’aspetto più bello messo in mostra dal Soccer Team: una sorta di fraseggio avanti-indietro-avanti che sovente taglia le linee ducali, che libera i compagni d’attacco, che velocizza la manovra. Bellissimo davvero. Tocca al Parma stavolta «spaventarsi», abbassare il baricentro e soprattutto subire. Al 25’ finiamo le lacrime. Minesso scodella sul secondo palo per Pasini. Il difensore schiaccia troppo la palla da due metri. Lucarelli va a brutto muso contro il suo portiere, colpevole di non essere uscito. D’Angelo manda in campo Laurenti per Cenetti. In campo c’è solo, esclusivamente, il Bassano. Il dominio è pressoché assoluto, si gioca solo nella metà campo del Parma. Si vive un duplice sentimento: gol nell’aria o match stregato? Il dubbio rode il fegato più di un fiaschetto di whisky d’annata. Almeno fino al 33’ quando Nunzella cintura ripetutamente Fabbro in area. L’attaccante cade in ritardo ma l’arbitro il fallo l’ha visto, calcio di rigore. Dal dischetto Minesso non sbaglia. Mancano dieci minuti, entra Evacuo e il Parma getta pallone ripetutamente in area. Niente di clamoroso ma per i giallorossi questi traversoni sono piacevoli come bombe a mano. E al terzo tentativo, eccola là, il mischione produce una palla golosa per Baraye. Il centrocampista non sbaglia. Fine delle trasmissioni. Nel finale espulsi Bizzotto e Lucarelli.
Sala stampa. Visi scuri nella plancia del Tardini a partire dal tecnico Luca D’Angelo: «Avremmo meritato di vincere. Abbiamo giocato meglio, creato di più. C’è rammarico è evidente. Cosa dirò ai ragazzi per tirarli su di morale? Dobbiamo pensare che noi, piccolo Bassano, siamo venuti in un campo difficile, di enorme tradizione, e abbiamo giocato alla grande costringendoli a difendere tutti dietro la palla per lunghi tratti del match. È una piccola consolazione che però ci deve rendere convinti di poter fare grandi cose». Umore nero anche per Fabbro: «Avremmo dovuto prenderci i tre punti, non ci sono storie. Bisognava essere più scaltri, gestire meglio. Siamo arrabbiatissimi».
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