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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Calcio

Rimane l’onore delle armi

Finisce a Lecce l’avventura del Bassano 2015/16. Rimane l’amaro in bocca per una partita troppo condizionata da un rigore ed espulsione nei primi minuti in una giornata afosa.

Pubblicato il 15-05-2016
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LECCE - BASSANO 3-0

US Lecce (3-4-3): Perrucchini 6,5; Alcibiade 6, Cosenza 6,5, Abbruzzese 6; Lepore 7, Salvi 7, Papini 6 (21’ st De Feudis 6),Legittimo 6; Surraco 6,5 (32’ st Caturano 6,5), Moscardelli 6,5, Doumbia 6,5.

Grossa delusione per i giocatori del Bassano Virtus

A disp. Benassi, Bleve, Beduschi, Liviero, Sowe, Carrozza, Curiale, Lo Sicco. All. Braglia.

Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 5; Toninelli 6, Barison 6,5, Bizzotto 5, Semenzato 6; Cenetti 6,5, Proietti 6,5; Falzerano 7, Misuraca 5,5 (20’ st Piscitella 6), Candido sv (11’ pt Costa 6,5); Pietribiasi 6 (26’ st Maistrello 6).
A disp. Stevanin, D’Ambrosio, Soprano, Davì, Martinelli, Gargiulo, Voltan, Laurenti, Momentè. All. Sottili


ARBITRO: Baroni di Firenze
RETI: 12’ Moscardelli (L), 11’ st Salvi (L), 48’ st Caturano (L)
NOTE: -
SPETTATORI: 10 mila
AMMONITI: Abbruzzese, Bizzotto, Papini, Cosenza, Falzerano, Surraco, Proietti, Barison, Semenzato
ESPULSI: Rossi
ANGOLI: 3-3
RECUPERO: pt 2’; st 4’

Lecce. «Se fossimo rimasti in undici contro undici altri dieci minuti saremmo passati noi». Stefano Sottili a fine partita confida il pensiero del vice capitano Proietti. E chiunque abbia visto la partita non può che tornare al minuto 10 del primo tempo quando un errato fuorigioco di Bizzotto spalanca le porte al Lecce all’episodio che cambierà la storia dei playoff 2015/16 per entrambe le compagini giallorosse. Fino a lì in campo c’è una sola squadra, il Bassano, e quindi nessun riesce a togliersi dalla testa l’idea martellante che in parità numerica in semifinale sarebbe volato il sodalizio targato Diesel. Oltre all’eliminazione, il vivo rammarico sta nel non aver avuto la possibilità di giocarsela ad armi pari, perdere così lascia impotenti, lo spettacolo è rovinato. Un peccato incredibile. Eppoi c’è l’altro lato della medaglia: due clamorosi errori difensivi – bravo Costa ad evitare conseguenze peggiori sul secondo – e una difficoltà atavica di spedire la palla nella porta altrui. Pietribiasi e Piscitella potrebbero tranquillamente riaprire la contesa ma la mancanza di lucidità sottoporta non è un problema nuovo. Volendo spaccare il capello in quattro sarebbe da rivedere anche il secondo gol leccese, gran tiro di Salvi ma con un giocatore di casa in posizione di offside ad impallare la visuale a Costa. Auguriamo al Lecce di fare più strada possibile, l’impressione è però che senza un netto cambio di marcia pure i giallorossi pugliesi saranno presto in vacanza.

L’allenatore. Al termine dell’incontro Sottili si concede alle telecamere della Rai: «Perdere così brucia tantissimo, commettere un errore e subire gol ci sta. Prendere gol e rimanere in dieci invece ti ammazza. Rossi? Ha compiuto una scelta istintiva e l’istinto prevarica la razionalità. Nonostante tutto siamo rimasti in partita concedendo pochissimo e a 10’ dal termine, dopo quasi un’intera gara in dieci, abbiamo avuto due palle gol importanti per riaprirla». Il tecnico toscano analizza la prova dei suoi: «Non posso che congratularmi con i ragazzi, penso che tutti abbiano visto un Bassano coraggioso, sfrontato, libero di esprimere le sue potenzialità. Abbiamo scelto di giocare a viso aperto perché fa parte del nostro dna e perché difendere basso avrebbe significato portarsi in area Moscardelli&C., il gol è arrivato nella prima volta che il Lecce ha messo il naso fuori. Il futuro? Ritengo che sia stata una stagione molto positiva, siamo sempre protagonisti, abbiamo ringiovanito parecchio i ranghi. A mente fredda ci ritroveremo a parlare con la società perché un conto era discutere di serie C un conto di serie B».

Splendida illusone. Grande partenza dei giallorossi di Sottili al Via del Mare: tonici, reattivi, cattivi, convinti, tutt’altro che impauriti i ragazzi di Sottili si fanno valere. E collezionano tre tiri dalla bandierina a strettissimo giro di posta oltre che numerosi falli. Il Lecce, probabilmente, non si aspettava un approccio alla partita letteralmente mostruoso da parte della formazione di Bassano del Grappa e pare annichilito. In effetti i ragazzi di Sottili sorprendono un po’ tutti: un conto è sostenere a voce di voler andare a Lecce a fare la partita, un altro è farlo per davvero, con grandissima mentalità ed efficacia. I pugliesi sono ampiamente alla portata, purtroppo però…

Che mazzata… Al 10’ però al Soccer Team arriva un poderoso pugno alla bocca dello stomaco. Un pugno capace di stendere due bufali e un bisonte: alla prima occasione in cui il Lecce si affaccia in avanti (!!!) la linea difensiva bassanese sbaglia il fuorigioco, Surraco s’invola verso Rossi e il portiere lo atterra. Rigore ed espulsione. Nulla da dire sulla decisione del direttore di gara. Moscardelli trasforma. Sottili toglie Candido per Costa e vara un 4-3-2 con l’attacco sulle spalle di Pietribiasi e Falzerano. Oltre al gol da recuperare c’è la prospettiva di giocare almeno 80’ in inferiorità numerica. Che mazzata. Da diventare pazzi. Un calo di concentrazione pagato con il prezzo più alto possibile immaginabile.

Con le unghie e con i denti Il rischio è che possa finire in tragedia ma evidentemente nel dna del Bassano c’è un carattere inestimabile che gli permette di rimanere in partita. Nonostante tutto i sottiliani si riorganizzano, non prestano il fianco al Lecce, l’uomo in meno si nota meno del giusto, Pietribiasi&C. si sforzano di costruire qualcosa di importante tanto è vero che dopo l’espulsione di Rossi sono ben tre i giocatori di casa costretti a diversi interventi rudi per interrompere potenziali ripartenze che costano ai salentini altrettante ammonizioni.

Con fatica ma quelle occasioni… Mentre nell’intervallo Stefano Rosso rincuora i suoi, alla ripresa delle ostilità Falzerano scodella un rasoterra in mezzo all’area, Pietribiasi è ben posizionato ma all’ultimo istante ci mette il piede Cosenza, impedendo la semplice marcatura del Condor. Incredibile. Però poi ci vuole un miracoloso Costa per neutralizzare Moscardelli e Papini (!), occasionissima nate da un altro incredibile calo di concentrazione della retroguardia, stavolta un disimpegno allegro. Ok, il pericolo è scampato ma l’occasione ha il «merito» di dare coraggio ad un Lecce fin lì eccessivamente pauroso, inferiore rispetto al Bassano. E le conseguenze sono nefaste. La ritrovata carica salentina conduce dritta al 2 a 0, giunto a seguito di un missile da fuori area di Salvi. Stavolta il Soccer Team finisce davvero in ginocchio. Sottili guarda in panchina e sceglie Piscitella per sostituire Misuraca e quindi riproporre tre giocatori veramente offensivi. Poco dopo è il turno di Maistrello per Pietribiasi. Il match si trascina con il Lecce mai particolarmente convincente e un Soccer Team come minimo affaticato, forse più a livello mentale che fisico. Tuttavia in queste condizioni arriva un’ottima giocata di Falzerano per Piscitella con l’ex romanista che spara altissimo da pochi metri dalla linea di porta! Non finisce qui perché ancora Piscitella, imbeccato da Maistrello, s’inventa un uno contro tre che lo porta ad un tiro che avrebbe meritato miglior fortuna. Aver costruito le chance per riaprire una partita del genere e non capitalizzarle è come strappare un biglietto milionario della lotteria. Mea culpa mea grandissima culpa. Nel finale arriva anche il terzo gol leccese.

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