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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Il Bassano ci ricasca. È sempre fatal Renate
Il Soccer Team esce sconfitto da una partita che evidenzia una fase calante della formazione giallorossa. Il Renate approfitta di un errore bassanese per fare propria l'intera posta in palio
Pubblicato il 24-04-2016
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RENATE - BASSANO 1-0
Renate (3-5-2): Moschin 5,5; Teso 6,5, Malgrati 7, Riva 6,5; Anghileri 6, Graziano 5,5 (8’ st Valagussa 6), Pavan 6, Scaccabarozzi 7, Chimenti 5; Napoli 6 (35’ st Curcio sv), Ekuban 6,5 (26’ st Florian 6).
La rete che decreta la sconfitta dei giallorossi contro il Renate
A disp. Castelli, Solini, Sciacca, Ntow, Di Gennaro, Buongiorno, Galli. All. Colella.
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 6,5; Toninelli 6, Martinelli 6,5, Bizzotto 5, Stevanin 6,5; Davì 6, Proietti 6 (36’ st Laurenti sv); Falzerano 7, Misuraca 5 (12’ st Momenté 5,5), Candido 5,5 (23’ st Cenetti 6); Pietribiasi 6.
A disp. Costa, D’Ambrosio, Soprano, Gargiulo, Piscitella, Maistrello. All. Sottili
ARBITRO: Martinelli di Tivoli
RETI: 31’ st Napoli (R),
NOTE: -
SPETTATORI: 350
AMMONITI: Pavan, Riva, Bizzotto, Proietti, Anghileri, Stevanin
ESPULSI:
ANGOLI: 3-5
RECUPERO: pt 1’; st 1’
Meda (MB). Nel campo dove lo scorso anno è stata gettata una promozione in serie B che sarebbe stata meritatissima quanto sorprendente, i giallorossi ci ricascano facendo pochissimo per vincere una partita da portare a casa a tutti i costi e non facendo assolutamente nulla nemmeno per perdere. Ed invece una leggerezza di capitan Bizzotto, alle prese con un periodo in cui sta tirando il fiato dopo un’annata superlativa, spalanca le porte al solito Scaccabarozzi lesto a servire su un piatto d’argento a Napoli un pallone da tre punti. Siamo alla mezz’ora della ripresa ma né prima né dopo i giallorossi fanno sporcare i guantoni di Moschin. Il Bassano perde senza sapere perché. Le cause? Di sicuro qualcuno oltre a Bizzotto sta tirando il fiato. Misuraca per esempio, insostituibile in fase di non possesso, è in fase calante in quanto a idee, Candido deve maturare ma entra in gara troppo poco e se non ci fosse un indemoniato Falzerano l’encefalogramma giallorosso in avanti sarebbe piatto. L’unica nota positiva di una giornata nerissima, e per trovarli bisogna sforzarsi, sono i risultati di Padova e Alessandria, sconfitti i bancoscudati prossimi avversari dei giallorossi, fermati sul pari i grigi dell’ex Iocolano. I giallorossi devono essere bravi a non buttare via tutto, il bambino assieme ai panni sporchi, ma recuperare quella convinzione mentale e quella sfrontatezza che a Meda non si sono proprio viste.
Agonismo&attenzione. Stefano Sottili conferma l’undici vittorioso con qualche patema contro il Lumezzane, quindi con il Vardy giallorosso-Pietribiasi a guidare l’attacco ma anche il pressing giallorosso, con l’incontenibile Falzerano e Candido sugli esterni. Ed è da subito un match contraddistinto da grande agonismo quello del Città di Meda. Sia il BV che i padroni di casa giocano con grande attenzione, la pressione che viene esercitata sul portatore di palla è notevole, non c’è grande tempo per ragionare e nemmeno grandi spazi nei quali infilarsi. La prima emozione è un tiro di Proietti dopo un minuto, la seconda è una conclusione di Candido al 22’ con la porta sguarnita, dopo un pasticcio del portiere Moschin, ma Malgrati al limite dell’area ci mette letteralmente la faccia. La terza è però la più clamorosa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Proietti spara in mezzo una fucilata dal secondo palo, Pietribiasi ha l’intuizione di metterci la testa ma la sfera va a sbattere sulla traversa ribalzando fin quasi il limite dell’area! Le idee offensive sono partorite, è il caso di dirlo, solo a destra poggiando sull’estro e sulla velocità supersonica di Falzerano. È proprio lui a chiamare un dai e vai al tramonto della prima frazione con assit per Misuraca, il quale però non arriva all’impatto con il pallone. La partita scorre via senza sussulti, poi Bizzotto si complica la vita e per rimediare commette un fallo che gli costa il giallo e quindi la squalifica per il derby con il Padova. Giallo pesante considerando l’infortunio che terra fuori dallo scontro con i biancoscudati anche Barison. In chiusura di primo tempo il Soccer Team rischia di farsi sorprendere da un lancio per Scaccabarozzi. Il numero 10 nerazzurro controlla in corsa e spara sul secondo palo dove Rossi ci arriva con un guizzo provvidenziale.
Zero idee. La ripresa si apre con una grande intuizione di Falzerano che cambia gioco per Candido. L’ex Pro Patria controlla splendidamente con la coscia ma poi calcia troppo debolmente. La risposta dei nerazzurri è figlia di un contropiede portato da Scaccabarozzi ed Ekuban: l’attaccante è velocissimo, fa ammonire due giallorossi ed in generale è l’uomo più pericoloso della formazione di Colella. La gara giallorossa vive di alcune fiammate, fiammate che coincidono con l’accendersi fulminante di Falzerano. Davvero troppo poco in una partita da vincere ad ogni costo. Per dare una scossa al 12’ Sottili toglie Misuraca e inserisce Momenté, poi esce Candido per Cenetti, determinando un nuovo cambio di modulo che prevede tre centrocampisti e tre punte. I cambi non sortiscono alcun tiro in porta mentre una leggerezza difensiva costa il vantaggio nerazzurro. Bizzotto per evitare il corner favorisce l’azione di Scaccabarozzi. Il fantasista nerazzurro serve con precisione in mezzo all’area Napoli che da pochi metri non si fa pregare. La rete brianzola è una bastonata per un Soccer Team che non sta facendo niente per vincere ma ancor meno per perdere. La mossa della disperazione è l’ingresso di Laurenti per Proietti. Non succede niente, scorrono i titoli di coda.
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