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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Punto di forza o limite? Attacco sulle spalle di Fabbro
Lo strappo dei giallorossi di Sottili ha allungato la classifica. Il Bassano è solido, maturo, competitivo negli scontri diretti e con l’autostima a mille. Le prossime due giornate saranno decisive ma urge valorizzare il potenziale offensivo
Pubblicato il 22-03-2016
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Lasciato agli archivi il blitz di Mantova la truppa virtussina si è messa immediatamente al lavoro per affrontare il big match di giovedì sera (fischio d’inizio ore 18:00) contro il Pavia. Dopo ci sarà il tempo per rifiatare con la mini sosta pasquale e proiettarsi al derby di Cittadella, anch’esso importante per blindare il secondo posto: «Sono due partite difficilissime – spiega Falzerano – dove l’importante a questo punto sarà non perdere». Niente di più vero considerando anche l’ostico calendario che attende i quasi cugini del Pordenone. In effetti il bilancio del Bassano negli scontri diretti – e per scontri diretti intendiamo dalla Cremonese in su – è piuttosto lusinghiero: 6 vittorie, 6 pareggi e appena 2 sconfitte delle quali quella con la Feralpi tremendamente bugiarda, quella con il Pordenone tremendamente episodica. Il fatto è che Misuraca&C hanno dimostrato di trovarsi a perfetto agio contro avversari che affrontano la gara per vincere, sia giocando con pragmatismo, sia disputando prestazioni contraddistinte da ritmi altissimi, ottima personalità e giocate di qualità. Insomma constatazioni lusinghiere in vista di spareggi promozione che questo Gruppo non vuole lasciarsi sfuggire. I prossimi due confronti saranno nuovi, particolarmente interessanti, banchi di prova. Occhio però, lo stesso tecnico giallorosso – e alle sue parole si sono associati anche Falzerano e D’Ambrosio non pienamente soddisfatti della prestazione di Mantova – rimarca come per chiudere al meglio la stagione ci siano degli aspetti da migliorare. Lavorare sui difetti dopo cinque vittorie consecutive, probabilmente, sarà molto più agevole e produttivo.
Chi si rivede! Sarà un caso ma con il ritorno di temperature più miti e la possibilità di fermarsi più a lungo sul campo d’allenamento sono ritornati anche i gol su palla inattiva. C’è molto di questa specialità di casa Sottili nel filotto di risultati messi in fila dal Soccer Team dalla Giana Erminio in avanti. In particolare, le ultime quattro vittorie (Alessandria, Pro Patria, Pordenone, Mantova) hanno un aspetto in comune: sono state sbloccate a seguito di un calcio da fermo e tutte e quattro vedono per protagonista un difensore (Stevanin, Bizzotto, fallo da rigore su Bizzotto, D’Ambrosio). Ad arrotondare il risultato ci hanno pensato Candido, penalty di Misuraca e Falzerano. Allargando il discorso al girone di ritorno cinque gol e un rigore conquistato da centrocampo e difesa, nove gol dal reparto avanzato. Il dato è sufficientemente significativo: se da un lato le cose girano a mille (palle inattive, gol dei difensori), dall’altro continuano a mancare le occasioni e di conseguenza i gol. Tutto ciò ha un significato relativo nel senso che chiunque metterebbe la firma per proseguire su questi binari, non ha importanza da dove arrivano le marcature, non bisogna arroccarsi su posizioni estremiste. La grande solidità acquisita è un punto di partenza che conferisce una sicurezza inestimabile, però impostare delle soluzioni alternative che permettano un maggior peso offensivo – com’è vero il calcio potrebbero in futuro servire – accettare di prendere qualche rischio in più, pur in un ottica di equilibrio, per essere più efficaci nella produzione di palle gol non sarebbe affatto male. Evidentemente dipenderà dal tipo di partita da affrontare di volta in volta e dalla sua evoluzione ma qualche test sarebbe interessante iniziare a farlo proprio per non doversi trovare sguarniti qualora fosse necessario ricorrervi. Gettiamo la palla nel campo di Stefano Sottili e buttiamo lì un paio di idee: coppia Momenté-Pietribiasi (o Fabbro), utilizzare un giocatore veramente d’attacco sulla trequarti al posto dell’atipico Misuraca, rigiocare le carte Piscitella e Laurenti (ottima l’impressione offerta a Mantova) o altro ancora, giocatori di qualità con le caratteristiche più disparate certo non mancano.
Proteste per il gol inizialmente annullato a D'Ambrosio. Il difensore ha sottolineato di essere nell'ambiente ideale per ritrovare la forma perduta dopo i pesanti infortuni
Emergenza attacco. Tornando alla stretta attualità non sono attese grosse novità in vista dell’incontro serale contro il Pavia. Squalifiche e defezioni più o meno probabili determineranno già delle scelte obbligate riguardo al reparto offensivo. Dei cinque centravanti in rosa – considerando anche Germinale – l’unico a pieno regime è Fabbro, Maistrello è finalmente pronto ma solo per uno spezzone di partita, Pietribiasi e Candido andranno monitorati cercando di portarli almeno in panchina. Fortunatamente quest’anno un paio di assenze non sguarniscono esageratamente un reparto come capitò lo scorso anno a Como e non è poco. Se Bassano non ride, comunque, neanche il Pavia gongola. A parte le due sconfitte consecutive con Padova e Renate che hanno allontanato di quattro punti gli azzurri dal quarto posto (distanza comunque colmabile per un team), mister Rossini dovrà rinunciare ad almeno tre pedine: Carraro è squalificato, Malomo infortunato e Muscat convocato dalla nazionale di Malta. Rimane da capire se il Pavia si giocherà il tutto per tutto schierando il tridente pesante, Cesarini alle spalle di Ferretti e Sforzini, oppure opterà per un sistema di gioco più prudente. Certo è che per loro espugnare il Mercante è l’unica maniera per continuare a coltivare sogni playoff. Prepariamoci ad un confronto epico.
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