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Marco Polo
Giornalista
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Clamoroso al Moccagatta!
Blitz impensabile dei giallorossi ad Alessandria grazie alle reti di Stevanin e Falzerano al termine di un incontro tirato fino all’ultimo. Il Soccer Team gode per un importante balzo in avanti in chiave playoff.
Pubblicato il 27-02-2016
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ALESSANDRIA - BASSANO 1-2
Alessandria Calcio (4-3-3): Vannucchi 6; Guerriera 6, Sosa 6,5, Terigi 6,, Sperotto 5,5; Vitofrancesco 6,5 (30’ st Branca 6), Mezavilla 7 (41’ st Marconi sv), Nicco 6,5; Marras 7, Bocalon 5,5, Iocolano 7 (26’ st Fishnaller 6).
Secondo successo consecutivo per i sottiliani che vale il secondo posto in classifica in attesa di SudTirol-Pordenone
A disp.: Nordi, Celijak, Morero, Sabato, Cittadino, Loviso, Boniperti). All. Gregucci
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 7,5; D'Ambrosio 6,5, Barison 6 (1’ st Martinelli 6), Bizzotto 7,5, Stevanin 7; Cenetti 7, Proietti 8; Falzerano 6,5, Misuraca 6, Candido 7,5 (40’ st Davì sv); Momentè 6,5 ( 26’ st Pietribiasi 6).
A disp. Costa, Toninelli, Soprano, Semenzato, Laurenti, Gargiulo, Voltan, Piscitella, Fabbro. All. Sottili
ARBITRO: Valiante di Nocera Inferiore
RETI: 8’ pt Stevanin (BV), 11’ Mezavilla (A), 38’ st Candido (BV)
NOTE: terreno pesante, pioggia battente
SPETTATORI: 2000
AMMONITI: Cenetti, Proietti, Bizzotto, Martinelli
ESPULSI:
ANGOLI: 3-7
RECUPERO: pt 0’; st 5’
Alessandria. In un colpo solo il Bassano trova un pizzico di buona sorte e un sorpasso micidiale ai danni degli stessi grigi e della FeralpiSalò. Si tratta della seconda vittoria consecutiva, avvenimento che non accadeva dalle sfide con Lumezzane e Renate dello scorso dicembre, successo che tiene a debita distanza anche Pavia, Reggiana e Padova ossia tutte formazioni che fino all’ultimo tenteranno di agganciare il treno playoff. Qualcuno dice che la gioia del Moccagatta vale addirittura quattro punti, proprio per il coefficiente di difficoltà nel riuscire a battere una formazione come l’Alessandria in casa sua e in un turno di campionato favorevole alle inseguitrici. I tre punti sono anche figli degli occhi dolci che la dea bendata ha avuto sul Soccer Team oggi – l’Alessandria ha creato di più , meglio e ha inseguito il successo fino alla fine – dopo avergli girato le spalle per lunghi mesi. Però non sarebbe bastato senza una partita di corale sacrificio, di dedizione totale pur con qualche peccato di gioventù che andrebbe affinato. Come nel turno passato è impossibile non citare capitan Bizzotto e il vice Proietti, due colonne che con Cenetti e Rossi hanno tenuto stretto in mano il timone nonostante la barca giallorossa fosse in alcuni momenti sferzata dal gelido, tagliente e possente vento grigio. Nel blitz alessandrino c’è molto anche di Candido. Il fantasista non avrà nelle sue corde i recuperi difensivi o ancora la continuità dell’ex capitano eppure sta finalmente issandosi al ruolo di guida tecnica che gli si chiedeva: per lui un assist e un gol. Stesso discorso valido anche per Falzerano: aspettiamo con ansia la sua consacrazione, intanto il tiro cross da cui è scaturito il 2 a 1 è farina del suo sacco. Infine un ultima considerazione: le vittorie sublimate nel sacrificio corroborano lo spirito di squadra. Per questo Bassano, così diverso negli uomini dal recente passato ma trascinato dalla vecchia guardia, è fondamentale aumentare l’autostima e la convinzione di squadra e il mattone posto ad Alessandria è una vera e propria pietra angolare.
Chi di spada ferisce…. Non è facile giocare al Moccagatta di questi tempi, specie se i padroni di casa raggiungono i livelli della squadra che sta sbalordendo l’intera Italia calcistica in coppa piuttosto che la squadra meno brillante e fortunata dell’ultimo mese di campionato. Guarda caso il Soccer Team si trova di fronte la versione più lucente della compagine … grigia eppure stavolta c’è quel refolo di vento favorevole che potrebbe mettere in grossa difficoltà emotiva la compagine allenata da Gregucci: un gol quasi a freddo.
Dopo una breve fase di studio i giallorossi passano in vantaggio. L’1 a 0 arriva sugli sviluppi di un corner di Candido, Stevanin irrompe sulla palla con una girata sporca ma ben indirizzata e sulla quale Vannucchi non può arrivare. Il vantaggio bassanese fa apparire vecchi fantasmi, ricorda ai grigi in campo e a quelli sugli spalti le fresche delusioni con il Cittadella potenzialmente scappato e con l’andare dei minuti tale condizione psicologica avrebbe reso loro complicato giocare a calcio con serenità. Ed invece il vantaggio è tanto fulmineo quanto effimero: tre minuti dopo sono i grigi ad impattare sempre su palla inattiva. Il traversone di Vitofrancesco dalla bandierina è arretrato, tutti gli uomini sono schiacciati su Rossi e Barison non riesce ad ostacolare i cingoli del corazzato Mezavilla, l’impatto di testa è violento, Rossi non può nulla.
Alta tensione in campo…. Il botta e risposta ha il merito di accendere la partita come una secchiata di benzina su braci ardenti. I tatticismi in un certo senso spariscono, le due squadre iniziano a darsele di santa ragione, la corsa e le giocate sono prive di freni inibitori, il Bassano gioca a viso aperto nonostante i contropiedi alessandrini siano trancianti. Insomma ci vuole un super Bassano, un Bassano dedito in toto al sacrificio, concentrato ed attento a non prestare il fianco. In quest’ottica Misuraca cerca di arretrare sulla linea dei centrocampisti, anche per farsi dare palla, mentre Momenté funge da centravanti di riferimento, spesso venendo incontro ai centrocampisti e cercando di farsi valere sul gioco aereo.
Non tardano ad arrivare le palle gol o potenziali tali, conclusioni che chiamano ad interventi complicati i rispettivi portieri. In particolare negli ultimi minuti della prima frazione a rivelarsi particolarmente insidiosi sono gli uomini di Gregucci: l’Alessandria alza la difesa, alza il pressing, alza il livello di convinzione e buca la retroguardia di Sottili per almeno due volte in maniera molto pericolosa. Il migliore tra gli avversari è il nostro ex capitano, le azioni e i contropiedi più complicati da fermare partono quasi sempre dai suoi piedi. L’1 a 1 con il quale il direttore di gara manda tutti a prendere il thé caldo è senza dubbio un risultato da tenersi stretto.
Colpo di scena. La ripresa si apre subito con il cambio tra Barison e Martinelli e con una gara più contratta, più difficile, più chiusa. La differenza sta nel fatto che quando l’Alessandria contrattacca lo fa con foga, lucidità e pericolosità, quando riparte – o può ripartire il Bassano – i giallorossi sono a volte troppo leziosi o timorosi, finiscono per perdere palla e allora sarebbero dolori se non ci fosse sempre un Cenetti, un Proietti, un Bizzotto a tamponare con l’anima. Al 20’, per esempio, un pallone rubato sulla destra, dove Sperotto è in difficoltà, potrebbe essere devastante per l’Alessandria ed invece il contrattacco viene interpretato tanto comodamente come si prova un nuovo paio di jeans, la palla viene persa, ripartenza dell’Alessandria che fa venire un mezzo infarto al manipolo di sostenitori calati in Piemonte dalla città del Grappa. Al 35’ Momenté deve lasciare il campo dopo uno scontro, al suo posto entra Pietribiasi. I giallorossi cercano di gestire la partita, qualche piccola perdita di tempo qua e là non manca, l’attenzione è quadruplicata mentre i grigi cercano di attaccare in massa ma non con la necessaria lucidità negli ultimi sedici metri. Eppoi, quando il cronometro indica il 38’, capita il miracolo. L’Alessandria, che per tutta la partita si è resa molto più pericolosa del Soccer Team una volta recuperata la palla al limite della propria area, viene ripagata con la stessa moneta. Apertura di Candido per Falzerano, tirocross nel mezzo, respinta di Vannucchi e tap in comodo comodo per Candido, alla sua terza marcatura stagionale. Il finale è al cardiopalma, gli attaccanti piemontesi cercano sempre il fallo per beneficiare delle ammucchiate davanti a Rossi, entra Davì per Candido per irrobustire la contraerea, si fa davvero fatica a trovare la forza anche per deglutire, i cinque minuti di recupero non passano mai, fioccano i cartellini gialli ma alla fine il tesoro se lo spartiscono solo i giocatori della formazione di Bassano del Grappa.
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