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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
La marcia è ripresa!
Secondo successo consecutivo per il Soccer Team sorretto da due immensi Bizzotto e Proietti. Gol giallorossi di Cenetti e Misuraca. Sabato prossimo derby contro l’ex capitano ad Alessandria.
Pubblicato il 20-02-2016
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BASSANO – GIANA ERMINIO 2-0
Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 7; D’Ambrosio 6,5, Barison 6,5, Bizzotto 7,5, Stevanin 6; Proietti 7,5, Cenetti 7; Falzerano 7, Misuraca 7 (st 29’ Gargiulo 6,5), Candido 6,5 (st 39’ Laurenti sv); Momentè 6,5 (st 36’ Fabbro 6).
Giacomo Cenetti sommerso dai compagni dopo il gol del provvisorio 1-0 (foto Claudia Casarotto)
A disp.: Costa, Toninelli, Soprano, Martinelli, Semenzato, Voltan, Piscitella, Pietribiasi. All.: Sottili
Giana Erminio (3-5-2): Paleari 6,5; Bonalumi 6 (st 24’ Bruno 6), Polenghi 6 (st 1’ Perna 5,5), Montesano 6; Perico 6,5, Pinto 6 (st 1’ Solerio 6), Biraghi 6,5, Marotta 6,5, Augello 6; Gasbarroni 7,5, Cogliati 7.
A disp.: Sanchez, Sosio, Grauso, Brambilla, Rossini, Capano. All. Albè
ARBITRO: Piccinini di Forlì
RETI: 36’ pt Cenetti (BV), 20’ st Misuraca (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 900
AMMONITI: Cenetti, Biraghi, Momentè, Perna, Solerio
ESPULSI:
ANGOLI: 4-7
RECUPERO: pt 1’; st 3’
Bassano del Grappa. Una grande boccata d’ossigeno si respira al Mercante dopo il triplice fischio del direttore di gara. Il Soccer Team conduce una partita molto simile a quella di Cuneo, addirittura con un pizzico di sofferenza in più, però stavolta porta al sicuro il bottino pieno grazie ad un surplus di cattiveria nei subentrati e un pizzico di sfiga in meno. Sottili nel pre partita ha sottolineato un concetto importante: «Abbiamo ampi margini di miglioramento, stiamo trovando la quadratura del cerchio, vogliamo fortemente arrivare a fine della stagione in un ottimo stato di forma, chi sta giocando meno come Piscitella sarà determinante e allora ce la giocheremo». Tutto vero, verissimo, estremamente giusto, condivisibile. L’importante è arrivare nel finale di stagione in una posizione che garantisca l’accesso ai playoff e per farlo è necessario fare punti, tanti, già adesso. Anche perché lo spirito vincente, la convinzione di superare ogni ostacolo, la capacità di non abbattersi davanti alle difficoltà di una squadra si forgia immancabilmente attraverso la gloria e la gioia che regalano i tre punti domenicali. Bene il Bassano incamera punti fondamentali per rimanere agganciato al treno che conta, fa un altro passetto nel progredire come squadra e lo fa contro un avversario che merita ogni rispetto. La strada è ancora lunga ma, come recita l’antico adagio, chi si ferma è perduto. E sabato è in programma il big match del Moccagatta contro l’Alessandria dell’ex Iocolano. A fine partita il tecnico giallorosso elogia un gruppo «che ha sofferto una settimana di allenamento sul terreno sintetico pagando dazio con diversi affatticamenti muscolari» eppure capace di «gestire la partita in maniera perfetta anche se mi hanno fatto arrabbiare le due occasioni concesse nel primo tempo oltre che mi sarebbe piaciuto siglare il 3 a 0». Chiude Giacomo Cenetti e usa parole di leader: «Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, noi siamo una squadra abituata a vincere e che vuole assolutamente continuare a vincere».
Con la testa sulle spalle L’obiettivo dichiarato è non giocare con frenesia, in effetti i giallorossi partono con determinazione ma con l’andare dei minuti inevitabilmente la pressione dei tre punti si fa sentire. Tanto più che di fronte c’è un avversario decisamente organizzato, veloce a rientrare totalmente dietro la linea della palla, sfrontato e che si affida al genio assoluto di Gasbarroni per orchestrare ogni azione d’attacco o ogni ripartenza. Ne vien fuori una partita strana, una specie di partita a scacchi ma giocata a ritmi molto alti, tatticismo e intuizioni tecniche si alternano in continuazione, sono almeno due i tiri di una certa pericolosità a testa prima del gol che sblocca la contesa che giunge al 36’. Il Bassano ha il merito di saper stringere i denti nel momento meno facile del primo tempo, grazia al contributo dei suoi effettivi eppoi a far tesoro di un’azione prolungata chiusa con un tocco di testa vincente di Cenetti. L’azione è “macchiata” da un giallo: Polenghi rimane a terra dopo un contatto con Momenté che dagli spalti sembra veniale. La stessa impressione ce l’hanno l’arbitro e i giallorossi in campo che infatti continuano a giocare, Falzerano la rimette in mezzo e – anche grazie alla mancanza dello stesso Polenghi, Cenetti impatta di testa e la infila in rete. Le proteste degli uomini di Gorgonzola sono vibranti ed in effetti le immagini chiariranno un colpo alla nuca subito dall’ex difensore del Monza cadendo sul tallone di Momenté, l’arbitro sembra perdere un attimo di sicurezza ma in suo aiuto – e anche a quello degli spettatori che rischiano di assistere ad una partita cattiva – arriva la fine del primo tempo.
Tutto liscio. La ripresa si apre con due cambi del Giana e il passaggio ad un 4-3-3 che fornisce maggiori punti di riferimento alla compagine bassanese. Ed in effetti Rossi dovrà fare un unico intervento in chiusura di match su Perico mentre per il resto è assolutamente ben protetto e tranquillo. Sottolineando le prove mostruose di Bizzotto e Proietti non si possono tacere nemmeno i progressi di Candido, che si divora un gol clamoroso dopo una magnifica azione personale, e Falzerano autore dei due assist vincenti. Il Giana cerca di fare la parta, i giallorossi sembrano attendere il momento giusto e alla fine piazzano la zampata al 20’: cross di Falzerano inzuccata di Misuraca. Subito dopo è Momenté a cogliere la traversa a seguito di un colpo di testa. Insomma dopo il gol dell’attaccante ex Mantova di Cuneo altre tre azioni finalmente chiuse con un colpo vincente o quasi. Dai che a forza di seminare… Sottili interviene con i cambi trovando finalmente il modo di premiare Gargiulo con il suo debutto stagionale in campionato, poi è il turno di Fabbro e Laurenti. Fila via tutto liscio come l’olio, ripensare alla fatalità di Cuneo è inevitabile. E allora ricordiamo Nietzsche: «Tutto ciò che non uccide rende più forti».
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