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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Bassano rialzati
I giallorossi devono far affidarsi al carattere per uscire da una strana e pericolosa altalena di risultati
Pubblicato il 17-02-2016
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La botta morale (o mortale) sul colpo inferto da Chinellato è stata tremenda, la vittoria sfumata quando ormai sembrava in tasca è stato davvero un brutto colpo. Una grande squadra, una squadra matura e consapevole non può permettersi di cadere in certi errori. Sembra quasi ci sia stato un problema di personalità, qualità invece riconosciuta al gruppo giallorosso. Allora è più corretto parlare di mentalità, una mentalità da ricostruire giorno dopo giorno e che deve essere arricchita dalla necessaria ferocia. Il Cuneo era un avversario ampiamente alla portata, il vantaggio di due reti maturato ad inizio ripresa andava difeso senza fare le barricate, come peraltro è avvenuto, ma neanche allentando troppo pressione e concentrazione. Nella ripresa Sottili ha effettuato solo cambi offensivi, il contrario di quanto successo a Piacenza in un altro match dai contorni simili, ma in qualcuno l’atteggiamento non è stato quello giusto, è mancata quella bava alla bocca che serviva, quel pressing furioso che tanto bene Pietribiasi aveva messo in atto contro il SudTirol e che è invece mancato in piemonte. Dopodiché ci sono stati degli errori di posizionamento difensivo a fronte dei palloni lanciati lunghi dai biancorossi come ci sono stati degli errori sottoporta. Lo stop è stato brutto, brusco, come un brutale risveglio da un bel sogno. Il bello era che c’erano tutti gli ingredienti per celebrare la seconda vittoria consecutiva arricchita dall’aver visto sbloccarsi sia Candido che Momenté, due potenziali cardini del BV da qui a fine stagione. Candido in fascia sulle orme di Iocolano anche grazie a degli accorgimenti tattici («Era un 4-3-3 mascherato» - ha confidato Sottili dopo l’ultima partita casalinga) è un’opportunità da cogliere perché è il giocatore principe su cui ricostruire un attacco degno dei reparti offensivi del passato (Berrettoni, Lorenzini, Cesca, Zubin, - Fabiano, Zubin, Berrettoni – Furlan, Berrettoni/Nolé, Iocolano, Pietribiasi), perché il gol aiuterà molto Momenté, perché gli inserimenti di D’Ambrosio, Piscitella, Laurenti e il Maistrello bis trovino l’humus favorevole sul quale innestarsi.
Questo è il momento di tener duro, di pestare duro, di cercare il gol con cattiveria inaudita, di spremere il massimo anche dai subentrati - spesso si dice che si vince in 14 – affinché gli scempi di punti siano finiti qui. A certi livelli sono i particolari a fare la differenza, questo Soccer Team ha tante qualità ma ci sono degli elementi contrari che devono essere disintegrati a colpi di rabbiosa convinzione. Teniamo ben presente cosa soleva dire Osvaldo Jaconi: «Vedete – diceva allora il mister di Civitanova Marche – il Verona, la Salernitana, ecc, sono squadre mature pertanto queste sono adesso e queste saranno anche a fine stagione. Noi invece siamo un gruppo giovane e cammin facendo i nostri ragazzi sono destinati a migliorare». Bene, questo concetto vale anche per questo gruppo, una formazione dall’età media piuttosto bassa in tanti elementi. Il lavoro produrrà dei frutti, i conti si faranno a maggio ma è troppo importante credere con ancor più veemenza nel percorso che si sta seguendo. Il campionato è ancora lunghissimo, Cittadella, e Pordenone a parte che però hanno avuto un calendario più morbido, nessuno riesce a mettere in fila un filotto di successi neanche il Bassano che ci è andato però sempre vicino. Sabato contro il Giana non si può sbagliare ma serve anche la necessaria tranquillità per non sprecare energie nervose ancor prima di giocare. Ecco che anche il pubblico avrà un peso non indifferente nel trasmettere fiducia e incoraggiamento. O si vince tutti insieme o si perde.
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