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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
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Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo
Teniamoci forte, teniamoci per mano. Bassano del Grappa si appresta a vivere l’apice della sua storia calcistica. Bisogna ribaltare il 2 a 0 patito a Como, in palio c’è la promozione in serie B. Teniamoci forte, teniamoci per mano bassanesi…
Pubblicato il 12-06-2015
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L’appuntamento con la gloria non può più essere rimandato. Per passare alla storia bisogna affrontare e superare epiche imprese. Per Bassano e Como domenica andrà così. I bassanesi il gusto della serie B non l’hanno mai assaporato, i lariani mancano dalla cadetteria da undici lunghi anni, contraddistinti da retrocessioni e problemi societari. Ma ai piedi del Grappa interessa poco cosa è capitato in casa d’altri, il popolo giallorosso sa che la sua squadra merita più di qualunque altro la promozione. Però il calcio non è matematica ma irrazionalità, istinto. A volte anche fato. E bastano degli episodi, palo-gol o palo-fuori, per cambiare il corso degli eventi. Ecco perché Stefano Rosso ha chiesto ai giocatori di tramutare le scorie della sconfitta dell’andata in positività, in determinazione. Ecco perché il presidente ha lanciato un appello alla città intera, che possa dare quella carica in più alla squadra nel momento in cui, attraversando il tunnel che conduce al rettangolo verde, si troverà di fronte un muro giallorosso affamato di vittoria come mai in precedenza. Il primo segnale è arrivato in sede di prevendita con i tagliandi bruciati in poche ore, ora servirà il secondo.
Tutti allo stadio. A volte non contano i numeri assoluti, contano le palpitazioni del cuore. E, statene certi, domenica al fischio d’inizio ci saranno migliaia di cuori giallorossi che pomperanno all’impazzata adrenalina pura nelle vene. Lo stadio Mercante sarà gremito in ogni ordine di posto, quelli che non sono riusciti ad acquistare il tagliando si posizioneranno davanti al pc o alla tv. Il Como, forte del 2 a 0 dell’andata, vuol far pesare il suo blasone e il suo stato di forma. Il Bassano intende far emergere tutta la ferocia, la qualità e la determinazione che l’hanno portato ad essere capolista per due anni consecutivi. Questa non è una finale che si può vincere con il fioretto, questa è una finale che si vince con il cuore. Il premio è il paradiso.
Così è iniziata la stagione giallorossa, con un trionfo nel derby. Vedremo come si concluderà
Forza ragazzi. La partita si preannuncia scorbutica, il Como ha raccolto più vittorie esterne di tutti, ama difendersi e ripartire. E allora bisognerà usare la testa, la rabbia ma anche l’intelligenza. Un gol del Condor dopo dieci minuti, facciamo un esempio a caso, avrebbe l’effetto dirompente di una valanga alpina. Fermate poi il Soccer Team se siete capaci. Forza ragazzi, un golletto lo farete di sicuro. Giocate il vostro calcio, fate girare la testa agli avversari.
Chiaro: i comaschi non lasceranno praterie davanti e dietro ai loro difensori, i due fluidificanti giocheranno bassi, sulla linea dei tre centrali. Però, anche nella giornata grigia del Sinigaglia, la retroguardia di Sabatini non ha dato l’impressione di essere imperforabile. Prima del gol di Le Noci a dare la sensazione di poter passare in vantaggio sono stati proprio i ragazzi di Asta. In riva al lago si è visto il miglior Como, capace di esaltare tutti i suoi pregi. Bene, ora li conoscete questi pregi, come avete valutato i punti deboli. Furlan, Iocolano: esaltate quelli.
Probabile formazioni. Antonino Asta deve rinunciare a Rossi e Maistrello ma per il resto ce li ha tutti. Davanti a Grandi giocheranno Toninelli, Priola, Bizzotto e Semenzato; a centrocampo Proietti (o Cenetti) e Davì in mezzo a coprire le spalle agli assi offensivi. Davanti, in varie forme, Furlan, Iocolano, Nolé e Pietribiasi. Nessuno squalificato in casa Como, con Sabatini che dispone praticamente di tutti i migliori della squadra capace di una rimonta pazzesca sul finire del campionato e percorrere un percorso netto fino alla finale playoff. La formazione lariana ha raggiunto il top di forma e convinzione nel momento giusto, l’undici titolare sarà lo stesso di sette giorni fa.
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