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Una bella botta di sfiga, ma anche enorme negligenza perchè certi palloni vanno cacciati dentro senza troppe menate, altrimenti poi chi è più tagliato le partite le porta a casa. E sia chiaro che anche se il risultato, 0-1, è bugiardissimo, il Pavia non ha rubato un accidente e semmai Bassano deve fare pubblica ammenda poichè ha dilapidato l'inenarrabile: 8 nitide palle gol contro una e allora è evidente che non sta nè in cielo nè in terra mollare il malloppo. Perdippiù almeno sette occasioni su otto prodotte con un uomo in meno, sì perchè la Virtus ha giocato 58 minuti complessivi (incluso il recupero) in dieci per il rosso a Bizzotto in coincidenza del rigore spacca-incontro del minuto 37. Ed è ancora più chiaro che questi sono 3 punti sanguinosi colpevolmente concessi, al di là della prestazione arrembante una volta incassato il gol e dall'energia spesa specie nella ripresa. Avrebbero poderosamente galvanizzato un ambiente bello carico e il drappello dei boys riapparsi nello spicchio di gradinata a incitare a gran voce la squadra. Quanto alla contesa, per mezz'ora il Pavia ha comandato le operazioni senza ricavarci granchè, poi Iocolano in acrobazia ha colpito a botta sicura beccando un difensore che transitava nei paraggi e al 37 Bizzotto ha steso Cesarini in dribbling.Rigore ed espulsione per Bizzo precedentemente ammonito. Vantaggio lombardo dello stesso Cesarini e da quel momento Pavia è letteralmente sparito dal radar:in 10 contro 11 Bassano ha fatto i comodacci suoi ma rimanendo tuttavia con l'osso della polenta in mano. Prima del thè freddo filtrante di Furlan per Iocolano che scarta il portiere e allunga in rete, sulla linea sbuca Malomo che spazza addosso al palo. Dopo la pausa è un assedio: in apertura Ioco accende Nolè che cava fuori una pessima ciabattata da posizione succosissima, ma al 10' il capitano compie una bestialità: magata di Nolè a liberare in area Furlan, scodellata in mezzo per il liberissimo Simone che da due metri si limita ad appoggiare teneramente nel sacco.Così teneramente che appare all'improvviso la sagoma di Ghiringhelli a stoppare in corner un cuoio virtualmente dentro. Successivamente ancora Iocolano schizzava in percussione, calciava nello specchio, Facchin deviava e sul tap-in si avventava Semenzato a battere nell'angolo opposto dove appostato sulla riga sventava Sorbo. Altro giro, altra chance: 28' Nolè entrava in area, veniva abbattuto da Cristini, dischetto ineccepibile ed esecuzione che lo stesso Nolè indirizzava sul palo. E con Maistrello nel mucchio a potenziare l'artiglieria pesante, altre due opportunità fosforescenti: inzuccata ravvicinata di Tommy tra le braccia del portiere e al 90' secco, la spaccata del centrattacco da un passo col portiere fuori causa e la sfera che è schizzata incredibilmente alta.
Insomma, mille rimpianti e altrettanti rimorsi e due considerazioni di fondo. La prima: sono punti dolorosissimi lasciati per strada poichè se fatturi calcio e raffica di occasioni senza tesaurizzare nulla è un problemone grosso così perchè arriveranno pure le giornate di scarsa vena per restare a digiuno. La seconda:è un'altra categoria rispetto all'anno scorso,qui sono tutti mediamente più grandi e grossi dei giallorossi,fisicamente piccolini, ci sarà da tenerne conto, specie d'inverno e sui terreni fangosi. E infine l'amarezza è sconfinata perchè allo stadio si respirava un'atmosfera speciale, di grande attesa ed entusiasmo dopo la cavalcata dello scorso torneo. Ed è tornata anche una calorosa parvenza di curva con giovani irriducibili che cantano e lanciano i cori come fino a 5 anni fa. E allora un ko così squarcia l'anima.
Bassano cade in casa 1-0 col Pavia al debutto in Lega Pro Unica (FOTO BOSCA)
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