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Redazione
Bassanonet.it
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Federica Lisi Bovolenta in anteprima a Bassano
Venerdì 28 marzo alle ore 20.45 in libreria La Bassanese a Bassano del Grappa sarà ospite Federica Lisi Bovolenta, moglie del grande “Bovo”: il mondo del volley bassanese chiamato a raccolta per assistere all'evento con nel cuore l'indimenticab
Pubblicato il 26-03-2014
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Il 24 marzo del 2012, durante una partita, muore improvvisamente sul campo Vigor Bovolenta, il campione di pallavolo che ha fatto sognare tutta l`Italia. A distanza di pochi giorni dal funerale, Federica, sua moglie, scopre di essere incinta e il 30 ottobre 2012 è nato Andrea, il loro quinto figlio. Durante la serata, introdotto e moderata dalla giornalista Barbara Todesco e con letture dal vivo di Anna Branciforti, sarà presentato il libro scritto assieme ad Anna Cherubini (sorella di Jovanotti) “Noi non ci lasceremo mai. La mia vita con Bovo”, edito da Mondadori.
Federica Lisi Bovolenta, moglie di Vigor “ Bovo” Bovolenta, campione del dream team di Velasco che ha fatto sognare l’Italia sarà dunque l'ospite di "Guardiamo il mondo con gli occhi diversi” slogan 2014 della manifestazione culturale “Incontri senza censura”, organizzata dalla libreria La Bassanese e l’omonima associazione culturale, con il patrocinio dell’ordine dei Giornalisti del Veneto. E saranno gli occhi e il cuore di Federica Lisi Bovolenta, moglie del pluricampione di pallavolo Vigor “Bovo” Bovolenta a raccontare la tragedia, il coraggio e la forza di aggrapparsi alla vita dopo che il cuore di “Bovo” ha smesso di battere durante una partita. “Bovo per sempre” dicono gli striscioni in tutti gli stadi. L’incontro, in programma venerdì 28 alle 20.45, si svolgerà nella Galleria Incontri della libreria La Bassanese in Largo Corona d’Italia, in centro a Bassano e la pallavolo bassanese è davvero chiamata a raccolta per onorare la memoria dell'indimenticato campione azzurro.
Un incontro da non perdere per sportivi e non, per conoscere l’amore della pallavolo, di chi la gioca, di chi ha sofferto ma anche di chi è capace di rinascere in ricordo di un grande campione come Vigor Bovolenta.
Info e dettagli serata: www.labassanese.com/news/news_dettaglio.asp?id=839
Evento Facebook: www.facebook.com/events/591958637557726/
VIDEO TRAILER DELLA SERATA: www.youtube.com/watch?v=OGTYk4GXFYE&;;list=UUla6dv46FXRrg9cM-RcU-OA
Si ringrazia per le informazioni fornite Marco Bernardi, responsabile Incontri culturali libreria La Bassanese www.labassanese.com
Una serata di coraggio, di emozioni, per imparare a risalire anche nei momenti più difficili, quando la persona che ami ti lascia, senza lasciare istruzioni.Ma anche una serata di ricordi: la vita insieme, le palestre, i palazzetti (di tutti e due) e i traslochi. Un figlio, e poi due, e poi quattro. E poi il regalo, Andrea. Che il padre non l’ha nemmeno mai visto, però lo riconosce sulla copertina del libro. Perché: “Non ti preoccupare, mamma – le ha detto un giorno Alessandro, il figlio più grande – a lui glielo racconto io chi era papà”.
«Lasciarsi sopraffare dal senso della tragedia è una tentazione sempre lì, a un passo da me – scrive Federica nel libro - La sento, la vedo. Ma la allontano, per non lasciarmi vincere dal dolore. Un lusso che sarebbe assai più semplice, ma anche assolutamente fallimentare, per me e per tutto ciò che Bovo ancora rappresenta Ma questa è una partita che non possiamo perdere, io e Bovo. Ancora assieme a lui, voglio invece tenere in vita tutto ciò che abbiamo creato, senza rimpianti. Con cinque bambini, del resto, in un certo senso non ho scelta. Per fortuna, aggiungo. E il dolore che prende alla gola quando ti fermi un istante resta una parentesi. Mia, nostra.»
Tutto quello che Vigor ha vinto, le partite in Nazionale, con Ravenna, Modena, Piacenza, con gli altri club, adesso sono nulla. Nel ricordo degli amici di gioventù c’è la voglia di ricordare quel giorno dell’estate del 1994 che è arrivato a Marina di Ravenna e, notando un torneo di beach volley, disse: “Ci iscriviamo”. Lui e Mario Fangareggi. Bovo era già Bovo, aveva già vinto l’Europeo Juniores, era in A-1, era l’erede di Gardini. Un anno dopo avrebbe debuttato in nazionale con Velasco. Due anni dopo avrebbe giocato la finale olimpica con su una maschera per ripararlo da un infortunio al naso. Non c’entrava niente col beach. E lo dimostrò. Ma in modo altrettanto naturale lasciò capire chi era: nessun senso di superiorità, nessuna stizza per le cose che non gli riuscivano, solo buonumore e piedi per terra. Era genuino, Vigor. “Poche pippe”, avrebbe detto lui. “Da quel giorno, ad ogni incontro, non sarebbe mai stata una cosa di circostanza. Sono sicuro che chiunque altro avrà avuto a che fare con lui, non parlo degli amici, dico delle migliaia di uomini e donne che ha incrociato in tanti anni di pallavolo, potranno dire la stessa cosa: Vigor aveva attenzione per le persone. Era uno vero. Che guarda alle cose importanti”. Un ragazzo e un uomo legato alla famiglia in modo indissolubile, talmente legato all’amore di Federica e dei figli che, dopo anni di Nazionale e A-1, ha scelto di auto-retrocedersi di tre campionati e di fermarsi in un posto, Ravenna. “..per rimanere vicino alla mia famiglia che mi ha fino ad ora sempre seguito nelle varie città in cui ho giocato. Dopo che loro sono stati al mio fianco, credo sia arrivato il momento che io cammini al fianco loro”.
Federica Lisi si presenta così ai suoi lettori nell’incipit di "Noi non ci lasceremo mai”: “Mi chiamo Federica Lisi Bovolenta, ho trentasette anni e cinque figli. Sono la moglie di Vigor Bovolenta, il campione di volley che in molti ricorderete, scomparso in campo il 24 marzo 2012. Vigor Bovolenta. Bovo per gli amici e per me. Quindici anni insieme. Poi lui se n`è andato. Se n`è andato senza lasciarmi. E senza lasciarmi istruzioni. Se n`è andato restando dentro la mia vita. Restando la mia vita. “Bovo per sempre“, “Bovo nel cuore“, “Bovo in tutti noi“: scrivono così in certi striscioni durante le partite. Sono striscioni grandi, colorati, struggenti. Uno di questi è dentro di me. “Bovo per sempre“. E’ proprio come una scritta incisa nella mia anima, e sta lì, anche quando il vento cambia, quando si ferma, quando fa paura. Il vento che a volte arriva e si porta via tutto quello che abbiamo, la parte più importante di noi, senza la quale ci sembra di non ricevere più vita, di non poter più crescere. Ma poi non è così. Qualcosa resta sempre e si cresce ugualmente...”. Un campione della pallavolo, cinque figli, una tragedia, una storia d`amore che ha commosso l`Italia, raccontati nel parterre della libreria La Bassanese da una donna straordinaria, Federica Lisi Bovolenta.
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