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"Ogni volta, non so e che succede, ma su 'sta pista noi si prendono sempre di quelle ribadite...". La colorita considerazione in puro vernacolo toscano di Simone Pantani, diesse del Follonica sintetizza mirabilmente la sbiancata a cui i suoi sono andati incontro ieri sera dinanzi a un Bassano ingordo, bulimico e torrenziale come mai quest'anno. I maremmani sono stati spalmati via dalla veemenza giallorossa che si è cucinata i tirrenici sino ad arrostirli a forza di fiammate prolungate. Atteso al varco il Sind non ha tradito: nel primo degli scontri senza appello i cinque di Giudice hanno vestito l'abito della festa, quello buono della domenica anche se era di martedì: hockey finalmente tranciante e dirompente, aggressività e pressing alto, con la difesa cinque-dieci metri avanti come piace al coach: puoi rischiare qualcosina, ma se Cunegatti è in stato di grazia e i rientri sono rapidi, poi però puoi assicurarti un mucchio di ripartenze in campo aperto e una raffica di superiorità numeriche che altrimenti mai. Questo significa un numero di possessi almeno doppio rispetto al solito e la possibiità dell'immediata rigiocata sulla respinta difensiva avversaria perchè i due uomini arretrati in realtà stazionano stabilmente appena fuori area e le cosiddette seconde palle sono tutte loro. Ovvio che non sempre il giochino potrà funzionare così bene, capiterà che si possa pure capitolare per primi e si debba poi ridisegnare tatticamente una gara improvvisamente in salita con spazi soffocati. Ma l'atteggiamento per intensità ed energia è quello di ieri. Ha cominciato Gimenez in serpentina nel traffico a schiodare la faccenda con l'1-0, poi è toccato a Zen ammollare un castagnone quasi da metà pista imbucando il pertugio per il raddoppio, quindi ci ha pensato Garcia in un mischione sottoporta a indirizzare, complice una deviazione altrui, il boccino del 3-0 a metà del guado. Nella seconda parte Follonica è affondato del tutto, inabissatosi sotto i colpi di un Bassano che a forza di brodini moriva dalla voglia di farsi una scorpacciata: poker del redivivo Ambrosio su assistenza levigata smazzata da Garcia, cinquina dell'argentino, vincente nell'uno contro uno con Menichetti, guizzo della dignità di Marco Pagnini a firmare il provvisorio 5-1 e subito un'altra ondata: 6-1 con una nuova gemma di Ambrosio a chiudere una formidabile combinazione col solito Garcia infiochettando il 7-1, gonfiato da Paolino Trento all'8-1 con una conclusione chirurgica, prima del definitivo 8-2 marcato da Banini in retta d'arrivo.
SCALATA: Un'exploit goloso e succoso che permette a Bassano di scalare due posizioni in classifica, dalla settima alla quinta piazza (ma il podio è appena una vittoria più su), in attesa di indovinare sabato a Matera (sul neutro di Molfetta) una pirateria esterna che manca ormai da un mese e mezzo e che sarebbe basilare per rosicchiare ancora un po' di polpa a chi precede. Ma nella pagella di giornata non ci sono voti alti o giudizi lusinghieri soltanto per Garcia, Cune e lo stesso Campagnolo, i più continui sinora quanto a qualità di rendimento, ma torna a brillare di luce propria anche la stella di Ambrosio, riadattatosi secondo capacità a un ruolo che non interpretava da anni, capitan Zen sa essere incisivo pure in zona tiro e non soltanto nella circolazione, mentre Gimenez sta prendendo progressivamente confidenza col gol e con quei movimenti che l'infortunio alla mano del primo mese aveva pesantemente condizionato. Infine, Trento corona con un gol d'autore minuti corposi e anche l'altro giovanottino Pilati (per fisionomia una specie di Gimenez appena più scapigliato) porta un suo fattivo contributo alla causa. Prematuro parlare di rinascimento giallorosso, in realtà è una consapevole presa di coscienza che induce a credere che - forse - le nubi sono scomparse e il peggio è davvero alle spalle.
Il Sind è salito dal settimo al quinto posto (FOTO ROBERTO BOSCA)
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